Festival internazionale del cinema di Berlino 2018
68° Festival internazionale del cinema di Berlino, il programma dei 200 film. Berlino - 15/25 febbraio 2018. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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È la storia di un angelo che vola sopra Berlino all'indomani della seconda guerra mondiale. Si prende cura di una bella ragazza, artista di circo. Espandi ▽
Nel cielo grigio sopra Berlino, nelle sue vie e nei suoi edifici si aggirano innumerevoli angeli non visibili agli adulti ma individuati dai bambini. Essi possono sentire i pensieri di ognuno e cercare, mettendosi loro accanto, di lenire i dolori dei più sofferenti. Due di loro, Damiel e Cassiel, si ritrovano periodicamente per raccontarsi le reciproche esperienze. Damiel è quello a cui pesa maggiormente la propria condizione: vorrebbe poter diventare uomo per percepire il senso della materia e della quotidianità. Grazie a una trapezista e a un attore riuscirà a prendere una decisione fondamentale. Recensione ❯
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Un biobic dal ritmo jazz sulla superstar della letteratura russa Sergej Dovlatov. Drammatico, Russia, Polonia, Serbia2017. Durata 126 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il regista Alexey German Jr. per la prima volta volge lo sguardo verso la sua città, la Leningrado degli anni '70, oggi San Pietroburgo, per ritrarre la vita culturale dei giovani autori dell'epoca. Espandi ▽
Sei giorni nella vita quotidiana di Sergej Donatovic Dovlatov, giornalista nella San Pietroburgo del 1971 e destinato a diventare - una volta emigrato negli Stati Uniti - una delle figure più rappresentative della letteratura russa moderna. Insieme all'amico e poeta Joseph, e a tanti altri membri della comunità artistica cittadina, Dovlatov fa di tutto per non piegare la sua indipendenza creativa alle richieste opprimenti del regime, arrivando a licenziarsi pur di non cedere al compromesso. Recensione ❯
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Riflessioni sul 'gesto' del tennista. Un percorso complesso che ci riporta indietro nel tempo. Documentario, Francia2018. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un documentario che indaga le tensioni e il particolare carattere di John McEnroe durante un Roland Garros dei primi anni '80. Espandi ▽
Gil de Kermadec è stato un cineasta appassionato di tennis che aveva creato un metodo di osservazione delle posture dei tennisti con finalità didattiche. A un certo punto però decise di rinunciare alle riprese finalizzate allo scopo per seguire invece dal vero ciò che un campione faceva nel corso di una gara. Il soggetto prescelto fu John McEnroe. Recensione ❯
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Tra l'assurdo e il grottesco, una crisi d'identità nella Polonia rurale. Drammatico, Polonia2018. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo cambia il proprio viso dopo un'operazione chirurgica. Come affronterà la vita dopo questa drastica trasformazione? Espandi ▽
Jacek ama l'heavy metal e il suo cane. Si diverte ad attraversare le strade di campagna come se fossero piste da corsa e a giocare la parte del tipo alternativo in un tradizionale villaggio della Polonia. Jacek lavora in un cantiere vicino alla frontiera polacco-tedesca dove verrà costruita la più grande statua di Gesù al mondo, che deve competere con quella di Rio de Janeiro. Tuttavia poco dopo aver chiesto la mano alla sua fidanzata Dagmara con cui progettava un futuro insieme, un terribile incidente al lavoro gli sfigura completamente il viso e gli stravolge la vita. Assediato dalla stampa polacca, Jacek diventa il primo caso nel Paese di trapianto alla faccia. La gente lo festeggia come eroe nazionale e martire del lavoro, ma lui non riesce più a riconoscersi allo specchio. Nel frattempo la statua di Gesù diventa sempre più alta. Recensione ❯
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Una storia di apprendistato, dolce e malinconica, che ha il ritmo della natura e il fascino degli albi illustrati. Animazione, Fantasy - Svezia2017. Durata 65 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Il capo della polizia della foresta, il ranocchio Gordon, sta per andare in pensione e ha bisogno di trovare un nuovo assistente. Paddy, una topolina intelligente e con un grande olfatto sembra essere la candidata giusta. Espandi ▽
Qualcuno ha rubato le nocciole di Valdemar lo scoiattolo e, come sempre in questi casi, tocca al detective Gordon acciuffare il ladro. Da tanti anni Gordon protegge la comunità della foresta dai piccoli delinquenti e dalla paura di pericoli più grandi, su tutti la volpe. Ma fare la posta ad un ladro di nocciole significa stare a lungo al freddo, nella neve, arrampicarsi, e lui è un vecchio rospo, ormai, che desidera andare in pensione e dedicarsi alla pesca, nella sua casetta di legno sul lago. L'incontro con la topolina Paddy, così sveglia, agile ed intelligente, gli fa pensare di aver finalmente trovato un degno successore per il suo posto di commissario. Quando tutto sembra sistemato, però, due cuccioli spariscono nel nulla. E se li avesse presi la volpe? Recensione ❯
