Transfert

Film 2017 | Thriller, +13 101 min.

Regia di Massimiliano Russo. Un film Da vedere 2017 con Alberto Mica, Massimiliano Russo, Paola Roccuzzo, Clio Scira Saccà, Enrico Sortino. Cast completo Genere Thriller, - Italia, 2017, durata 101 minuti. Uscita cinema giovedì 12 aprile 2018 distribuito da Change of (he)Art. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,48 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 27 agosto 2018

Un dramma corale che esamina e scompone la psicopatologia dei suoi personaggi, le loro dinamiche relazionali, spesso saldamente connesse a fattori inconsci. In Italia al Box Office Transfert ha incassato 112 mila euro .

Consigliato sì!
3,48/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA
PUBBLICO 3,46
CONSIGLIATO SÌ
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Un'opera prima in grado di proporsi al di là dei confini nazionali senza aver nulla da invidiare a nessuno.
Recensione di Giancarlo Zappoli
giovedì 15 marzo 2018
Recensione di Giancarlo Zappoli
giovedì 15 marzo 2018

Stefano Sofia è un giovane psicoterapeuta che si deve confrontare con pazienti non facili nei confronti dei quali dimostra interesse e sensibilità. Fino a quando non gli si presenta il caso di due sorelle che vanno in analisi convinte, ognuna per la sua parte, che sia l'altra ad averne bisogno. Non sarà facile per lui confrontarsi con le loro tensioni emotive.
Massimiliano Russo alla sua opera prima fa centro grazie a una sceneggiatura capace di attrarre l'attenzione sin dalle prime battute. Si potrebbe dire che la strada gliel'ha spianata In Treatment rendendo mediaticamente coinvolgenti delle sedute tra terapeuta e paziente seduti uno di fronte all'altro.

Russo però non approfitta della situazione per offrirci una sorta di 'seguito' cinematografico ma interviene con grande originalità sull'elemento di base per consentirci di compiere un viaggio all'interno di una psiche.

La definizione di transfert che si trova su Wikipedia potrebbe mettere sull'avviso. È la seguente: "Il transfert (o traslazione) è un meccanismo mentale per il quale l'individuo tende a spostare schemi di sentimenti, emozioni e pensieri da una relazione significante passata a una persona coinvolta in una relazione interpersonale attuale. Il processo è largamente inconscio ovvero il soggetto non comprende completamente da dove si originino tali sentimenti, emozioni e pensieri. Il transfert è fortemente connesso alle relazioni oggettuali della nostra infanzia e le ricalca." L'invito allo spettatore è però quello di non cercare di sapere di più per farsi coinvolgere da uno sviluppo dell'azione che testimonia della professionalità e della padronanza degli strumenti della scrittura da parte di Russo.

Il quale si colloca poi sia dietro che davanti la camera cucendosi su misura un ruolo determinante ma lasciando quello del protagonista ad Alberto Mica che sa come gestire le diverse fasi emotive che attraversa il suo Stefano. Il quale passa dall'autocontrollo imposto dalla professione a tensioni la cui spiegazione è complessa. Lo spettatore viene spinto ad empatizzare con lui mentre progressivamente fa la conoscenza dei suoi non facili pazienti. Non è esperienza frequente quella di trovare un'opera prima italiana così controllata su tutti i piani (ivi compreso quello della recitazione di tutti gli attori) che sia in grado di proporsi al di là dei confini nazionali senza aver nulla da invidiare a nessuno.


TRANSFERT disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 15 marzo 2018
Andrea Ricotta

Stefano è un giovane psicoterapeuta (Alberto Mica) di trentatré anni, intelligente, ambizioso ma pure inesperto, seppure motivato da un’incrollabile fiducia nella pratica terapeutica. Dovrà presto confrontarsi con pazienti dalle problematicità uniche, che daranno vita ad un turbinio ben assortito di intrighi, psicologici e colpi di scena.

venerdì 13 aprile 2018
martapalu

Ho avuto modo di vedere Transfert durante la prima catanese. Le aspettative erano alte e il regista e gli attori sono riusciti a non disattenderle.  Un film degno di questo nome, come pochi se ne vedono ultimamente al cinema.  La trama è quella del Thriller, ma psicologico appunto, perchè l'azione, a cui ci hanno abituato soprattutto gli americani, scompare per lasciare [...] Vai alla recensione »

martedì 17 aprile 2018
La Bruna

 "Transfert"  è un'opera prima davvero sorprendente. Sono stata piacevolmente colpita da questo film non solo per la trama, ricca di colpi di scena, ma anche perché Russo mostra capacità e maturità registiche notevoli. Di rado, perlomeno in Italia, si vedono opere così ben strutturate e articolate.

