Il fantasma e la signora Muir

Ambientato in Inghilterra ai primi anni del XX secolo ha la regia di Joseph Mankiewicz uno dei migliori registi di Hollywood nel periodo 1940 -1970, ricevette 4 Oscar per regia e sceneggiatura per Lettera a 3 mogli nel 1949 e l'anno dopo per Eva contro Eva, questo film insieme a Titanic e a La La Land ricevette il più alto numero di nomination nella storia degli Oscar ben 14.
La signora Lucy Muir (Gene  Tierney) vedova e con una figlia di 9 anni (Natalie Wood ai suoi primi esordi), lascia la casa a Londra della suocera e della bisbetica cognata, e decide di vivere in una località marina, trova e affitta una villa sul mare malgrado l'agente immobiliare la sconsigli per la presenza di un fantasma. [+]

Ambientato in Inghilterra ai primi anni del XX secolo ha la regia di Joseph Mankiewicz uno dei migliori registi di Hollywood nel periodo 1940 -1970, ricevette 4 Oscar per regia e sceneggiatura per Lettera a 3 mogli nel 1949 e l'anno dopo per Eva contro Eva, questo film insieme a Titanic e a La La Land ricevette il più alto numero di nomination nella storia degli Oscar ben 14.
La signora Lucy Muir (Gene  Tierney) vedova e con una figlia di 9 anni (Natalie Wood ai suoi primi esordi), lascia la casa a Londra della suocera e della bisbetica cognata, e decide di vivere in una località marina, trova e affitta una villa sul mare malgrado l'agente immobiliare la sconsigli per la presenza di un fantasma. Ma Lucy vince la paura e dato il basso prezzo dell'affitto e la belllezza del posto, va ad abitare nella villa. Ovviamente incontra il fantasma: il capitano di mare  Daniel Gregg (Rex Harrison) che dopo un inizio turbolento simpatizza con la signora ricambiato, anzi quando questa perde le azioni che gli aveva lasciato il marito a causa di un dissesto finanziario e che gli permettevano una vita sia pure modesta, l'aiuta dettandogli un libro di avventure di mare realistiche che, pubblicato, ha un enorme successo e permette a Lucy di comprare la villa. Nella casa editrice Lucy incontra uno scrittore Miles Fairley (George Sanders) di cui si innamora, visto il suo amore il fantasma che era innamorato di lei, decide di lasciarla e nel sonno le sussurra che tutto quello che è successo è un sogno e che il libro lo ha scriito Lucy. Però la donna scopre che Miles è sposato con figli e passa da un'avventura all'altra. Lucy rompe il rapporto e passano gli anni la figlia ventenne si fidanza e svela alla madre che anche lei parlava con Gregg e poi le era sembrato tutto un sogno, passano altri anni e Lucy diventa nonna, ma proprio quando riceve la lettera della figlia muore guardando il ritratto di Gregg che appare nuovamente  e prende per mano la sua anima e i 2 fantasmi si allontanano felici.
Innanzitutto Mankiewicz era abile e sensibile nel delineare i ritratti di donna e sapeva valorizzare le attrici dei suoi film in questo caso Gene Tierney, considerata forse l'attrice più bella di Hollywood e che interpretò numerosi film (Vertigine, Femmina Folle di cui ebbe la nomination) , ma ebbe una carriera frantumata a causa di un forte depressione bipolare, che l'allontanò dal cinema per oltre 7 anni e quando ritornò era ormai lontana da quel mondo. L'interpretazione di Lucy comuque è  a un livello notevole, Gene Tierney recita con bravura una donna sensibile e romantica che però non viene abbattuta dalle sventure anzi si mostra forte (non ha paura di un Fantasma!).E' un film fantastico e il tema dei fantasmi è ricorrente nel cinema USA basti pensare a Il cielo può attendere di Ernst Lubitsch (remake con Warren Beatty), oppure il famosissimo Ghost con Demi Moore e Patrick Swayze, la scena finale è stata ripresa nel thriller  Fuori Controllo con Mel Gibson morto che riceve la visita del fantasma della figlia uccisa di cui ha vendicato l'omicidio, e mano nella mano i 2 fantasmi si allontanano.
Il film è nel suo genere un capolavoro per l'intreccio, i dialoghi, la recitazione (bravissimo Rex Harrison) senza sbrodolature e scene di troppo, fa riflettere sulla vita che scorre, sulla morte, sul dolore che si rimargina con l'amore, sul mare la cui presenza ricorda l'eternità della vita.  [-]