il cinefilo
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martedì 19 luglio 2011
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a qualcuno piace caldo/2
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Rivedere all'infinito Jack Lemmon e Tony Curtis che si contendono quella simpaticissima"icona"che è Marylin Monroe è un piacere destinato a durare all'infinito...come si possono dimenticare,dunque,le battute continue,raffinate e ingegnosamente studiate che i due musicisti si scambiano per tutta la durata del film?...e delle quali non ce ne una sola sbagliata:dalle comiche a bordo del treno con la cuccetta che si riempe sempre di più di ragazze fino all''"incontro-scontro"sulla spiaggia tra Daphne/Lemmon e Mister Shell/Curtis in cui la presenza di Zucchero Kandiskij impedisce ai due di strangolarsi a vicenda e quindi se le danno di santa ragione attraverso la grazia e la freschezza di un ironia più irresistibilmente suggerita che apertamente sbandierata e oggi una comicità simile è,ripeto,semplicemente un altra dimensione.
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Rivedere all'infinito Jack Lemmon e Tony Curtis che si contendono quella simpaticissima"icona"che è Marylin Monroe è un piacere destinato a durare all'infinito...come si possono dimenticare,dunque,le battute continue,raffinate e ingegnosamente studiate che i due musicisti si scambiano per tutta la durata del film?...e delle quali non ce ne una sola sbagliata:dalle comiche a bordo del treno con la cuccetta che si riempe sempre di più di ragazze fino all''"incontro-scontro"sulla spiaggia tra Daphne/Lemmon e Mister Shell/Curtis in cui la presenza di Zucchero Kandiskij impedisce ai due di strangolarsi a vicenda e quindi se le danno di santa ragione attraverso la grazia e la freschezza di un ironia più irresistibilmente suggerita che apertamente sbandierata e oggi una comicità simile è,ripeto,semplicemente un altra dimensione...pultroppo.
Bastano pochissime parole per far esplodere il divertimento:"siete mai state a Chicago,bambolone?"chiede il gangster e la loro risposta,da travestiti,è:"noi?non ci andremmo neanche morte a Chicago!!!"e poco c'è mancato che non mi catapultassi all'indietro a forza di risate ma questo non è che un piccolissimo esempio e non posso certo,pultroppo,elencare nei dettagli l'elenco delle gag che mi hanno divertito(cioè tutte)perchè altrimento rischio di non finire più quindi preferisco non dilungarmi a svelare tutte le"bombe comiche"che trasudano da questa"perla"del 1959.
Il trio dei protagonisti,dei quali ognuno appare squisitamente a suo agio nel suo ruolo(senza alcuna eccezione nemmeno nelle figure secondarie),si muove con la commedia come dei ballerini si muovono sul palco di un teatro:bravura e senso estetico sono le loro parole d'ordine per conferire all'operato del grande Billy un ulteriore magnificenza.
"nobody is perfect"è la frase che chiude questo capolavoro e,per quanto mi riguarda,è uno dei finali più belli di ogni tempo,nel vasto panorama del cinema.
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il cinefilo
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domenica 12 giugno 2011
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a qualcuno piace caldo/1
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Vedere un film"perfetto"come A QUALCUNO PIACE CALDO fa capire benissimo quanto siano grottesche,al confronto,le commedie americane(e direi anche quelle italiane)odierne(fatte alcune eccezioni,ovvio)basate,ormai,su cinque principi-base:rutto,culo,tette,peto e parolacce a raffica.
Mi scuso per la terminologia brutale ma è necessaria anche nei confronti del povero Billy Wilder che,rivoltandosi nella tomba e se fosse ancora vivo,non ha avuto il"disonore"di approfondire la questione della moderna"shit-comedy"(mi piace bollarla in questa maniera)che reggono la loro esistenza sui quei cinque miserabili principi-base.
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Vedere un film"perfetto"come A QUALCUNO PIACE CALDO fa capire benissimo quanto siano grottesche,al confronto,le commedie americane(e direi anche quelle italiane)odierne(fatte alcune eccezioni,ovvio)basate,ormai,su cinque principi-base:rutto,culo,tette,peto e parolacce a raffica.
