22 luglio

Film 2018 | Biografico, Drammatico, Thriller +16 143 min.

Titolo originaleNorway
Titolo internazionale22 July
Anno2018
GenereBiografico, Drammatico, Thriller
ProduzioneUSA
Durata143 minuti
Regia diPaul Greengrass
AttoriJonas Strand Gravli, Anders Danielsen Lie, Jon Øigarden, Lars Arentz-Hansen Tommy Hyving, Caroline Glomnes, Øystein Martinsen, Anneke von der Lippe, Joakim Skarli, Marita Fjeldheim Wierdal, Maria Bock, Thorbjørn Harr, Ola G. Furuseth, Seda Witt, Isak Bakli Aglen, Mikkel Bratt Silset, Kenan Ibrahimefendic, Trim Balaj, Marit Andreassen, Valborg Frøysnes, Harald Nordmann, Anders Kulsrud Storruste, Monica Borg Fure, Mathias Eckhoff, Selma Strøm Sönmez, Hilde Olaussen, Lena Kristin Ellingsen, Turid Gunnes, Ulrikke Hansen Døvigen, Hasse Lindmo, Tone Danielsen, Vivian Hein, Fredrik Stenberg Ditlev-Simonsen, Charlotte Grundt, Endre Hellestveit, Ingrid Enger Damon, André Sørum, Tomas Gudbjartsson, Andri Wilberg Orrason, Vigdis Arnadottir, Kristin Hlin, Martina Vigdis Arnadottir, Pétur Níelsson, Cathrine Borkenhagen, Geir-Atle Johnsen, Eindride Eidsvold, Terje Ranes (II), Lockman Myran, Rezan Saleh, Øyvind Venstad Kjeksrud, Silje Breivik, Mette Scarth Tønseth, Ellen Birgitte Winther, Linn Ravn, Einar Tønnessen, Ingrid Jensen, Magnus Aasheim, Jonathan Thomas Cassidy, Stefán Smári Kristinsson, Vegard Kristoffersen, André Santagati, Mia Elise Sundal.
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +16
MYmonetro 2,91 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Paul Greengrass. Un film con Jonas Strand Gravli, Anders Danielsen Lie, Jon Øigarden, Lars Arentz-Hansen. Cast completo Titolo originale: Norway. Titolo internazionale: 22 July. Genere Biografico, Drammatico, Thriller - USA, 2018, durata 143 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 - MYmonetro 2,91 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 15 ottobre 2018

La strage di Utoya avvenuta nel 2011 per mano del terrorista Anders Breivik, in cui morirono 69 giovani tra i 14 e i 20 anni.

DISPONIBILE DAL 10 OTTOBRE

Consigliato sì!
2,91/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,63
PUBBLICO 3,11
CONSIGLIATO SÌ
Sempre fedele al suo stile, Greengrass ricrea l'attacco ed espone le sue conseguenze su un intero paese.
Recensione di Marzia Gandolfi
giovedì 6 settembre 2018
Recensione di Marzia Gandolfi
giovedì 6 settembre 2018

Sull'isola di Utøya, a nord-ovest di Oslo, un gruppo entusiasta di adolescenti si prepara alla visita del Primo Ministro, immaginando insieme il futuro del proprio paese. Ma a sbarcare sull'isola è Anders Breivik, terrorista di estrema destra che vuole mondare dai peccati la Norvegia e l'Europa. Il 22 luglio, dopo aver esploso una bomba davanti al palazzo governativo di Oslo, raggiunge Utøya e abbatte vite a colpi di arma da fuoco. La sua spedizione mortale fa sessantanove morti e più di duecento feriti. Colpito cinque volte, Viljar sopravvive al massacro, supera la lunga convalescenza e decide di testimoniare nel processo contro Breivik. Per chi è rimasto e per quelli che non ci sono più.

Quello che è accaduto il 22 luglio 2011 in Norvegia è una vicenda così insostenibile che ci vuole davvero una grande volontà per ritornare ancora una volta su quella maledetta giornata. Che cosa abbiamo da scoprire di più su quelle ore? A che serve 22 luglio, il secondo film a trattare direttamente quel dramma?

Il primo è del regista norvegese Erik Poppe (U - July 22). Come in United 93, Paul Greengrass costringe lo spettatore a ripercorrere le stazioni dell'orrore. L'enumerazione minuziosa dei fatti reali, combinati a una drammaturgia costruita intorno a quei fatti, lo precipita al cuore di una tragedia di cui fatichiamo ancora a comprendere le ragioni. Se si supera l'emozione primaria, è possibile distinguere il proposito di Greengrass, autore britannico esperto di reportage televisivi.

