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Il maestro bergmar, già nel 1950, esprime in questo film la difficoltà di vivere insieme, come una coppia. Liti, litigi, incomprensioni, tradimenti, ma anche perdono, dolcezza, misericordia. La grande musica dell'''Inno alla gioia''fa da colonna sonora, i due personaggi principali sono musicisti, ma solo alla fine riescono a sublimare l'amore in una gioia potente che è la gioia del vivere quotidianamente, insieme. Il figlio che rimane, nell'ultima scena, è la vita che continua. E' veramente strano che in un'epoca in cui i matrimoni erano rappresentati come super felici( con qualche problemino da risolvere) o drammatici ( Delitti e foschi tradimenti ) bergmar mette in scena un matrimonio con i suoi contrasti e le sue ombre. Bergmar non è solo e sempre un simbolista ma anche un osservatore della realtà.
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