Mi scuso per la terminologia brutale ma è necessaria anche nei confronti del povero Billy Wilder che,rivoltandosi nella tomba e se fosse ancora vivo,non ha avuto il"disonore"di approfondire la questione della moderna"shit-comedy"(mi piace bollarla in questa maniera)che reggono la loro esistenza sui quei cinque miserabili principi-base.
Di professionisti della risata come il vecchio Billy si è ormai persa la matrice e gli effetti nefasti di cotale perdità si avvertono da oltre un decennio,ormai...SOME LIKE IT HOT è stato,in un certo senso,uno dei capisaldi assoluti delle commedie sul travestismo(ma senza alcuna volgarità di fondo e anche questo è un dettaglio eccezionale...a differenza di oggi)e sul mondo criminale degli anni venti a Chicago(esilerante nei suoi stereotipi bersagliati a colpi di satira come si può notare dagli spassosi dialoghi tra l'agente di polizia e la banda del boss Ghette(l'attore è George Raft)e dalla successiva uccisione di quest'ultimo,a colpi di mitragliatore,da parte di un sicario uscito dalla gigantesca torta di compleanno offertaglisi da Piccolo Bonaparte...conclusione:assolutamente geniale.
Nel mio prossimo commento parlerò,più nel particolare,del trio di protagonisti jack Lemmon-Tony Curtis-Marylin Monroe.
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hollyver07
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martedì 17 maggio 2011
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commedia d'antologìa cinematografica
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Ciao. A mio avviso, per definire questo film, non serve sperticarsi negli elogi (ben meritati in termini d'antologìa cinematografica) basta pensare a quante volte si può averlo visto e nonostante questo, ogni volta, percepire il confortante piacere nel gustarselo. Volendo fare uno strano paragone (escludendo i riferimenti pubblicitari e tenuto conto della vetustà della pellicola) questo film assomiglia tantissimo al clichè delle venerate "ricette della nonna", passano gli anni... ma restano sempre una delizia da assaporare.
Saluti a tutti
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ultimoboyscout
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giovedì 10 febbraio 2011
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nobody is perfect!
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Commedia degli equivoci e dei travestimenti davvero gustosa. Marilyn (a mio avviso alla migliore interpretazione in carriera) è perfetta nella parte, probabilmente nessuna come lei, nemmeno tra le attrici moderne, avrebbe potuto interpretare quella parte con tanto garbo, ironia e leggerezza. Una gangster story colma di allegria e sentimenti, in cui oltre a Marilyn che merita un monumento spiccano Curtis e Lemmon ma anche Raft il bandito e O'Brien il poliziotto, semplicemente magnifici, per un intreccio tra il serio e il faceto davvero irresistibile. Un quasi-capolavoro, capofila del cinema d'evasione ma con estrema intelligenza, un'opera intimenticata e indimenticabile che andrebbe almeno per una volta guardata.
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renato c.
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lunedì 7 febbraio 2011
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un film veramente spassoso!
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Viene definito la migliore interpretazione di Marilyn Monroe e sono d'accordo. Viene anche classificato "commedia", ma è più commedia, comico o giallo-rosa? I delitti non mancano, infatti il film parte proprio dal massacro del giorno di San Valentino; ma anche i gangters facevano ridere solo a guardarli in faccia, specialmente George Raft col suo volto da parodia del duro! Le disavventure dei due suonatori che si travestono da donne per sfuggire alla morte, essendo stati involontari testimoni del massacro sono vermente spassose! Bravissimi i due protagonisti maschili, vestiti da donne, in particolare Jack Lemmon, specialmente quando balla "La cumparsita", ci sa veramente fare! Belle poi le situazioni ambigue! Chissà come faceva personaggio interpretato da Tony Curtis, a fingersi impotente
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Viene definito la migliore interpretazione di Marilyn Monroe e sono d'accordo. Viene anche classificato "commedia", ma è più commedia, comico o giallo-rosa? I delitti non mancano, infatti il film parte proprio dal massacro del giorno di San Valentino; ma anche i gangters facevano ridere solo a guardarli in faccia, specialmente George Raft col suo volto da parodia del duro! Le disavventure dei due suonatori che si travestono da donne per sfuggire alla morte, essendo stati involontari testimoni del massacro sono vermente spassose! Bravissimi i due protagonisti maschili, vestiti da donne, in particolare Jack Lemmon, specialmente quando balla "La cumparsita", ci sa veramente fare! Belle poi le situazioni ambigue! Chissà come faceva personaggio interpretato da Tony Curtis, a fingersi impotente avendo addosso una donna come Marilyn Monroe che lo baciava teneremente ma sensualmente! E quello interpretato da Jack Lemmon nelle sequenza del treno a trovarsi prima nel letto Marylin Monroe e poi tutte le altre belle ragazze, non so come riusciva a continuare a fingersi donna! E poi tutto l'insieme di gags, fughe e la disponibilità di Jack Lemmon ad andare a passare la serata col milionario per favorire l'amico nella sua avventura con Marilyn Monroe! Un po' ambigua l'idea di fidanzarsi col milionario per motivi economici con la speranza di potere alla fine avere gli alimenti senza dover subire la luna di miele! Alla fine, quando si toglie la parrucca confessando di essere un uomo, si sente rspondere:"Nessuno è perfetto!" frase che ha dato il titolo ad un film con Renato Pozzetto e Ornella Muti dove la Muti faceva la parte di una "bella" transessuale!