Dietro la ricostruzione, il film pone una domanda pertinente sul mondo e il sistema che il terrorista è riuscito a colpire e insidiare. Non è certo la prima volta che l'autore piega alle necessità della fiction tecniche ispirate alle inchieste televisive per mettere in scena altre giornate fatali: il 30 gennaio del 1972 a Derry (Bloody Sunday) o l'undici settembre 2001 a New York (United 93). Ma se gli uomini e le donne dell'undici settembre, vittime e carnefici, compaiono nella storia per sparirne rapidamente, in 22 luglio escono dall'anonimato e assumono un carattere distintivo.

I primi colpi esplodono, i giovani corrono, rifugiandosi dove possono, negli edifici, dentro il bosco, dietro le rocce. La camera di Greengrass trova Viljar e non lo lascia più. Il suo antagonista è Anders Breivik, 'tecnocrate' del crimine di massa che il film e lo stato norvegese processano per provare a comprendere, per provare a comprenderlo. A mediarli un avvocato, incarnazione sofisticata del politically correct e dei valori occidentali, di quel modello perfetto di società democratica europea che la Norvegia rappresenta e di cui Breivik è la mostruosa contraddizione.

Paul Greengrass resta fedele al suo stile: camera mobile e nervosa, montaggio rapido e frammentato che ricrea l'attacco ed espone (soprattutto) le sue conseguenze: la ricostruzione fisica e psicologica di un giovane sopravvissuto e di un paese traumatizzato. Eludendo le prodezze tecniche, sempre discutibili sul piano etico, 22 luglio descrive concisamente il momento di passaggio all'atto, sbilanciandosi sul processo e sull'impegno personale e concreto che farà di anonimi degli eroi. Possiamo interrogarci all'infinito sulle motivazioni del regista, giudicare la liceità di un'inquadratura ma al di là dei quesiti e delle questioni ontologiche, misuriamo la bellezza e registriamo l'utilità del suo ultimo piano: unico e resiliente.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 8 agosto 2019
Giusy

Mi è piaciuto, perché oltre a raccontare quel che successe in Norvegia, analizza con dolcezza e senza caricare troppo ciò che prova una persona sopravvissuta ad un attentato e come la propria famiglia cerca di aiutarlo e confortarlo. Bravo l’attore che interpreta il ragazzo sopravissuto.

domenica 14 ottobre 2018
139PP

Bel film, coinvolgente e commovente. Si vede bene che il regista, che ho potuto incontrare venerdi' sera alla presentazione del film, e' stato mosso da un atto di amore nei confronti di questi giovani ventenni tedeschi, ammirato dalla loro fresca compassione che li ha spinti a tentare di dare un concreto aiuto a chi si avventurava per mare nel disperato tentativo di fuggire dalla Libia e cercare in [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 6 settembre 2018
Francesco Alò
Il Messaggero

Terzo film su una giornata di sangue per Paul Greengrass. Dopo il 30 gennaio 1972 di Bloody Sunday, che lo fece esplodere a livello internazionale, e l'11 settembre 2001 di United 93 (due nomination Oscar) ecco la strage di Utoya datata 22 luglio 2011. È un intenso dramma collettivo in tre atti sul massacro norvegese di 7 anni fa in cui l'estremista di destra norvegese Breivik uccise 77 persone definendosi [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 settembre 2018
Silvana Silvestri
Il Manifesto

Un corretto esempio di cinema civile, anche se convenzionale nella sua costruzione è il film in concorso 22July del regista inglese Paul Greengrass che racconta la strage avvenuta il 22 luglio 2011 nell'isola di Utoya compiuta dal neonazista norvegese Anders Breivik dopo aver fatto esplodere un'autobomba di fronte al pa-lamento di Oslo. Il film si concentra soprattutto sul funzionamento della democrazia [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 settembre 2018
Emiliano Morreale
La Repubblica

Tocco completo delle immigrazioni e fine del muticulturalismo"; questo chiede, dopo aver compiuto la strage a Utoya, il neonazista Breivik, che uccise 77 persone: "marxisti, liberal, membri dell'élite" li definì l'assassino. Nella ricostruzione pedissequa di 22 July, dopo la strage seguiamo il processo, e la scelta di un avvocato di sinistra di difendere l'imputato.

giovedì 6 settembre 2018
Anna Maria Pasetti
Il Fatto Quotidiano

politico di Oslo e soprattutto con le mitragliate contro i giovanissimi laburisti radunati sull'isola di Utoya. Il cinema torna a visitare la strage dopo il film in unico pianosequenza visto a Berlino, ma stavolta lo sguardo è quello del britannico Paul Greengrass, "specialista" di political action dopo gli esemplari Bloody Sunday (2002) e United 93 (2006).

NEWS
NETFLIX
martedì 4 settembre 2018
 

Il regista candidato all'Oscar Paul Greengrass narra la storia vera di quanto è successo dopo il sanguinoso attacco terroristico in Norvegia. Il 22 luglio 2011 rimasero uccise 77 persone quando un estremista di estrema destra fece esplodere un'auto bomba [...]

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