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La crisi dei migranti tra i ricordi dell infanzia in Svizzera e l'attuale dramma del Mediterraneo. Documentario, Svizzera, Germania2018. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un documentario sulla vita dei rifugiati e dei migranti al giorno d'oggi. Espandi ▽
Quando Markus Imhoof, nato nel 1941, era un ragazzino in Svizzera, i suoi genitori accolsero una rifugiata italiana di nome Giovanna. Ma le leggi internazionali hanno separato i due bambini e spezzato la loro amicizia: la Svizzera accettava solo immigrati con un lavoro non bambini stranieri, così Giovanna fu costretta a tornare a Milano. I ricordi del regista lo hanno spinto a partire per l'Italia e a indagare sull'attuale politica europea per i rifugiati. Markus Imhoof è infine andato a vedere ciò che avrebbe preferito non vedere. Il viaggio che parte dalle coste libiche porta In Italia 1800 persone, di cui nessuna avrebbe la possibilità di arrivare legalmente in Europa. Dalle navi i migranti sono portati in un campo profughi dove trascorrono tra gli 8 e i 15 mesi in media. "Non vi promettiamo il paradiso, ma andrá meglio ogni giorno", rassicura un volontario. Recensione ❯
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La storia nascosta e dolorosa dei Sioux (e dei suoi giovani) nell'America di oggi
. Drammatico, Italia, Messico, Francia, Paesi Bassi2018. Durata 111 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Le vicende dei Denetclaw, una famiglia di nativi americani del Nuovo Messico, attraverso le quali si racconta un'America attuale ma nascosta. Espandi ▽
Nella riserva indiana di Pine Ridge vive la famiglia degli Yellow Eagle, appartenente alla tribù dei Lakota Sioux. Li raggiunge la notizia della morte di Floyd, il figlio minore, morto in combattimento in Afghanistan. Wesley, il più giovane dei figli ancora vivi, è un alcolizzato. Quando tra le due comunità, i nativi e i bianchi, si raggiunge un livello di massima tensione, scoppia una violenza da cui Wesley è direttamente colpito. Una storia che è densa di tempi morti e di lentezze che non sono però esibizione di cinefilia autoreferenziale. Il regista si premura di ricordarci che finché sono in giovane età e quindi non ancora devastati dall'alcol, i discendenti dei Sioux vengono considerati 'americani' da mandare a morire lontano dalla loro land. Salvo farli ritornare in una bara. Recensione ❯
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Il viaggio emotivo nella vita di tre persone alla ricerca dell'intimità. Espandi ▽
Laura non può sopportare di essere toccata. Christian soffre di una disabilità grave e parla con grande sincerità dei propri desideri in campo sessuale. I due partecipano a un workshop in cui sono presenti persone di varia età tra cui il vulnerabile Tudor. I soggetti che ha avuto a disposizione Adina Pintilie si presentavano sulla carta come interessanti, ma la decisione di mostrare esplicitamente la presenza della camera e della stessa regista si trasforma in un boomerang. Perché quando uno dei soggetti dichiara all'altro con timore di volersi mostrare nudo al suo sguardo sappiamo che di intimo in quella scena non c'è nulla. Il mix tra realtà e messa in scena potrebbe anche risultare accettabile se la noia non divenisse progressivamente l'elemento pervasivo. Recensione ❯
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La poesia del quotidiano nella provincia tedesca tra monotonia, grigiore e squallore. Drammatico, Germania2018. Durata 125 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La nuova vita del ventisettenne Christian, addetto al carrello elevatore in un supermercato. Espandi ▽
Neo dipendente di un supermercato, Christian è alla scoperta di un mondo sconosciuto: le infinite corsie, il maniacale ordine del deposito, il meccanismo del carrello elevatore. Un giorno incrocia lo sguardo di Marion, responsabile del reparto dolci, e qualcosa scatta tra loro. Interpretato con estro da un'affascinante Sandra Hüller, Un Valzer tra gli scaffali è il racconto della vita ripetitiva dei lavoratori che trovano amicizia, amore, orgoglio e dignità tra gli scaffali di un supermercato. La provincia tedesca è fatta di quotidianità, grigiore e rassegnazione, ma il regista, esplorando abitudini, sogni, passioni e segreti, riesce a trovare nella banalità del quotidiano momenti di rara poesia. Recensione ❯
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Ritratto molto controllato di una popstar politica e anticonvenzionale. Documentario, Sri Lanka, Gran Bretagna, USA2018. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
L'avventura di Maya, dall'adolescente appena immigrata a Londra alla popstar internazionale di nome M.I.A. Espandi ▽
Classe 1975, Mathangi Arulpragasam, internazionalmente
nota come M.I.A., nell’85 è fuggita dalla guerra civile in Sri
Lanka. E a metà anni 2000 si è imposta come la prima pop
star di origine Tamil, diventando portavoce nella denuncia
della situazione politica della sua terra.
Per raccontare la sua parabola, M.I.A. affida oltre vent’anni
di materiale video privato all’amico Steve Loveridge.
