xerox
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sabato 27 giugno 2020
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pessima colonna sonora!
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Leggo tra le critiche: "Stupenda colonna sonora composta da Anton Karas....". Io ho trovato quasi inguardabile il film proprio a causa di una colonna sonora pervasiva e molesta oltre ogni limite! Arpate e schitarrate veramente FASTIDIOSISSIME!!! La trama del film niente di che... La recitazione degli attori... senza infamia e senza lode. Elementi veramente da salvare, (e non è poco!) la famosissima battuta di Welles, e la fotografia di Vienna, città veramente bellissima... Un bianco e nero affascinantissimo.
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samanta
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lunedì 4 novembre 2019
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l'amicizia, l'amore, il denaro, il crimine ...
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Il terzo uomo è un noir del 1949, regia di Carol Reed, la sceneggiatura di Graham Greene che lavorò altre volte (Il nostro agente all'Avana) con il regista che fu discontinuo nella qualità dei film diretti e che conquistò un Oscar nel 1969 con il musical Oliver, con questo film ha realizzato un capolavoro
Holly Martins (Joseph Cotten) scrittore senza soldi arriva a Vienna nel 1949, la città è divisa in 4 settori affidat ia USA, UK, Francia e URSS. Holly è stato invitato dal suo caro amico Harry Lime (Orson Welles) che non vede da 10 anni che gli darà un lavoro. Ma quando si reca a casa sua, scopre dal portinaio che è morto, investito da un'auto ed è in corso il funerale.
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Il terzo uomo è un noir del 1949, regia di Carol Reed, la sceneggiatura di Graham Greene che lavorò altre volte (Il nostro agente all'Avana) con il regista che fu discontinuo nella qualità dei film diretti e che conquistò un Oscar nel 1969 con il musical Oliver, con questo film ha realizzato un capolavoro
Holly Martins (Joseph Cotten) scrittore senza soldi arriva a Vienna nel 1949, la città è divisa in 4 settori affidat ia USA, UK, Francia e URSS. Holly è stato invitato dal suo caro amico Harry Lime (Orson Welles) che non vede da 10 anni che gli darà un lavoro. Ma quando si reca a casa sua, scopre dal portinaio che è morto, investito da un'auto ed è in corso il funerale. Va al cimitero assiste allle esequie e conosce il maggiore Calloway (Trevor Howard) della polizia inglese e vede una ragazza che più tardi conoscerà: Anna (Alida Valli) amante di Lime che gli ha procurato un passaporto falso. Holly interroga il portinaio e capisce che l'incidente è strano e cerca di indagare, Calloway gli rivela che Lime è un criminale, ma Holly non ci crede, ma vicino alla casa di Anna di cui si è innamorato lo vede ed è vivo. Informa Calloway che mostra le prove che Lime è un criminale che ha venduto penicillina contraffatta rubata all'Ospedale Militare da un infermiere e venduta a prezzo elevato alla borsa nera, per sua causa decine di persone sono morte compresi molti bambini colpiti da meningite. Si apre la tomba di Lime e si trova il cadavere dell'infermiere che era stato ammazzato nell'incidente. Il finale è tragico con la caccia a Lime che muore ucciso dall'amico che aiuta la polizia, in cambio di un passaporto per Anna che non era austriaca ma cecoslovacca e per questo ricercata dai sovietici.
