Frankenstein

Frankenstein...!! brrr.... che paura!!! Questo doveva essere il modo di parlare negli anni ’30 di chi aveva visto e parlava di questo film. Penso che allora una certa impressione la doveva fare prima che ci fosse l’inflazione del genere. Boris Karloff è poi diventato sinonimo di Frankenstein! Il bello è che tutti, quando ne sentivano parlare confondevano il dr. Frankenstein con il mostro anziché con lo scienziato che lo aveva creato. Un mostro sensibile, che aveva le sue paure, soprattutto del fuoco, ma che diventava tenero di fronte ad una bambina che aveva annegato non perché la volesse uccidere, ma l’ha buttata nel lago per farla galleggiare, come lei faceva con i fiori! Comunque, già a quel tempo si voleva far vedere che l’uomo, andando contro l’ordine naturale delle cose, aveva solo di che rimetterci perché le manipolazioni non facevano poi che ritorcersi contro di lui! Così già negli anni ’50 si sentivano storie di scienziati che costruivano i robot capaci di pensare e che finivano con l’uccidere il proprio costruttore! (Poi con “2001 - Odissea nello spazio” si è arrivati al limite estremo di questa teoria!). Cari manipolatori delle cellule e dell’ordine naturale delle cose, andateci piano! Non si sa mai quali possono essere i risultati che poi possono far del male non solo a voi, ma anche a chi vi sta intorno! A volte dite che la Chiesa Cattolica è troppo esagerata nel condannare le manipolazioni, ma non ha poi tutti i torti, credenti o non credenti che si possa essere! P.S.: Dicono che Mary Shelly si sia ispirata a scrivere questa storia durante un soggiorno a San Terenzo, vicino a La Spezia, durante un forte temporale mentre i lampi illuminavano la grosse mole della fortezza di Lerici, ben visibile da San Terenzo!