Figlia di un leader delle Tigri Tamil, resistenti armati che
combattono l’esercito governativo nella giungla, ha fatto di
quell’immaginario la sua cifra. Il film procede avanti e
indietro nel tempo, sottolineando la difficoltà di mantenere
un legame con le radici familiari. Pochi momenti musicali,
rigorosamente live o home made, nessuna sfilata di teste
parlanti che danno il loro parere sulla star. Qui è M.I.A. a
parlare di sé, a reclamare la sua voce. Recensione ❯
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Pedro balla nell'oscurità, illuminato solamente da vernice fosforecente. Migliaia di persone lo osservano attraverso le sue dirette trasmesse su internet. Espandi ▽
Pedro è un ragazzo con difficoltà a socializzare e riesce a uscire dal suo guscio solo durante le sue performance in chat, quando si spoglia e ricopre il suo corpo di vernice fluorescente. Recensione ❯
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Per uscire dalla dipendenza un giovane cerca rifugio in una comunità sulle montagne . Espandi ▽
Thomas ha 22 anni ed è tossicodipendente. Nel tentativo di uscire dal circolo vizioso della droga raggiunge una comunità di ex tossidodipendenti che vivono isolati in montagna lavorando ed utilizzando la preghiera come forma di terapia. Inizialmente restio ad accettare le rigide regole della comunità, Thomas progressivamente vi aderisce scoprendo la dimensione della fede ma anche quella dell'amore per una persona dell'altro sesso. Recensione ❯
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Una sola donna, un unico mare per comprendere oggi il significato del senso di responsabilità. Drammatico, Germania, Austria2018. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Una donna e un'avventura che la cambierà facendole affrontare in mare aperto la sofferenza umana. Espandi ▽
Una dottoressa decide di salpare in solitaria sulla sua barca a vela. Il suo viaggio sembra scorrere serenamente finché non si imbatte in un peschereccio arenato pieno di profughi africani in grave difficoltà. La donna si troverà quindi ad un bivio: provare ad aiutare gli uomini e le donne bloccati sull’imbarcazione oppure farsi da parte ed aspettare aiuti adeguati. La solitudine elimina qualsiasi elemento estraneo a questioni strettamente umane e pone la problematica del soccorso in mare in una prospettiva nuova e originale. Non c’è pietismo nel racconto, non ci sono sovrastrutture nella costruzione del personaggio della protagonista. Un’opera che mette lo spettatore di fronte ai limiti del singolo. Che colloca nella responsabilità civile il senso di appartenenza alla razza umana. Recensione ❯
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Il ritratto del disorientamento dei giovani messicani e la ricerca di una cultura nazionale. Drammatico, Messico2018. Durata 128 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il 24 dicembre 1985 due studenti di veterinaria rubarono 140 opere del Museo Nazionale di Antropologia di Città del Messico. Ispirato a una storia vera. Espandi ▽
Eterni studenti, Juan e Benjamin pianificano un colpo grosso: entrare nel Museo Nazionale di Antropologia di Città del Messico e rubare alcune preziose opere. La missione va a buon fine ma dovranno presto fuggire per salvare il bottino e la propria pelle.
Ispirato ad eventi realmente accaduti nel 1985, il film riconduce a quell'evento per raccontare una storia messicana e universale al tempo stesso. Il regista Ruizpalacios riflette su una generazione di ragazzi di Città del Messico senza meta. Ragazzi disorientati e indecisi che si lasciano vivere senza vocazioni né ambizioni. I protagonisti si trasformano così in perfetti Bonnie e Clyde ed il loro viaggio si trasforma in un vagabondaggio senza senso sull'onda del vento, in cui anche il regista si lascia spesso trascinare. Recensione ❯
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La letteratura si fa cinema nel ritratto di due vite che aspirano a riprendere il mano il proprio destino. Drammatico, Francia2018. Durata 101 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Le truppe germaniche hanno raggiunto Parigi e ora scendono verso il sud della Francia. Georg, un rifugiato tedesco, è riuscito a raggiungere Marsiglia. Espandi ▽
Le truppe germaniche hanno raggiunto Parigi e scendono verso il sud della Francia. Georg, un rifugiato tedesco, è riuscito a raggiungere Marsiglia. Ha con sé i documenti, un visto per l'ambasciata messicana e il manoscritto di un romanzo di Weidel, uno scrittore che si è suicidato temendo di essere catturato. Georg ha assunto la sua identità ed è ora alla ricerca di un passaggio su una nave americana. Ma l'incontro con Marie muta i suoi progetti. Christian Petzold traspone il romanzo di Anna Seghers ambientando nella Francia contemporanea una vicenda in realtà strettamente legata alla Seconda Guerra Mondiale. Evitando la ricostruzione d’epoca, il film mostra così, in tempi di risorgenti nazionalismi, come la lezione della Storia potrebbe essere facilmente dimenticata per farci ripiombare in un passato purtroppo perfettamente riproducibile. Recensione ❯
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