Gioventù bruciata

Un commento degno di scarso rispetto perché figlio appunto di ciò che ho indicato in oggetto ovvero ''banalità'' (ogni cinefilo minimamente degno di questo nome SA che per Wood e Mineo questo è il titolo del lancio definitivo ad Hollywood e SA che maestro nel dirigere e quindi ancor prima nel selezionare gli attori è stato Ray) e ''superficialità'' perché i titoli per i quali la Wood rimarrà nella storia del cinema sono quelli della maturità recitativa definitiva ovvero ''West side story'', ''Splendore nell''erba'' e ''Lo strano mondo di Daisy Clover''; così pure per Mineo sono ancor più mature le prove in ''Delitto nella strada'' di Siegel ed ancor più in '' Exodus'' di Preminger.
Il fulcro assoluto di ''Gioventù bruciata'' (così come di ogni film da lui abitato come protagonista ovvero ''La valle dell''Eden'' e ''Il gigante'') sarà per sempre Dean non solo perché ovviamente primo attore ma proprio per la centripeta forza di attrazione che genera durante tutto il film, anche quando è fuori campo, un inno totalizzante all''arte recitativa, una prova di modernità e perfezione ancor oggi sorprendente e stupefacente.
Perciò la recensione è tutta puntata su di lui, perché se c''è un ruolo che merita questa esclusiva polarizzazione, una dittatoriale fissità e fissazione è questa performance artistica di diamantina compiutezza.
Divertente dopo quasi 17 anni risponderti.
P.S. Spero che nel frattempo tu ti sia un po'' evoluto...