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In un'America del dopoguerra,la vita sembra scorrere tranquilla,e un professore delle elementari di nome Ed soffre di una malattia legata all'artrite.Dopo essere stato esaminato da alcuni medici verra' curato miracolosamente con il cortisone.Quando questa cura sembra stia facendo effetto,Ed abusa del farmaco diventando un megalomane ai confini della pazzia,arrivando a voler uccidere suo figlio ispirandosi ad Abramo e sostituendosi a Dio,dicendo che egli sbaglio' risparmiando il figlio di Abramo.Nicholas Ray(il diritto di uccidere,gioventu' bruciata,neve rossa) dirige uno dei suoi migliori film,portando una tematica particolare che invita a riflettere sul malessere americano del dopoguerra.Il soggetto di Berton Roueche e la sceneggiatura di Lambert,Odets,Hume,Maibaum,e' buona,ma le troppe mani nella sceneggiatura rischiano di prendere direzioni diverse,per fortuna c'e' Ray che sistema la cosa.Il personaggio di Ed,interpretato da un grande James Mason,si incentra su una figura di estremo interesse.Il professore fin dall'inizio e' umile,amante della famiglia,ma poco dopo diventa il contrario,egli vuole essere il dominatore,colui che non viene disubbidito,e che detiene la verita' assoluta,sostituendosi persino a dio(come dice lui riguardo a Dio verso Abramo,Dio sbaglio')egli diviene colui che e' dietro lo specchio,non e' piu' il riflesso ma il riflesso del riflesso,una lontananza tale che lo allontana da tutti e da tutto.persino da se stesso.Una delle sequenze piu' particolari rimane comunque lo specchio rotto dalla moglie mentre Ed si sta' specchiando,quello specchio rotto e' la sua immagine e la sua personalita' ormai distrutta dal cortisone.Da notare anche la scena in cui Ed e suo figlio sono vicini e le loro ombre sono riflesse sul muro,quella di Ed e' enorme come ad intendere che egli sia alto 3 metri proprio come dice lui appena esce dall'ospedale.Uno dei capolavori di Ray,profondo e interessante.
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