Il film è ambientato in una Vienna semidistrutta dai bombardamenti e molte scene si svolgono tra le rovine, una città ostile, la gente ha un aspetto inquietante, impassibile, stravolto, quasi un atto d'accusa al mondo. Molte scene sono girate di notte, c'é un velo d'inquietudine rotto da qualche momento ironico come la conferenza letteraria di Holly, sullo sfondo la musica incalzante della cetra bavarese di Anton Karas. I personaggi sono descritti perfettamente: Holly scopre che in realtà Lime ha sempre approfittato della loro amicizia, Lime vede il male come forza propulsiva della storia e della creatività, Anna lo ama disperatamente pur sapendo i suoi crimini e ignorando che Lime l'ha denunciata ai comunisti per trovare rifugio nel settore sovietico. Molte scene memorabili: l'inseguimento di Lime braccato nelle fogne di Vienna, l'incontro tra Holly e Lime sulla ruota del Prater, il lungo finale in piano sequenza di Anna che cammina senza degnare di uno sguardo Holly che l'aspetta. Ottima la recitazione di tutti: in primis Orson Welles e poi Joseph Cotten e la bella e brava Alida Valli. Il film tratta dell'amicizia, dell'amore che nel caso di Anna è il classico amour fou, del denaro che costituisce per alcuni l'unico fine dell'esistenza, del male che c'é in tutti noi.
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milo
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mercoledì 6 febbraio 2019
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un bel tacer non fu mai scritto
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l'unico confuso sei tu. Il film è un autentico capolavoro di narrazione; fotografia; gioco continuo di luci ed ombre; recitazione, dialoghi essenziali cinici quanto ironici e mai banali, ambientazione. E' il cinema, arte allo stato puro, TALENTO!
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samuel langhorne
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venerdì 2 settembre 2016
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due amici , stessa strada vi diverse
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La storia prende piede in una Vienna in guerra dalle tonalità scure,due amici sono i protagonisti , e ad essere al centro dell'attenzione è Lime cioè il deceduto.Non appare ma è perennemente al centro della trama e a seconda dei punti di vistadei vari conoscenti appare gentile o inflessibile , generoso o egoista , la sua vera natura però , sale in superficie quando su una ruota panoramica Lime e Cotten , l'altro protagonista , giocano a osservare il mondo dall'alto.
E' qui a venire fuori la profonda differenza tra i due , l'uno affarista pragmatico lupo tra i lupi delle varie divisioni interne al paese , l'altro scrittore di romanzi, dai forti principi che premette i valori dello spirito a quelli materiali , disposto a sacrificarsi per amore di una donna , che non avrà la forza di innamorarsi nuovamente.
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La storia prende piede in una Vienna in guerra dalle tonalità scure,due amici sono i protagonisti , e ad essere al centro dell'attenzione è Lime cioè il deceduto.Non appare ma è perennemente al centro della trama e a seconda dei punti di vistadei vari conoscenti appare gentile o inflessibile , generoso o egoista , la sua vera natura però , sale in superficie quando su una ruota panoramica Lime e Cotten , l'altro protagonista , giocano a osservare il mondo dall'alto.
E' qui a venire fuori la profonda differenza tra i due , l'uno affarista pragmatico lupo tra i lupi delle varie divisioni interne al paese , l'altro scrittore di romanzi, dai forti principi che premette i valori dello spirito a quelli materiali , disposto a sacrificarsi per amore di una donna , che non avrà la forza di innamorarsi nuovamente.
Infatti alla fine la donna preferirà passare oltre non volendo legami , forse perchè troppo disillusa dall'amore.
Non dimeticandoci che con i colpi di scena e alcune grandi frasi questo grande film strizza l'occhio al trhiller un pò noir.
Il tema che racchiude il film è il continuo contrapporsi del cinismo , figlio della guerra e della sete di ricchezza , nel quale il fine della propria sopravvivenza giustica tutti i mezzi possibili leciti o meno.
E della bontà d'animo , dello spirito di sacrificio che nasce dalle stesse difficoltà ma le guarda con occhi consapevoli che insieme si può passare la tempesta.
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cincinnatimose
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domenica 29 novembre 2015
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leggendario storico grido della storia del cinema.
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poteva forse mancare un film del genere nella teca
personale... da cinefilo di rispetto quale ciacun essere ambisce?
ed ecco così e neppure a sorpresa dunque una bella
recensionina da podio de, il terzo uomo, fantastico, la pellicola
rodata e ben collaudata... coi lavorettini indefessi di precisione e
border line... stenta messaggi se il termine è consentito di
diverse nature senza persuadere ne perplimere, dal
remoto dell'esitere da barbino..., senza combattere
e dunque neanche esistere, narra di periodi di
guerre, indi non dove gente e persone senza ne gloria
e ne alcuna fama guardano per poi imporre a mo di
fantozzi.
