Nella prima metà dell'Ottocento Johann Sutter, costretto a emigrare per motivi politici, lascia il Baden per la California dove, nella vallata di Sacramento, mette in piedi un grande ranch in cui dà lavoro a molti coloni tedeschi. La corsa all'oro lo manda in rovina. Pur nei suoi propositi di propaganda ideologica (la denuncia del sistema capitalistico, l'esaltazione dei lavoratori tedeschi), questo 2° film di ambiente americano di Trenker, dopo
Il figliuol prodigo (1934), ha momenti potenti di epico romanticismo, sostenuti da un approccio semidocumentaristico e dalle musiche di Giuseppe Becce. Il tema della "maledizione dell'oro" di wagneriana memoria deve qualcosa al romanzo
L'oro (1925) dello svizzero Blaise Cendrars.