50 giorni di cinema internazionale di Firenze 2016 produzione italia
50 giorni di cinema internazionale di Firenze, il programma dei 48 filmitaliani. Firenze - 29 ottobre/9 dicembre 2016. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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In un emozionante crescendo, l'opera racconta una storia dimenticata di profondo smarrimento e disperazione. . Documentario, Italia2016. Durata 52 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'alluvione raccontata attraverso interviste inedite e impressionanti filmati d'archivio mai visti prima e interamente a colori. Espandi ▽
L'alluvione attraverso gli occhi e la macchina da presa di Beppe Fantacci che, insieme a Emilio Pucci e Enzo Tayar, escogitò un piano per risollevare dal fango più di 300 aziende artigianali, molte delle quali continuano ancora oggi la loro attività. Il film racconta i giorni dell'alluvione e
della ripresa con testimonianze inedite di famiglie come Bargellini, Ferragamo e Pucci, e impressionanti filmati d'archivio mai visti prima e interamente a colori. Recensione ❯
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Il racconto di come Firenze si sia salvata dall'alluvione del 1966 e delle persone che hanno reso possibile il salvataggio. Espandi ▽
50 anni dopo l'Alluvione s'investiga su come la catastrofe abbia trasformato la città e le persone arrivate da tutto il mondo per salvare le sue opere d'arte, ponendo sfide che ancora oggi restano aperte. Recensione ❯
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Un documentario che racconta la storia di sei persone nate e cresciute intorno all'Arno. Espandi ▽
55 minuti per raccontare la storia di sei personaggi nati e cresciuti intorno al corso d'acqua, ripercorrendo il fiume attraverso le voci di chi lo conosce, in un itinerario che ricostruisce la toscanità, in tutti i suoi risvolti culturali, naturalistici e di tradizione popolare. Recensione ❯
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Un film che riconferma la figura materna al centro di una poetica che deriva il suo lirismo dagli home movies. Drammatico, Italia2012. Durata 83 Minuti.
La regista Alina Marazzi descrive una complessa storia di donne alle prese con le gioie e i dolori della maternità. Espandi ▽
Pauline, una donna sui sessanta anni, torna a Torino, la sua città natale, per la prima volta da quando aveva dieci anni. A Torino Pauline è in contatto con la dottoressa Angela Gualtieri, una psicologa conosciuta all'estero qualche tempo prima che dirige un centro dedicato alla maternità, il Melograno, a cui si rivolgono sia le mamme in attesa che quelle in crisi depressiva dopo la nascita del bambino. Recensione ❯
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Una coincidenza perfetta tra forma e contenuto, uno charme retrò che intenerisce e commuove. Drammatico, Italia2015. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film ha ottenuto il contributo della Apulia National Film Fund. Espandi ▽
Il giovane professionista Sid torna nel Sud d'Italia sulle tracce della madre Arabella, con cui ha vissuto una relazione tempestosa. Arabella è stata una pasionaria del cinema, regista di film sperimentali e animatrice di cineclub, oltre che di collettivi femministi e assortiti gruppi sessantottini. Come mente creativa e focolaio culturale era un magnete per chiunque le orbitasse intorno, e che rappresentasse un settore dell'apparato politico e culturale del suo tempo: la giornalista, il giudice, l'architetto, il prete. Ma si è anche ritrovata al centro di una corte dei miracoli che le ha succhiato energia e denari. Recensione ❯
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Monica, donna manager, decide di mettere in discussione il precario equilibrio costruito intorno al lavoro e agli affetti, in una Milano antonioniana. Espandi ▽
Monica è una consulente impiegata presso una società di formazione aziendale. Single e 'amante' del suo capo, vive a Milano e frequenta nel tempo libero un corso di fotografia. Ogni fine settimana non manca di fare visita al suo vecchio padre, fervente cattolico che vive aspettando soltanto di morire. Nella bassa padana risiedono anche il nipote, un adolescente sensibile e depresso, e la sorellastra, figlia illegittima di una scappatella materna. Dentro una città in trasformazione e a quattro anni dall'Expo, si muove muta e uguale a se stessa la vita di Monica, incapace di vedere il mondo e di vedersi. Almeno fino a quando il padre viene a mancare e con lui il legame con un passato rimosso e doloroso. Recensione ❯
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Il lungo viaggio di Joyce lussu tra fronti e frontiere, tra l'antifascismo militante e la lotta anticolonialista. Espandi ▽
Il lungo viaggio di Joyce lussu tra fronti e frontiere, tra l'antifascismo militante e la lotta anticolonialista. Attraverso suggestivi materiali d'archivio, una "storica" intervista di marco Bellocchio e con la voce di Maya Sansa. Recensione ❯
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Un documentario che parte dalla tragedia operaia dell'incendio alla Triangle Waist Company di New York nel 1911, per arrivare alla morte di quattro operaie a Barletta, in Puglia, nel 2011. Espandi ▽