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poteva forse mancare un film del genere nella teca
personale... da cinefilo di rispetto quale ciacun essere ambisce?
ed ecco così e neppure a sorpresa dunque una bella
recensionina da podio de, il terzo uomo, fantastico, la pellicola
rodata e ben collaudata... coi lavorettini indefessi di precisione e
border line... stenta messaggi se il termine è consentito di
diverse nature senza persuadere ne perplimere, dal
remoto dell'esitere da barbino..., senza combattere
e dunque neanche esistere, narra di periodi di
guerre, indi non dove gente e persone senza ne gloria
e ne alcuna fama guardano per poi imporre a mo di
fantozzi... paradossale, di nascosto le loro minitirannie a
vanvera, sarebbe altresì il
quarto... uomo, qui altresì parliamo del terzo
uomo, guarda un pò, ossia il titolo... del film,
qualcuno malgrado sè, credeva che fosse morto il celebre Lime,
e invece essendo ancora vivo, l'americano e amico scrittore
s'accorge... ai suoi funerali, che qualcosa non va, non è una trama
rosa... per dirla franca, 'calano' in meno così
di 15 giorni degli strani eventi e..., possiblità,
e accadimenti, perchè sembrerebbe che Lime in
realtà... fosse un contrabbandiere di strane
materie e cose, 'il contabbando di penicillina adulterata' , diranno
cos'è?... perchè dirlo, è necessario in
realtà... vedere poi il film per rendersi conto del resto, un film a dir
poco poco fantastico culminante in una apoteosi, rapido... senza
decelerare di ritmo, senza neanche tingersi di rosso non più di
quel che serve..., abbiamo così quest'ottimo prodotto, il terzo uomo,
fra galeotti e reietti di bassa caratura dediti allo
spaccio e di fandonie da due lire e di materiale
contraffatto in realtà... in modo molto
irregolare..., senza saperlo però probabile che,
pagheranno ben presto in una maniera o nell'altra...; la
loro delinquenza comune... contro l'individuo, ha rislvolti e epilogo
drammatico... e cioè, l'individuo si rivarrà proprio come
loro... a comodo e piacimento, quando più crede sia ora, pulendosi il
posteriore... col loro 'programmino delinquenziale', del cavolo
e le loro narco minacce e da qualsivoglia anche
dittaturella da disabili ritardati sotto spirito; non è forte
gerico... con gli indiani e il calumet, augh... il solito cawboy,
predone e viziato e la smith e wesson implacabile come un
razzo offensivo da far west.... e niente di più. Vedere... questo film è uno
spasso con tutte le cose al proprio posto, regolare, il terzo uomo, un film valido.
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mondolariano
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martedì 3 maggio 2011
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l'orologio a cucù...
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Innanzi tutto, la celebre frase di Orson Welles:
“In Italia vi furono guerre, omicidi e terrore, ma vennero fuori Michelangelo, Leonardo e il Rinascimento. In Svizzera non vi fu che amore fraterno, ma in 500 anni di quieto vivere che cosa è venuto fuori? L’orologio a cucù!”
Certo non basterebbe questa verità per giustificare la filosofia del protagonista. Welles appare solo a metà film ma la sua presenza è debordante fin dall’inizio (specie in cabina di regia, dove parecchie sono le inquadrature attribuibili al regista di “Quarto potere”). La povera Vienna dell’immediato dopoguerra emerge a tinte cupe, dense, illustrate magistralmente da un bianco-nero dai fortissimi contrasti e assunte a capolavoro nella scena delle fogne.