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burton99
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lunedì 4 ottobre 2010
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battute geniale e un jack lemmon da antologia
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Unico, divertente, geniale, cast azzeccatissimo (Jack Lemmon su tutti) e regia ottima. Per me il miglior film di Wilder, la migliore commedia e anche il miglior film della storia. Nessuno è perfetto, ma in questo film non è così, tutto è perfetto. Quando Jack Lemmon perde il finto seno fa troppo ridere, ma la battuta più bella è quella dcella scena finale. L'ho rivisto oggi, e mi stupisce che era ancora il 1959 ma le battute erano fulminanti come quelle di oggi, pure meglio. Oscar ai migliori costumi, secondo me meritava di più. Sono d'accordissimo con mymovies ma li avrei messo un cinque stelle pieno per dire che a "Qualcuno piace caldo" è un capolavoro.
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il cinefilo
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giovedì 8 luglio 2010
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un capolavoro senza tempo
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TRAMA:Nella Chicago nel 1929,due suonatori di jazz(interpretati da Tony Curtis e Jack Lemmon)si ritrovano a doversi mascherare da donne,per sfuggire ai gangster,e unirsi a una banda di musiciste femminile diretta in Florida dove prenderà piede un magnifico "vaudeville" di amore,gag e travestimenti insieme a una loro compagna(interpretata da una memorabile Marylin Monroe).RECENSIONE:Billy Wilder,con questo film,è riuscito a costruire una delle commedie più belle e "perfette" mai concepite dove la sceneggiatura(scritta dal regista insieme a L.A.L Diamond)sbeffeggia in maniera geniale diversi temi:la diversità dei sessi,il mondo gangsteristico degli anni trenta e le classiche convenzioni sociali.
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TRAMA:Nella Chicago nel 1929,due suonatori di jazz(interpretati da Tony Curtis e Jack Lemmon)si ritrovano a doversi mascherare da donne,per sfuggire ai gangster,e unirsi a una banda di musiciste femminile diretta in Florida dove prenderà piede un magnifico "vaudeville" di amore,gag e travestimenti insieme a una loro compagna(interpretata da una memorabile Marylin Monroe).RECENSIONE:Billy Wilder,con questo film,è riuscito a costruire una delle commedie più belle e "perfette" mai concepite dove la sceneggiatura(scritta dal regista insieme a L.A.L Diamond)sbeffeggia in maniera geniale diversi temi:la diversità dei sessi,il mondo gangsteristico degli anni trenta e le classiche convenzioni sociali.
Gli attori sono strepitosi,le gag sono tutte magnifiche e la storia nel suo complesso viene raccontata con una vitalità probabilmente unica nel suo genere.
Questo capolavoro può vantare innumerevoli scene memorabili quali la sequenza sul treno con la "cabina" che si riempe di ragazze,lo scambio delle coppie e la fuga finale dai criminali a cui,alla fine,si unisce anche Marylin Monrore per concludere con la frase leggendaria "nobody is perfect" che significa "nessuno è perfetto"che rendono questo film degno di essere visto e rivisto all'infinito.
