Cosi come per un altro film di Melville di cui ho avuto l'occasione di leggere il libro dal quale è stato tratto, cioè " i ragazzi terribili", devo rimarcare che l'ottimo Jean Pierre, assieme al grandissimo direttore della fotografia (sconati i complimenti per gli interpreti, riescono ad evocare atmosfere alle quali la lettura del romanzo di Vercors non arrivava (seppure con l'indubbio vantaggio della parola scritta rispetto alle immagini nel creare sensazioni). La recitazione induce un senso di angoscia che quasi sfocia nel malessere fisico, tanto risulta intensa seppure con la scarsezza di dialoghi (solo l'ufficiale tedesco parla)o forse proprio per quello. Non si riesce a non scindere (cosa rara per l'epoca in cui il film è stato realizzato)il militare dall'uomo, per il quale, non si puo non provare empatia.
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Cosi come per un altro film di Melville di cui ho avuto l'occasione di leggere il libro dal quale è stato tratto, cioè " i ragazzi terribili", devo rimarcare che l'ottimo Jean Pierre, assieme al grandissimo direttore della fotografia (sconati i complimenti per gli interpreti, riescono ad evocare atmosfere alle quali la lettura del romanzo di Vercors non arrivava (seppure con l'indubbio vantaggio della parola scritta rispetto alle immagini nel creare sensazioni). La recitazione induce un senso di angoscia che quasi sfocia nel malessere fisico, tanto risulta intensa seppure con la scarsezza di dialoghi (solo l'ufficiale tedesco parla)o forse proprio per quello. Non si riesce a non scindere (cosa rara per l'epoca in cui il film è stato realizzato)il militare dall'uomo, per il quale, non si puo non provare empatia. Si segue il film assistendo al perdurare del mutismo dei due francesi con la speranza che giunga, infine, un cenno a sancire la riconosciuta umanita del personaggio. Ma la guerra, si sa, annovera tra le prime vittime, forse prima tra tutte, proprio la umanità. Che dire? Film eccellente di un cineasta appartenuto ad una epoca che non si rimpiange mai abbastanza.
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