Come in uno specchio

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Un film di Ingmar Bergman. Con Harriet Andersson, Max von Sydow, Gunnar Björnstrand, Lars Passgård Titolo originale Säsom i en spegel. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 89 min. - Svezia 1961. MYMONETRO Come in uno specchio * * * * - valutazione media: 4,32 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
figliounico giovedì 16 marzo 2023
l'isola che non si può abbandonare Valutazione 4 stelle su cinque
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La scoperta dell’isola di Fårö come teatro naturale per mettere in scena i tormenti del suo animo avvenne per caso cercando un set per Come in uno specchio. Quattro attori e nessun’altro sull’isola deserta nella quale ambienterà altri film e dove si ritirerà a vivere fino alla morte. E’ il mondo chiuso di Bergman dominato da un solipsismo che si anima e diventa dramma nella relazione immaginaria tra le proiezioni del suo inconscio ed i ricordi di persone a lui care. E’ una dialettica interiore che prende forma nel dialogo fra personaggi che rappresentano il sé stesso attuale, David, il romanziere di successo, interpretato da Gunnar Björnstrand; lo stesso regista da adolescente, Minus, sofferente per l’impossibilità di comunicare con il padre, come Bergman con suo padre, severo pastore luterano; Karin, la giovane donna malata di mente, forse un ricordo infantile della madre di Bergman e delle sue crisi nervose. [+]

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onufrio martedì 9 giugno 2020
alla ricerca di dio Valutazione 3 stelle su cinque
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Analisi psicologica di quattro personaggi tormentati in cui spicca la malattia di Karen, schizofrenica da poco uscita da una clinica e costantemente inghiottita dal mostro interiore. Insieme a lei, il marito premuroso ma al tempo stesso rassegnato, il giovane fratello ed il padre. Ambientato nell'isola di Faro, in Svezia, è il primo film della trilogia di Bergman sul Silenzio di Dio. Oscar come miglior film straniero.

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il befe domenica 22 febbraio 2015
capolavoro Valutazione 5 stelle su cinque
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uno dei migliori di bergman

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luigi chierico mercoledì 18 giugno 2014
per riflettere Valutazione 5 stelle su cinque
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In ogni Arte ci sono artisti che hanno lasciato capolavori,in eredità all’umanità, rimanendo vivi nella Storia. A volo di rondine: Michelangelo della Pietà, Leonardo da Vinci della Gioconda,Omero dell’Odissea,Verdi dell’Aida,Dante della Divina Commedia, Shakespeare dell’Amleto.Il Cinema è stato definito la “Settima Musa” e in questa Arte eccelle,tra pochi altri,Ingmar Bergman. I suoi film devono intendersi vere e proprie opere d’arte, da “Il posto delle fragole” al “Settimo sigillo”, senza voler far torto a nessuno dei tanti altri film, oltre 40. Come ogni opera d’arte non conosce tempo, epoca e spazio,è destinata all’umanità per sempre. Sono queste considerazioni a farmi dire due parole su questo capolavoro. [+]

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luca scial� mercoledì 4 settembre 2013
una vacanza che tocca tutti i nervi scoperti Valutazione 4 stelle su cinque
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Un padre vedovo con i suoi due figli e il genero passano un weekend nella loro casa su un'isola. Una vacanza che presto porta alla luce tutti i loro problemi. Un capofamiglia freddo e distaccato sempre fuori per lavoro; una figlia malata terminale che ha delle allucinazioni; il figlio omosessuale che non riesce ad avere un dialogo col padre. Quell'isoletta inizialmente paradisiaca si trasforma in un inferno.
Bergman propone tanti temi cari a lui: il rapporto difficile con Dio, le inquietudini del vivere, il pensiero della morte, ambientazioni cupe o raggianti a seconda dell'umore dei suoi protagonisti. Vinse l'Oscar come film straniero nel 1962.

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salvo sabato 3 marzo 2012
un tranquillo week-end di ...angoscia. Valutazione 5 stelle su cinque
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Un tranquillo week-end di umana paura, potremmo definirlo. Poco più di ventiquattro ore di una breve ...vacanza da incubo dei quattro membri di una benestante famiglia svedese, su un'isoletta ventosa del Mar Baltico. Potrebbe essere Faro. Ritmato dalla Suite n. 2 in re minore per violoncello (E.B. Bengtsson) di J.S. Bach, è un quartetto di figure che inaugura “il cinema da camera” di I. Bergman. In pratica ricollegando questo singolare esempio, insieme gli altri due successivi, del cinema di Bergman al movimento della cd. Kammerspielfilm, sorto nel 1921 come reazione al primo espressionismo per iniziativa del scenarista Karl Mayer e del regista Lupu-Pick. Ed apre anche la cd. “trilogia di Dio” o dell'”assenza di Dio” o “religiosa”. [+]

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blackredblues venerdì 16 settembre 2011
c'erano il bianco e il nero. e poi venne il grigio Valutazione 5 stelle su cinque
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Troviamo (in nuce) molti temi cari a Bergman. Donna/bambina, affetta da schizofrenia, dissolve i suoi contorni in un incubo che si fà realtà ed una realtà che si fà incubo. Partecipi del suo delirio, anche se meno consapevoli di ciò (so che potrebbe sembrare paradossale ma credo sia così): il fratello, il marito ed il padre. L'ambientazione è quella di un'isola, la spiaggia, il mare, finestre e tende che celano l'inesprimibile (così ben espresso!) prorpio come in un altro grande film del regista quale è Persona (quest'ultimo però è più sintetico ed audace nello sperimentare, scevro di manierismo). [+]

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eugenio domenica 27 giugno 2010
inferni Valutazione 5 stelle su cinque
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Primo film della trilogia sulla ricerca di Dio, cui seguiranno "Luci d'inverno" e "Il Silenzio", "Come in uno specchio" costituisce la summa del pensiero di Bergman sui grandi nodi della vita: la malattia, l'unità familiare, il fine dell'arte, il raggiungimento dell'infinito e della trascendenza, il senso del dolore. Non solo tematiche archetipe; il film, rivela una forte matrice autobiografica che emerge sin dal titolo: lo specchio,infatti, rappresenta per antonomasia la maschera, l'apparenza, quel senso di doppiezza, caro alle tradizioni espressioniste, che ha sempre riscontrato in se' il regista. Il suo alter ego,che ha le parvenze di Gunnar Bjornstrand, rappresenta un padre intellettuale, poeta che ha sacrificato l'aspetto personale della sua esistenza, l'amore per la poesia e l'arte, ai suoi due figli, Minus e Karin. [+]

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lucy venerdì 17 novembre 2006
grande film Valutazione 5 stelle su cinque
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visto di notte fà ancora più effetto

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francesco spaghetti sabato 15 aprile 2006
non ho capito Valutazione 0 stelle su cinque
14%
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Non ho capito niente ma stava un film bellissimo pero un po bruto. Non voglio dire che la storia stava difficile da capire ma lo stava. E una buona idea di andare a verderlo ma non ci andate ! bacione.

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