Ladri di biciclette

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Un film di Vittorio De Sica. Con Lamberto Maggiorani, Lianella Carell, Elena Altieri, Enzo Staiola, Vittorio Antonucci.
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Drammatico, Ratings: Kids+13, b/n durata 92 min. - Italia 1948. - Cineteca di Bologna uscita lunedì 4 febbraio 2019. MYMONETRO Ladri di biciclette * * * * 1/2 valutazione media: 4,89 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
ziogiafo venerdì 29 aprile 2005
ziogiafo - il grande cinema italiano ...nel mondo. Valutazione 5 stelle su cinque
92%
No
8%

ziogiafo - Ladri di biciclette- Italia 1948 - Un meraviglioso esempio di cinema puro, interpretato da attori non professionisti, ambientato nella tragica realtà del dopoguerra. "La vita degli umili in un'opera d'arte" ... recita il sottotitolo della locandina dell'epoca."Ladri di biciclette" è veramente un'opera unica,un capolavoro,un grande classico del neorealismo italiano, girato interamente in esterni da un magico Vittorio De Sica. Il film racconta la drammatica storia di un operaio, Antonio, che in seguito al furto della sua preziosa bicicletta, preso da un'indescrivibile ansia cerca di reagire e inizia una corsa forsennata contro il tempo, per recuperare a tutti i costi il maltolto. [+]

[+] il grande de sica ... (di staff)
[+] complimenti (di lianò)
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riccardo-87 lunedì 23 marzo 2009
il cinema italiano Valutazione 5 stelle su cinque
83%
No
17%

forse questo è il capolavoro del cinema italiano par excellence..sì,credo si possa proprio definire tale:è semplicemente profondissimo,apre le infinite strade della vita.attori di strada che recitano meglio di molti"professionisti",riuscendo a far percepire allo spettatore ogni loro singola emozione,ogni loro singolo stato d'animo.un particolare merito lo darei a enzo staiola nei panni di bruno,senza comunque nulla togliere al padre interpretato da lamberto maggorani.vi sono innumerevoli scene che sarebbero da rimarcare,come quella in cui padre e figlio si vanno a mangiare insieme una pizza,cosa che a noi oggi sembra del tutto normale,e che non ci fa provare l'infinita gioia che bruno e antonio sentono per quella eccezione. [+]

[+] ok (di annalinagrasso)
[+] hai ragione... (di il cinefilo)
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il crepuscolo degli idioti mercoledì 14 maggio 2014
una semplice vicenda universale Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

In una realtà fenomenica dove tutto è relativo, questo film sembra cogliere l'assoluto. Quello che avviene non è un episodio specifico, una storia particolare, ma la storia del mondo, la tragedia della vita. Non è il ritratto realistico della Roma degli anni 50, non è la descrizione di questa particolarità, al contrario é Roma a fare da contesto alla più verosimile rappresentazione dell'universale. Ciò che si manifesta ai nostri occhi è Assoluto perchè valevole per ogni epoca, ogni luogo, ogni uomo o anzi ogni essere vivente. Non è un documentario sull'Italia di quel periodo, o perlomeno non è solo quello, ma un documentario sulla vita, sugli uomini, gli animali, le piante, la Francia, la Germania e la Cina, il passato, il presente e il futuro. [+]

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ziogiafo venerdì 29 aprile 2005
ziogiafo - ladri di biciclette- 2^ parte Valutazione 5 stelle su cinque
78%
No
22%

ziogiafo - Ladri di biciclette- 2^ parte - .../... si riprende dalla 1^ parte- La tragica atmosfera, lo stato d'animo dei protagonisti, si avverte anche in assenza di raffinate scomposizioni delle sequenze cinematografiche,dissolvenze o eventuali superflui primi piani, che il grande regista volutamente omette. All'epoca, per questo film, si era parlato anche di un probabile ingaggio del famoso Cary Grant, come protagonista, ma alla fine questo ruolo fu affidato sapientemente al bravo Lamberto Maggiorani, che, da illustre sconosciuto, almeno fino ad allora, ... si collocò all'interno della storia, in maniera così naturale da rafforzarne perfino la credibilità. Con il passar del tempo lo spettro della disoccupazione si faceva sempre più avanti, Antonio in preda allo sconforto, tenta di allontanare il figlio mandandolo a casa, per essere più libero di mettere in atto quello che aveva in mente. [+]

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luca scialò lunedì 7 marzo 2011
neorealismo nudo e crudo Valutazione 5 stelle su cinque
73%
No
27%