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Innanzi tutto, la celebre frase di Orson Welles:
“In Italia vi furono guerre, omicidi e terrore, ma vennero fuori Michelangelo, Leonardo e il Rinascimento. In Svizzera non vi fu che amore fraterno, ma in 500 anni di quieto vivere che cosa è venuto fuori? L’orologio a cucù!”
Certo non basterebbe questa verità per giustificare la filosofia del protagonista. Welles appare solo a metà film ma la sua presenza è debordante fin dall’inizio (specie in cabina di regia, dove parecchie sono le inquadrature attribuibili al regista di “Quarto potere”). La povera Vienna dell’immediato dopoguerra emerge a tinte cupe, dense, illustrate magistralmente da un bianco-nero dai fortissimi contrasti e assunte a capolavoro nella scena delle fogne. A fare le veci di Welles durante la sua assenza ci pensa Joseph Cotten, in forma perfetta e dall’aria trasognata come si addice all’immagine del perfetto illuso. Il suo amore impossibile si chiama Alida Valli, che gli passa davanti nella mitica camminata lungo il viale alberato ed esce di scena concludendo così la sua breve esperienza hollywoodiana. Nata nello scrigno di “Piccolo mondo antico”, la Valli sarebbe dovuta diventare la “Ingrid Bergman italiana”, secondo l’idea del produttore Selznick che la chiamò ad interpretare “Il caso Paradine” e “Il terzo uomo”: un esperimento riuscito solo in parte.
Quattro stelle e mezzo.
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paolo bisi
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sabato 12 marzo 2011
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welles e le fogne di vienna
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Scrittore americano arriva a Vienna per trovare un amico, ma troppo tardi: ha giusto il tempo di recarsi al suo funerale. Tuttavia la circostanze della morte non lo convincono e lo spingono ad indagare a fondo sulla vicenda: secondo la testimonianza del portiere del palazzo erano stati tre uomini e non due a spostare il corpo dell'amico ormai in fin di vita. Chi era il terzo uomo? Carol Reed vuole mostrare al pubblico un film originale e ben fatto: vi riesce solo in parte. La trama non convince, mette in gioco molti elementi senza poi raccontarne in maniera adeguata lo sviluppo, concentrandosi nell'ultima parte solo sul personaggio di Welles. Lo stile risulta anch'esso notevolmente confuso, in alcune parti in linea con quello del regista, in altre sembra avvicinarsi troppo a quello delle opere di Welles e dell'espressionismo.
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Scrittore americano arriva a Vienna per trovare un amico, ma troppo tardi: ha giusto il tempo di recarsi al suo funerale. Tuttavia la circostanze della morte non lo convincono e lo spingono ad indagare a fondo sulla vicenda: secondo la testimonianza del portiere del palazzo erano stati tre uomini e non due a spostare il corpo dell'amico ormai in fin di vita. Chi era il terzo uomo? Carol Reed vuole mostrare al pubblico un film originale e ben fatto: vi riesce solo in parte. La trama non convince, mette in gioco molti elementi senza poi raccontarne in maniera adeguata lo sviluppo, concentrandosi nell'ultima parte solo sul personaggio di Welles. Lo stile risulta anch'esso notevolmente confuso, in alcune parti in linea con quello del regista, in altre sembra avvicinarsi troppo a quello delle opere di Welles e dell'espressionismo. Nonostante questo molte sono le cose da ricordare: la splendida fotografia, che dipinge tutta l'oscurità e la tristezza di Vienna; il personaggio di Welles (diventata celebre l'inquadratura in cui la luce lo illumina mostrandolo per la prima volta nel film); le buone prove degli altri attori, tra cui emerge, solido come sempre, Joseph Cotten. L'inseguimento finale nelle fogne della città è passato giustamente alla storia, grande fonte d'ispirazione per innumerevoli film e telefilm. Celebre anche il tema musicale.
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reservoir dogs
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giovedì 23 dicembre 2010
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l'orologio a cucù
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Il terzo uomo è colui che insieme al Barone Kurtz e al polacco Popescu ha assistito alla morte di Harry Lime (Welles), amico di Holly Martins (Cotten) appena arrivato nella città di Vienna su invito di Lime.