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francesco2
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mercoledì 7 luglio 2010
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però
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Però...Si cerca sempre il pelo nell'uovo? E no, non è detto: a parte che tre stelle non sono poche, questa volta rischio -Parzialmente- di solidarizzare con chi pensi che la commedia non è come la tragedia.
Perché non sfruttare meglio lo spunto iniziale dei gangster, anche se si rischiava di andare fuori tema? E la scena finale.......sì, ottima , ma il resto del film è sullo stesso piano?la scena del bambino scontento causa la mamma è irresistibile( Mi ha ricordato "Short cuts" di Altman), ma questa scena, come quella della "Torta", rischiano di restare momenti sparsi. Come un momento sparso è quello in cui l'uomo(Sic!) si dichiara alla Monroe. Si infrange la finzione,in tutti i sensi, mentre l'attrice sta recitando, quindi fingendo.
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Però...Si cerca sempre il pelo nell'uovo? E no, non è detto: a parte che tre stelle non sono poche, questa volta rischio -Parzialmente- di solidarizzare con chi pensi che la commedia non è come la tragedia.
Perché non sfruttare meglio lo spunto iniziale dei gangster, anche se si rischiava di andare fuori tema? E la scena finale.......sì, ottima , ma il resto del film è sullo stesso piano?la scena del bambino scontento causa la mamma è irresistibile( Mi ha ricordato "Short cuts" di Altman), ma questa scena, come quella della "Torta", rischiano di restare momenti sparsi. Come un momento sparso è quello in cui l'uomo(Sic!) si dichiara alla Monroe. Si infrange la finzione,in tutti i sensi, mentre l'attrice sta recitando, quindi fingendo.
O sono io che mi sono distratto in certi momenti e non l'ho apprezzato fino in fondo? Dubito sia stato solo questo, e secondo me "Arsenico e vecchi merletti" resta un'altra cosa.
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[+] un po' di cose
(di paioco89)
[ - ] un po' di cose
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gianni b.
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mercoledì 3 febbraio 2010
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antidepressivo naturale :)
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Ho finalmente visto questo famoso superclassico di Hollywood per intero, meglio tardi che mai … beh, certamente la sua fama è meritata, si tratta di un film delizioso, brillante, e intelligente, mai volgare, e si ride dall’inizio alla fine, il che di questi tempi non guasta! La trama si può riassumere in un paio di righe: due musicisti squattrinati di Chicago sono involontari testimoni di una strage di mafia e, per sfuggire ai sicari, si travestono da donna e si fanno assumere da un’orchestra femminile in trasferta a Miami – la cantante solista è Marlyn Monroe! - da qui inizia una serie di equivoci, doppi sensi, gags e travestimenti davvero esilaranti.
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Ho finalmente visto questo famoso superclassico di Hollywood per intero, meglio tardi che mai … beh, certamente la sua fama è meritata, si tratta di un film delizioso, brillante, e intelligente, mai volgare, e si ride dall’inizio alla fine, il che di questi tempi non guasta! La trama si può riassumere in un paio di righe: due musicisti squattrinati di Chicago sono involontari testimoni di una strage di mafia e, per sfuggire ai sicari, si travestono da donna e si fanno assumere da un’orchestra femminile in trasferta a Miami – la cantante solista è Marlyn Monroe! - da qui inizia una serie di equivoci, doppi sensi, gags e travestimenti davvero esilaranti. Jack Lemmon/Dafne mi pare semplicemente irresistibile, Tony Curtis/Josephine non è da meno visto che nel film interpreta addirittura un triplo ruolo, mentre Marlyn è perfetta nelle sembianze della burrosa e svampita soubrettina in cerca di marito. Fa un certo effetto rivedere Marilyn viva, ancora nel fiore degli anni, che canta “I Wanna Be Loved By You”: anche se il suo ruolo viene oscurato dal duo Curtis/Lemmon, non si può fare certo a meno di notarla, e quando seduce Tony Curtis sullo yacht esplode in tutta la sua sensualità. Appare leggermente rotondetta e fuori forma – i suoi problemi privati erano già in fase avanzata - ma è talmente bella in volto e fotogenica che il resto scompare. Ogni tanto si nota qualche lapsus nella sceneggiatura, per esempio: come è possibile che i nostri due eroi e il gruppo di mafiosi si ritrovino per puro caso proprio nello stesso hotel di Miami, che sta a ben 1500 km. da Chicago? I cambi di abito certe volte sono istantanei, al nostro duo non cresce mai un filo di barba né di notte, né di giorno, e così via. Anche se si tratta di un film umoristico e brillante queste cose saltano all’occhio, per questo non assegno le 5 stelle: in compenso la regia di Billy Wilder mi è apparsa geniale, gli attori perfetti e i dialoghi fulminanti, un continuo e spassosissimo botta e risposta degno di una partita di ping-pong. Con simili assi nella manica non serve neppure una colonna sonora, che infatti è quasi inesistente, salvo la sigla di apertura! Film davvero strepitoso, e poi si ride, si ride, si ride…lo consiglio a tutti, un vero antidoto contro le serate malinconiche!