In una Roma messa in ginocchio dalla seconda guerra mondiale, come d'altronde tutta l'Italia, un padre di famiglia disoccupato riesce a trovare un lavoro ben retribuito come attacchino di manifesti per il cinema. Sfortuna vuole però che proprio il primo giorno gli rubino la bicicletta, elemento indispensabile per svolgere quel lavoro. Si mette così alla disperata ricerca del mezzo insieme al figlio, con la fortuna che sembra ancor più cieca con la povera gente...
Dopo Sciuscià uscito due anni prima, nuova perla da regista per Vittorio De Sica, il quale, ancora una volta propone senza fronzoli le difficoltà dell'Italia uscita dalla seconda guerra mondiale. [+]

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antoniopagano venerdì 2 marzo 2018
furto di speranza, regalo di poesia Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

 Antonio Ricci è un disoccupato come tanti nell’immediato dopoguerra in una periferia romana. Per ottenere un posto da attacchino comunale deve disporre di una bicicletta. La speranza di una vita dignitosa per sé e per la sua famiglia viene spezzata quando gli viene rubata la bicicletta faticosamente riscattata dal banco dei pegni. Nella ricerca della bicicletta rubata si sommano la disperazione di Antonio e il tenero rapporto con suo figlio, il piccolo Bruno, il vero protagonista della storia.
Date per intese le doverose chiavi di lettura cinematografica (il neorealismo, i lunghi piani sequenza in campo aperto, quel formicolio scomposto di popolo che più di tutto rende il senso dell’instabilità sociale nella seconda metà degli anni ’40 in Italia), il tema del film è il rapporto tra un padre e un figlio in una contingenza sfigurata dallo stato di necessità, dove il presente è incerto e proietta rabbia sul futuro. [+]

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ziogiafo venerdì 29 aprile 2005
ziogiafo - ladri di biciclette- 1^ parte Valutazione 5 stelle su cinque
67%
No
33%

ziogiafo - Ladri di biciclette- 1^ parte - Un meraviglioso esempio di cinema puro, interpretato da attori non professionisti, ambientato nella tragica realtà del dopoguerra. "La vita degli umili in un'opera d'arte" ... recita il sottotitolo della locandina dell'epoca."Ladri di biciclette" è veramente un'opera unica,un capolavoro,un grande classico del neorealismo italiano, girato interamente in esterni da un magico Vittorio De Sica. Il film racconta la drammatica storia di un operaio, Antonio, che in seguito al furto della sua preziosa bicicletta, preso da un'indescrivibile ansia cerca di reagire e inizia una corsa forsennata contro il tempo, per recuperare a tutti i costi il maltolto. [+]

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gabriella sabato 2 luglio 2011
capolavoro del neorealismo. Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

Film drammatico di Vittorio De Sica datato anno 1948 con interpreti attori non protagonisti ma presi dalla strada.La storia è ambientata nella Roma del dopoguerra devastata dalla fame e dalla miseria.Un padre di famiglia trova lavoro come attacchino ma per poter svolgere questo mestiere è necessario possedere una bicicletta.Pertanto si reca a disimpegnarla al monte di pietà privandosi della biancheria di casa.Sfortunatamente,già il primo giorno di lavoro la bicicletta gli viene rubata.Inzia così il suo peregrinare,insieme al figlioletto,alla disperata ricerca del mezzo e del ladro dello stesso.Incontrerà persone solidali,indifferenti e ostili.Contatterà sinanche una santona e infine avvilito tenterà egli stesso di rubare una bicicletta pur di poter continuare il suo lavoro. [+]

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teardrop martedì 2 giugno 2015
gente comune rappresenta l'italia del dopoguerra Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
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Ladri di biciclette si sviluppa su quattro temi principali, la necessità di trovare un lavoro nell'Italia dell'immediato dopoguerra, la rappresentazione del nostro paese in quel periodo di transizione, la relazione tra genitore e figlio, e, il furto di una bicicletta. Antonio, buon padre di famiglia, non pretende molto dalla vita, un lavoro che gli consenta di dare ai suoi cari, persone semplici, oneste, quel poco che permetta loro di vivere decorosamente. La fortuna di aver trovato un impiego come attacchino, presto diventa tragedia, allorchè un ladro gli ruba ciò che é indispensabile per svolgere il suo incarico, la bicicletta. Così inizia la sua odissea nella Roma del dopoguerra. [+]

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filippo catani lunedì 4 marzo 2013
una bicicletta poteva cambiare una vita Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
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Roma nell'immediato Dopoguerra. Un padre di famiglia aspetta come tanti altri concittadini di ricevere buone notizie dall'ufficio collocamento. Una mattina riceve un'offerta per un lavoro municipale assai ambito come attacchino. L'unico requisito è il possesso della bicicletta che servirà per girare la città. La povera famiglia impegnerà le lenzuola per permettere all'uomo di acquistare la bicicletta che gli permetterà di far quadrare i conti della famiglia. Purtroppo però l'ambito mezzo di trasporto gli verrà rubato.
Certo per lo spettatore contemporaneo ormai disabituato all'uso della bicicletta se non per fini ricreativi pare incredibile una vicenda del genere. [+]

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