darkglobe
|
giovedì 6 novembre 2014
|
la commedia americana dei fine '50
|
|
|
|
Eccellente prova alla regia di Vincente Minnelli, in una brillante commedia che racconta la storia di un colpo di fulmine con matrimonio istantaneo tra un reporter sportivo (Gregory Peck), che crede di aver bucato una notizia, ed una seducente disegnatrice di moda (Lauren Bacall), che in realtà - lui totalmente ubriaco - gli ha dato una mano a pubblicare l'articolo. Peccato che poi scoprano soltanto dopo le nozze, tornando a New York, di appartenere a due mondi sociali piuttosto diversi... Molto efficace e divertente l'interpretazione della Bacall; lo stesso Gregory Peck, mai sopra le righe, rende bene l'idea del maschio americano in difficoltà psicologica per l'aver sposato una donna più ricca di lui.
[+]
Eccellente prova alla regia di Vincente Minnelli, in una brillante commedia che racconta la storia di un colpo di fulmine con matrimonio istantaneo tra un reporter sportivo (Gregory Peck), che crede di aver bucato una notizia, ed una seducente disegnatrice di moda (Lauren Bacall), che in realtà - lui totalmente ubriaco - gli ha dato una mano a pubblicare l'articolo. Peccato che poi scoprano soltanto dopo le nozze, tornando a New York, di appartenere a due mondi sociali piuttosto diversi... Molto efficace e divertente l'interpretazione della Bacall; lo stesso Gregory Peck, mai sopra le righe, rende bene l'idea del maschio americano in difficoltà psicologica per l'aver sposato una donna più ricca di lui.
Non mancano nel film le citazioni, alcune esplicite: il giornalista ubriaco (Accadde una notte di Capra), l'incompatibilità sociale (La donna del giorno di Stevens, film dal quale vengono volutamente estirpate alcune battute); inoltre il cane invadente con la scarpa in bocca è una tipica gag in stile Tashlin e ricorda quello de La bionda esplosiva, pubblicato lo stesso anno (chi cita chi?); infine il pratico cinismo del finale (l'amante che suggerisce alla moglie di chiudere un occhio) sembra quasi scritto da Wilder. Eppure il gioco delle citazioni non è nascosto, ma è piuttosto un lucido montaggio di archetipi ed idee propri della commedia americana più classica, senza manierismi ma anzi in un contesto di ambientazioni eteree, colori e scene tipici del miglior Minnelli. Originale ed acutamente ironica infine l'idea del racconto narrato dai 5 protagonisti (lui, lei, i due reciproci ex ed il pugile suonato) di una storia che tutto è fuorché un giallo, quanto piuttosto una normalissima vicenda di contrasti sentimentali.
Commedia americana, dicevamo, di cui questo film rappresenta uno dei migliori punti di approdo dei fine '50. Premio Oscar per la miglior sceneggiatura.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a darkglobe »
[ - ] lascia un commento a darkglobe »
|
|
d'accordo? |
|
samanta
|
lunedì 12 aprile 2021
|
laureen o grace?
|
|
|
|
La sceneggiatura del film della MGM venne venne dimensionata sulla personalità di Grace Kelly che avrebbe dovuto interpretare una donna di classe dell'alta società di New York l'attrice accettò la parte, ma si era ai primi mesi del 1956 e Grace fidanzata con Ranieri si era illusa di poter continuare l'attività di attrice, ma Ranieri che all'inizio era stato reticente negò l'assenso, Grace si sposò e la parte venne affidata a Laureen Bacall che girò il film a Beverly Hills e poco dopo la fine delle riprese rimase vedova di Humphrey Bogart. La regia è di Vincente Minelli uno dei migliori registi di Hollywood che passò dai film musicali alle commedie brillanti e a quelle drammatiche (Oscar per Gigi, e poi: Il pirata, A casa dopo l'uragano, I 4 cavalieri dell'Apocalisse) che in questo film si avvale della brillante sceneggiatura di George Wells (Gazebo, Tutte le ragazze lo sanno, Show Boat) che fu premiato con l'Oscar.
[+]
La sceneggiatura del film della MGM venne venne dimensionata sulla personalità di Grace Kelly che avrebbe dovuto interpretare una donna di classe dell'alta società di New York l'attrice accettò la parte, ma si era ai primi mesi del 1956 e Grace fidanzata con Ranieri si era illusa di poter continuare l'attività di attrice, ma Ranieri che all'inizio era stato reticente negò l'assenso, Grace si sposò e la parte venne affidata a Laureen Bacall che girò il film a Beverly Hills e poco dopo la fine delle riprese rimase vedova di Humphrey Bogart. La regia è di Vincente Minelli uno dei migliori registi di Hollywood che passò dai film musicali alle commedie brillanti e a quelle drammatiche (Oscar per Gigi, e poi: Il pirata, A casa dopo l'uragano, I 4 cavalieri dell'Apocalisse) che in questo film si avvale della brillante sceneggiatura di George Wells (Gazebo, Tutte le ragazze lo sanno, Show Boat) che fu premiato con l'Oscar.
Marilla designer di alta moda (Laureen Bacall) in vacanza al mare in California incontra il cronista sportivo Mike (Gregory Peck) reduce da una solenne sbronza, i 2 legano immediatamente e si sposano. Prima vanno a vivere nel piccolo e disordinasto appartamento di lui, ma di fronte alla delusione della donna, si trasferiscono nel suo lussuoso appartamento ereditato dal padre. La coppia comincia a capire le profonde diversità che esistono tra loro, lui con il suo giro di amici sbracati che 1 volta la settimana giocano a turno nelle case di ciascuno interminabili partite notturne a poker. Lei con i suoi party sofisticati frequentati da artisti, stilisti, critici letterari o teatrali. Ma c'è poi un ulteriore motivo di disagio: Mike non ha rivelato che aveva una relazione, ormai in declino, con una bellissima ragaza bionda Lori (Dolores Gray, cantante, attrice in musical e al cinema: Sesso debole) soubrette di musical che prende male la notizia del matrimonio. Marilla si ingelosisce e la gelosia aumenta dal momento che Mike sparisce dalla circolazione perché è stato minacciato da un gangster Martin che organizza incontri truccati, si susseguono vari colpi di scena ed equivoci comici, i coniugi si riconciliano dopo una rissa finale in cui i gangster sono catturati.
E' un film molto ben costruito su un'ottima scenggiatura e che dimostra l'abilità e la sicurezza di Vincente Minelli, con un'accattivante ambientazione ed un arrredo di classe in un film in cui prevalgono gli interni. Da sottolineare i vestiti di alta qualità indossati dalle due protagoniste e realizzati dalla sarta della MGM, un mito di Hollywood: Helen Rose che creò abiti per innumerevoli film ((2 Oscar: Il Bruto e la Bella,Piangerò domani), realizzò gli abiti di Alta società e l'abito nuziale di Grace Kelly. Ottime la colonna sonora composta da Andrè Previn e le scenografie musicali, soprattutto ottima la recitazione dei protagonisti: Gregory Peck nella parte di un disordinato cronista ma onesto nel combattere il malaffare, Laureen Bacall che non fa rimpiangere Grace Kelly anche se ad onor del vero era una parte che la Kelly avrebbe interpretato perfettamente, bravi anche i comprimari. Il film è un misto di commedia brillante, con spunti comici e di giallo che riesce nell'effetto di coinvolgere lo spettatore.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a samanta »
[ - ] lascia un commento a samanta »
|
|
d'accordo? |
|
|