mercoledì 22 agosto 2018
Mario

A seguito di una proiezione cinematografica introdotta dal regista Massimiliano Russo e dall'attrice Paola Roccuzzo, accolgo con piacere l'invito ad esprimere opinioni e pareri sul film "Transfert".Ho visto un film complesso, a tratti un po' lungo ed arzigogolato, nel quale non è difficile rintracciare una profonda riflessione sull'approccio errato, precoce e sragionato ai metodi psicanalitici.

domenica 26 agosto 2018
Emanuele Scarpa

Il “transfert”, in psicanalisi, è un meccanismo di proiezione dei sentimenti di un soggetto analizzato sul suo terapeuta. Nel film di Russo, questo meccanismo assume validità metaforica e narrativa (estendendosi, peraltro, ad ambiti estranei al contesto terapeutico, vd. relazione fra le due sorelle): tutto si spiega nell'immagine sdoppiata e riflessa allo specchio.

domenica 6 maggio 2018
CARLO

Il film è buono e di discreta fattura, ma non parlerei di capolavoro, andiamoci piano... Gli attori sono credibili e la sceneggiatura precisa e coinvolgente. Anche come psicoterapeuta l'ho trovata adeguata e realistica, ma devo avvertire che nessun psicoterapeuta serio e formato prenderebbe in terapia contemporaneamente due sorelle che parlano l'una dell'altra, ma lasciamoglielo [...] Vai alla recensione »

lunedì 23 marzo 2020
psicosara

Titolo originale: Transfert Regia: Massimiliano Russo Anno: 2017   “Transfert” è un film di Massimiliano Russo, anzi, è la sua opera prima. Il giovane regista catanese, in ‘Transfert’, oltre a debuttare come regista, si occupa anche della sceneggiatura, del montaggio, della fotografia e della produzione esecutiva, ricoprendo anche un piccolo ruolo [...] Vai alla recensione »

domenica 3 giugno 2018
aleang71

Il film è pretenzioso, pretestuoso, contorto, lentissimo e scritto male. Il regista ha un qualche gusto per le inquadrature e la musica non è pessima. E' talmente paradossale quello che viene narrato che viene il sospetto si tratti di una storia vera! La recitazione del protagonista non so decidere se è prefetta (visto che interpreta un falso psicoterapeuta) o è [...] Vai alla recensione »

sabato 16 giugno 2018
pala rosa

Ho seguito il film con molta attenzione e penso che il regista abbia interpretato un'ottima parte. Ha affrontato un tema delicatissima come i problemi dell'infanzia che ci portiamo avanti per tutta la vita e che influenzano talvolta negativamente le nostre scelte. La psicoterapia ci aiuta proprio a guardarci allo specchio ed è quello che il regista ha voluto evidenziare in questo film. [...] Vai alla recensione »

martedì 5 giugno 2018
Eluxphoto

Un film piacevole e ben fatto, la storia , lo svolgimento, la psicologia dei personaggi, la regia e il montaggio.

giovedì 23 agosto 2018
Giuseppe Li Presti

Buona opera prima: è un thriller coinvolgente, giustamente definito "psicologico". Sconsigliato a chi non ama il genere e per i distratti e i disattenti ai quali può risultare, a tratti, un po' lento.

venerdì 17 agosto 2018
Maria Simona

Ho avuto modo di vedere il film, mi è piaciuta particolarmente l'interpretazione degli attori. Si vede che vengono dal teatro ma nonostante questo un'ottima prova attoriale. Lo consiglio, da vedere, anche se qualche psicologo potrebbe avere perplessità iniziali bisogna attendere il finale. Sorprendente.

lunedì 7 maggio 2018
Marv79

A me è piaciuto molto, ha una trama molto complessa, scritta bene, degli attori perfetti per le parti. Sicuramente non è un film per tutti, se si perde anche solo una battuta si rischia di non capire il resto, però riesce veramente tenere incollati alla poltrona. e per quanto mi riguarda, non è facile che accada.

martedì 20 marzo 2018
Sentenza86

Ottima opera prima del regista Russo. Un thriller psicologico ambientato e girato interamente a Catania e provincia, dove il protagonista esercitando la sua professione si trova risucchiato in un contesto molto più grande di lui che ne mette a dura prova in una difficile partita a scacchi con i suoi pazienti.  Una regia semplice ed efficace, molto buone le prove degli attori aiutati da [...] Vai alla recensione »

mercoledì 22 agosto 2018
RobVillari

Bello.L'ho trovato un thriller intrigante: ha una trama che ti prende e dei bravi gli attori. Io non me ne intendo molto di cinema, ma per chi, come me, studia psicologia, darà ottimi spunti di riflessione!