New York, 1911. La fabbrica tessile Triangle, situata all'ottavo piano di un grattacielo privo di scale e sistemi antincendio, prende fuoco, e perdono la vita più di 150 operaie, alcune buttandosi dalla finestra, altre soffocate, altre infine carbonizzate. L'incendio avviene di sabato, ma la fabbrica è affollata, giacchè le operaie sono abituate a lavorare sette giorni su sette. Barletta, 2011. Una palazzina crolla trascinando con sé le operaie di una fabbrica di confezioni, tutte precarie pagate "a cottimo", riunite in locali privi di norme di sicurezza. Restano sotto le macerie cinque vittime, una delle quali ha 14 anni ed è la figlia del titolare, lui stesso addetto ad uno dei macchinari dell'azienda. Recensione ❯
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Vita e visione di Anna Piaggi, ispirazione e punto di partenza per numerosi stilisti e designer di tutto il mondo. Espandi ▽
Alina Marazzi per questo documentario su Anna Piaggi si avvale di un fornito catalogo di materiale d'archivio che comprende foto e filmati di interviste, comparsate televisive, reportage giornalistici, che come in un mosaico ci restituiscono un'immagine della sua attività di giornalista di moda dalla penna raffinata e dalla originale idea di moda. Nei filmati che via via si susseguono la vediamo in compagnia di noti fotografi che era solita frequentare, come Mario Mandrini, Ugo Mulas e Mario Dondero; con suo marito, il fotografo Alfa Castaldi; con lo stilista e fotografo tedesco, nonché amico di lunga data, Karl Lagerfeld; o ancora, con il collezionista Vern Lambert, che la accompagnava nei mercatini dell'usato a Londra a caccia di abiti e accessori provenienti da contesti ed epoche diverse, che poi lei utilizzava per comporre le sue originalissime mise. Recensione ❯
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Testimonianze e preziose interviste per raccontare il (cambiamento del) femminismo nelle esperienze delle ragazze di oggi e delle attiviste di ieri
. Documentario, Italia2016. Consigli per la visione: Ragazzi +13
"Cosa sanno le giovani donne di quello che hanno fatto le loro nonne e le loro madri?" Ecco il quesito da cui è partita Paola Columba, regista teatrale e cinematografica, per parlare di femminismo in un documentario che è il precipitato di oltre 50 ore di interviste (poi raccolte per l'archivio dell'Aamod da Paola Scarnati) alle ragazze di oggi e alle femministe di ieri. Tante voci celebri - da Luisa Muraro a Dacia Maraini, e poi Lorella Zanardo, Emma Bonino, Lea Melandri, Maria Rosa Cutrufelli, Lucia Poli, Piera Degli Esposti, Lidia Ravera -- raccontano una stagione lontana di battaglie e di amicizia, parlano delle loro conquiste, delle quali le ragazze di oggi continuano a beneficiare, che "sembrano per sempre e invece si possono perdere, perché la storia va avanti e indietro". Recensione ❯
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Clara è un potente concentrato di dolce saggezza, Tommaso un giovane uomo intelligente e Sofia è uno sguardo pieno di parole. Tutti e tre hanno il diabete di tipo 1 e sono in cura al Meyer. Espandi ▽
Settembre è la prima iniziativa culturale del Centro Studi della Fondazione Meyer. Entra in punta di piedi nell' universo dei suoi protagonisti adolescenti, seguendoli nelle loro vite quotidiane e di cura tra sogni interrotti, emozioni, amicizie, slanci e dolorosi rimpianti. Recensione ❯
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Ritratti di donne che vivono nella capitale con materiale di repertorio delle Teche Rai, fotografie, riprese nei luoghi e negli ambienti delle personalità narrate. Espandi ▽
Nella Roma tutt'altro che monumentale, dentro la città dei Quartieri, dei vicoli, delle panchine all'ombra dei platani, ci sono orme e segnali di presenze femminili che, seppur poco evidenti, si specchiano perfettamente nella personalità di alcune donne che in questi Quartieri sono nate, o che ci sono andate per propria scelta lasciando la loro impronta indelebile. Con materiale di repertorio delle Teche Rai, fotografie, riprese nei luoghi e negli ambienti che più rappresentano le personalità dei personaggi narrati, Le romane - Storie di donne e di quartieri, vuole contribuire a una vera e propria riscoperta della "città delle donne". Recensione ❯
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Un prezioso passato famigliare e la strenua volontà ebraica di non soccombere. Espandi ▽
Marina Piperno possiede una fotografia che ritrae i membri delle famiglie ebree Piperno, Sonnino,Fornari, Bises e Di Segni nell autunno del 1938, l'anno delle Leggi razziali. Sono riuniti ad Anzio insieme per l'ultima volta. Molti, non tutti, lasceranno l'Italia in tempo. Marina con il compagno di vita e cinema Luigi Faccini segue, con molto amore e grande maestria, le tracce vitalissime dei discendenti, in America e in Israele. Recensione ❯
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Le forme di violenza nel mondo delle donne che hanno deciso di raccontare la loro personale esperienza. Espandi ▽
Prosegue la ricerca sulla violenza nei confronti delle donne, intrapresa da Silvia Lelli nel 2010. Nuove storie quotidiane, mostrano la varietà delle forme di violenza. Il silenzio è il meccanismo che riproduce e perpetua questa violenza endemica. Per questo donne e uomini hanno deciso di raccontarla a piena voce. Recensione ❯
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Un film che racconta la lotta delle donne durante gli Anni Settanta in Italia. Espandi ▽
In Italia, negli anni '70 il femminismo prende le distanze dai metodi di lotta del movimento operaio e studentesco. Filma con freschezza, qualche perplessità e partecipata ironia, Annabella Miscuglio, naturalmente in scena, come allora era d'obbligo, con tutto il suo "collettivo cinema". Recensione ❯
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