Martins poco convinto sulla dinamica della morte dell'amico tenterà di far luce sul caso iniziando una sua personale indagine che lo porterà ad una verità imprevedibile e nascosta nel marcio delle fogne.
In una Vienna del 1946, dilaniata dalla guerra e divisa in quattro cantoni (francese-americano-russo-inglese), un gatto affezionato ad un unica persona ormai morta, aiuta le indagini più della stessa polizia.
Harry Lime incarna l'uomo del secolo; cinico è desideroso di potere che tenta di affermarsi nella società con qualsiasi mezzo con una morale ben precisa: la neutralità porta all'orologio a cucù mentre la presa di posizione porta all'arte.
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Il terzo uomo è colui che insieme al Barone Kurtz e al polacco Popescu ha assistito alla morte di Harry Lime (Welles), amico di Holly Martins (Cotten) appena arrivato nella città di Vienna su invito di Lime.
Martins poco convinto sulla dinamica della morte dell'amico tenterà di far luce sul caso iniziando una sua personale indagine che lo porterà ad una verità imprevedibile e nascosta nel marcio delle fogne.
In una Vienna del 1946, dilaniata dalla guerra e divisa in quattro cantoni (francese-americano-russo-inglese), un gatto affezionato ad un unica persona ormai morta, aiuta le indagini più della stessa polizia.
Harry Lime incarna l'uomo del secolo; cinico è desideroso di potere che tenta di affermarsi nella società con qualsiasi mezzo con una morale ben precisa: la neutralità porta all'orologio a cucù mentre la presa di posizione porta all'arte.
Carol Reed col suo cinema, firma così uno dei capolavori del cinema di spionaggio dimostrando di aver assorbito e ben digerito lo stile del suo attore Orson Welles, fatta di inquadrature caratterizzate da una linea distorta grazie all'inclinazione della cinepresa e dalla profondità di campo.
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il cinefilo
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lunedì 20 dicembre 2010
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il terzo uomo
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Lo scrittore Graham Green è lo sceneggiatore,insieme a Orson Welles(che interpreta il criminale Harry Lime)del film in questione(diretto da Carol Reed)che si può definire,senza dubbio,un ottimo rappresentante del genere giallo-thriller grazie alle buone interpretazioni e all'inquietante eppure ammaliante ricostruzione della città di Vienna attraverso soprattutto un eccellente gioco di luci e ombre riguardanti vicoli e strade.
L'inseguimento finale nella fogna della città è stato,quasi sicuramente,concepito(a livello simbolico)con l'obbiettivo,pienamente riuscito peraltro,di far coincidere esattamente la tetra scenografia con la personalità del malvagio antagonista e il risultato definitivo è un autentico capolavoro di stile e intelligenza.
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Lo scrittore Graham Green è lo sceneggiatore,insieme a Orson Welles(che interpreta il criminale Harry Lime)del film in questione(diretto da Carol Reed)che si può definire,senza dubbio,un ottimo rappresentante del genere giallo-thriller grazie alle buone interpretazioni e all'inquietante eppure ammaliante ricostruzione della città di Vienna attraverso soprattutto un eccellente gioco di luci e ombre riguardanti vicoli e strade.
L'inseguimento finale nella fogna della città è stato,quasi sicuramente,concepito(a livello simbolico)con l'obbiettivo,pienamente riuscito peraltro,di far coincidere esattamente la tetra scenografia con la personalità del malvagio antagonista e il risultato definitivo è un autentico capolavoro di stile e intelligenza.
L'unico aspetto di questa perla del cinema nero che mi ha lasciato francamente perplesso e il tema musicale(allegro ed eccitante)che,se da una parte merita certamente di essere considerato memorabile dall'altra finisce,inevitabilmente,per smorzare pesantemente ogni possibile iniziale carica di tensione o approfondimento psicologico di molti personaggi importanti.
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