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riccardo-87
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domenica 10 gennaio 2010
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“nessuno è perfetto” – ma jack lemmon sì!
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Billy Wilder mette in scena quello che io considero il capolavoro assoluto della commedia americana; non v’è infatti ad oggi un film che stia alla pari di “A qualcuno piace caldo” in termini di originalità, brillantezza e finezza nella comicità nell’intera storia del cinema americano. La dolcezza di Marilyn Monroe, mai eguagliata nonostante i molti tentativi, risplende qui con impareggiabile chiarore, costituendo uno dei punti forti del film; tuttavia il vero showman è senza dubbio l’impareggiabile Jack Lemmon, nei panni di Jerry, ma soprattutto di Daphne, definita la donna dalla “caviglia ben tornita” (Osgood Fielding) e dal “seno così piatto” (Zucchero). La figura dell’uomo che si traveste da donna avrà, nel seguito della storia del cinema, una fortuna particolare, e verrà ripresa in numerosi film, tra cui mi limito a citare “Tootsie” con Dustin Hoffman e “Miss Doubtfire” con Robin Williams, ma in nessuno a mio avviso si riuscirà ad eguagliare la performance di Jack Lemmon.
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Billy Wilder mette in scena quello che io considero il capolavoro assoluto della commedia americana; non v’è infatti ad oggi un film che stia alla pari di “A qualcuno piace caldo” in termini di originalità, brillantezza e finezza nella comicità nell’intera storia del cinema americano. La dolcezza di Marilyn Monroe, mai eguagliata nonostante i molti tentativi, risplende qui con impareggiabile chiarore, costituendo uno dei punti forti del film; tuttavia il vero showman è senza dubbio l’impareggiabile Jack Lemmon, nei panni di Jerry, ma soprattutto di Daphne, definita la donna dalla “caviglia ben tornita” (Osgood Fielding) e dal “seno così piatto” (Zucchero). La figura dell’uomo che si traveste da donna avrà, nel seguito della storia del cinema, una fortuna particolare, e verrà ripresa in numerosi film, tra cui mi limito a citare “Tootsie” con Dustin Hoffman e “Miss Doubtfire” con Robin Williams, ma in nessuno a mio avviso si riuscirà ad eguagliare la performance di Jack Lemmon. Un’ottima recitazione anche per Tony Curtis nei panni del sassofonista Joe, della compagna di Daphne, Josephine, e del falso petroliere miliardario Junior Shell. La trama è molto ben articolata e scorrevole, sempre deliziosamente fine e non delude mai slittando nel banale o nel volgare, cosa che accade fin troppo spesso oggigiorno. Se ci si mettesse a citare le scene memorabili probabilmente si ricalcherebbe quasi il film per intero; un merito particolare però lo voglio riconoscere alla parte in cui Tony Curtis sale a bordo della nave di Osgood insieme a Zucchero (Marylin Monroe), alla scena in cui Daphne parla con il suo amico Joe vestito da Junior, o ancora alla “festicciola” organizzata involontariamente dala stessa Daphne sul treno; e ovviamente non si può tralasciare la scena di chiusura del film, in cui Osgood dice a Dalphne di volerla sposare e lei/lui, dopo una serie di tentativi per dissuadere l’altro dalla sua proposta di matrimonio, dice: “ah, ma non capisci niente Osgood: sono un uomo!”, al ché l’altro conclude con la celebre frase: “beh, nessuno è perfetto”. Già, nessuno è perfetto, ma Jack Lemmon di “A qualcuno piace caldo” sì!
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(di blacky)
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