Poveri ma belli

I cascami

Nella cronistoria del cinema italiano del dopoguerra, e quindi nell'avvicendarsi delle evoluzioni e involuzioni del neorealismo, i titoli dei film hanno avuto spesso un significato diretto o indiretto alquanto preciso, si pensi, in merito, ai passi indietro di un certo tipo, a Pane amore e fantasia, figlio sviato di Due soldi di speranza, che dal padre ha preso solo i lati negativi più o meno latenti o concreti, tralasciandone i positivi, che non sono pochi e trascurabili. D'altro canto, e su analoga linea involutiva del neorealismo, questi Poveri ma belli - altro titolo significativo e indicativo nel senso accennato - appartiene alla generazione de Gli innamorati, di Racconti romani e di Le ragazze di San Frediano: è loro coetaneo e compagno, con la sola differenza che è costato meno, poco più di sessantadue milioni (spese per la pubblicità a parte). [...]

di Guido Aristarco, articolo completo (6864 caratteri spazi inclusi) su 1 marzo 1957