martedì 21 agosto 2018
Delia indelicato

A me è piaciuto, abbastanza complesso, non ho capito tutto ma ha dei colpi di scena incredibili

venerdì 23 marzo 2018
CaraLetizia

Visto all'anteprima al RomaWebFest mi ha stupita non poco. Ammetto di avere un pregidizio sui film italiani, li snobbo spesso. Se lo avessi fatto anche questa avrei commesso un grande errore, Transfert è un film sorprendete, mi è rimasto dentro, mi ha dato molto da pensare nei giorni successivi. Consigliatissimo, non lo perdete sopratutto se conoscete come me la psicoterepia.

giovedì 22 marzo 2018
Maurizio

Ottimo film. Mi è piaciuto parecchio sia a livello di sceneggiatura sia a livello tecnico. Ottima anche l'intuizione di utilizzare la psicoterapia in modo non convenzionale ai fini della trama. Vi consiglio di guardarlo.

venerdì 24 agosto 2018
Lucyinthesky

Russo confonde lo spettatore, proiettandolo in un racconto labirintico e tortuoso, ansiolitico e sempre più soffocante; lo costringe, con fare quasi metateatrale, negli interni asfissianti di uno studio terapeutico: ignaro, lo spettatore assiste sadicamente al progressivo consumarsi di una psiche.Tutto si ferma sulla soglia dell'ambiguità fino al tragico finale, che piomba sulle coscienze attonite [...] Vai alla recensione »

domenica 31 marzo 2019
Gloria

Sono uscita dal cinema in uno stato d'animo che raramente ho avuto in precedenza: ho pensato che avevo visto un pasticcio pericoloso. Non dò opinioni sullo stile né sugli attori, ma sul contenuto che è lontano mille miglia dalla psicoterapia. Un giocane terapeuta con sdoppiamento di personalità non riconosciuta dal proprio psicoterapeuta anziano e navigato provoca il [...] Vai alla recensione »

sabato 29 dicembre 2018
fab_ch74

Se potessi darei zero stelle e non perderei tempo a scrivere questa recensione. Mi chiedo come sia possibile fare, distribuire e recensire positivamente un disastro simile. Definire questa pellicola 'amatoriale' offende la larga schiera di amatori con competenze superiori nella regia, montaggio, fotografia, sceneggiatura, fonico e chi più ne ha più be metta.

martedì 4 dicembre 2018
Morris

Indecente è riduttivo. Uno dei peggiori film mai visti. Recitazione da dilettanti, storia assurda, quasi ridicola. I singoli attori sono teatranti di paese. Sono uscita dal cinema prima che finisse il film.

martedì 6 novembre 2018
no_data

Film da non rivedere. Appena sufficienti gli attori. I dialoghi delle sedute di terapia sono ridicoli e tal volta noiosi (meno male che la terapia e' ben altra cosa). Il finale potrebbe essere intrigante, degno di un bel thriller ma va raffinato.

venerdì 22 giugno 2018
Fabio

Sembra un'esercitazione per studenti di psicologia. Lento a tratti lentissimo. Recitazione non azzeccata. 

domenica 13 maggio 2018
Manlio Accornero

sono anch'io d'accordo che il finale è molto spiazzante ma più che altro è difficile trovare la traccia che spiega tutte le scene del film.

lunedì 16 luglio 2018
no_data

Un lavoro dilettantesco, sia nella forma che mei contenuti. La trama incongrua, gli amici chiamati a recitare (recitare), nessuna idea registica: si tratta del frutto di un ragazzo che evidentemente ha molte velleità e un po' di soldi, ma nessuna preparazione tecnica e nessuna capacità espressiva. Dal punto di vista della materia trattata, la terapia e le patologie psichiche, si denota una grande confusione [...] Vai alla recensione »

domenica 6 maggio 2018
filobus

La figura dello psicoterapeuta e la terapia sembrano scatenare fantasie arzigogolate e convulse negli sceneggiatori, e questo film non è da meno. Francamente mi sarei aspettato meno superfiialità. Freddezza un po' esibita, di cui non trovo motivazione, se non come desiderio di straniare lo spettatore e accompagnarlo nella trappola della trama.

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