La ragazza che sapeva troppo

Film 2016 | Drammatico, Horror, Thriller +13 111 min.

Regia di Colm McCarthy. Un film con Gemma Arterton, Glenn Close, Paddy Considine, Anamaria Marinca, Dominique Tipper. Cast completo Titolo originale: The Girl With All the Gifts. Genere Drammatico, Horror, Thriller - Gran Bretagna, 2016, durata 111 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13

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Ultimo aggiornamento martedì 27 giugno 2017

Il destino di una bambina è dettato da un virus che si sta diffondendo. Ma la sua insegnante farà di tutto per salvarla. Il film ha ottenuto 1 candidatura a BAFTA,

Consigliato assolutamente no!
n.d.
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CRITICA
PUBBLICO 2,96
CONSIGLIATO N.D.
Tre sguardi femminili offrono linfa nuova a un genere - quello zombie.
giovedì 22 giugno 2017
giovedì 22 giugno 2017

In un'Inghilterra prossima ventura sono passati dieci anni dall'apocalisse zombie, o meglio da un'infezione che ha reso le vittime feroci e incontrollabili, infatti vengono chiamati "hungries". Gli adulti contagiati sono dominati dalla necessità di propagare l'infezione, finché questa non arriva all'ultimo stadio e fa di loro qualcosa di diverso e misterioso. I giovani invece, pur se vittima delle stesse pulsioni, non degenerano e anzi mantengono la ragione, quando non sono stimolati dagli odori degli umani da infettare. Un gruppo di questi ragazzi viene educato in un campo militare, dove più che studenti sono in realtà cavie per la dottoressa Caldwell, e tra loro spicca Melanie, allieva prediletta di Helen. Quando il campo sarà invaso Helen convincerà gli altri a portare Melanie con loro, nella speranza che si possa sintetizzare un vaccino...

Fin dall'inizio abbiamo cercato di trovare una ragione particolare per l'esistenza degli hungries del film. Insomma un modo nuovo di mostrare gli zombie senza però perderne il valore metaforico: gli zombie sono esseri umani che si aggirano come vegetali e rappresentano qualcosa che tutti credo vediamo in certe situazioni del mondo reale. A Mike Carey [lo scrittore e sceneggiatore] è venuta l'idea di usare i funghi cordyceps e tutti abbiamo guardato questo documentario BBC del 2008, con le formiche controllate dai funghi, una cosa che ti fa realizzare come la natura può essere completamente folle e più strana di quanto sappiamo immaginare.
Colm McCarthy

L'idea di un'infezione di natura micotica risulterà sicuramente famigliare ai videogiocatori di The Last of Us, ma si tratta appunto di una coincidenza ed entrambi si ispirano a un reale parassita che una puntata di BBC Planet Earth ha reso piuttosto celebre già anni prima. Il film inoltre è tratto da un romanzo omonimo di Mike Carey del 2014, in Italia pubblicato da Newton Compton, e il regista Colm McCarthy spiega che lui e lo scrittore stavano lavorando al progetto quando ancora il testo era solo un breve racconto, equivalente più o meno ai primi sette-otto minuti del film.

The Girl With All the Gifts.
giovedì 22 giugno 2017

Il romanzo per altro ha un titolo originale piuttosto diverso: se quello italiano è lo stesso di un film di Mario Bava del 1963 con cui non ha niente a che fare, quello è inglese è The Girl With All the Gifts, un riferimento al mito di Pandora, il cui nome greco letteralmente significa "tutti i doni", e dal cui vaso emergono tutti gli spiriti maligni, ma in fondo al quale rimane comunque la speranza. Una figura che è quindi al tempo stesso di distruzione e di rigenerazione.

Nel film abbiamo preso una strada leggermente diversa dal romanzo per quel che riguarda i punti di vista. Dove nel libro si dava spazio alla prospettiva di tutti e cinque i protagonisti, nel film abbiamo preferito rimane con Melanie per tutto il tempo. Inoltre nel film non ci sono i junkers e la base militare cade per un attacco degli hungries, ma si tratta di due strade diverse che occupano lo stesso spazio narrativo. Il finale è del tutto fedele a quello del libro
Mike Carey

Il romanzo, come rileva lo scrittore, presentava anche una sorta di terza fazione, ossia gruppi di umani non contagiati che, per sopravvivere, hanno preso a comportarsi come predoni. Non si tratta di certo di una novità del filone zombie, considerato poi che in tutto The Walking Dead per esempio non si fa altro che ribadire come siano gli umani a essere più insidiosi. Che il film ne faccia a meno contribuisce così alla sua originalità e a creare uno scenario ancora più spopolato e misterioso, quasi ultraterreno.

I personaggi.
giovedì 22 giugno 2017

Nel cast l'americana Glenn Close, gli inglesi Paddy Considine e Gemma Arterton, la rumena Anamaria Marinca e la giovane rivelazione Sennia Nanua, che davvero buca lo schermo. Il tutto musicato da Cristobal Tapia de Veer che per la prima volta lavora su un film dopo una prestigiosa carriera in Tv, in cui ha firmato le colonne sonore di Utopia e di National Treasure, quest'ultima premiata poche settimane fa ai BAFTA. Il regista racconta che De Veer ha subito capito come il film fosse prima di tutto la storia di una ragazzina, cosa che comunque non esclude una lettura più ampia.

Credo che Mike Carey pensasse sicuramente al rapporto tra le generazioni nello scrivere il romanzo e la sceneggiatura del film. E poi c'è stata la Brexit, con gli anziani che hanno votato Leave, mentre i giovani erano per il Remain, così tutto è diventato ancora più attuale. Mi è piaciuto moltissimo che i ragazzi selvaggi avessero il loro linguaggio: non essere in grado di comunicare con i più giovani è una cosa che spaventa tutte le generazioni, anche la mia ormai ne ha paura.
Gemma Arterton

Il film ha ottenuto buoni riconoscimenti critici e di pubblico, anche grazie una regia dove l'assalto al campo militare è attentamente coreografato e in cui sono state ricercate location abbandonate dove la natura ha ripreso il controllo, anziché cercare di ricostruirle artificialmente: la troupe si è spinta fino alla cittadina fantasma di Pryp'jat' , vicino a Chernobyl. Il successo è stato tale che recentemente Carey ha annunciato di essere al lavoro su un romanzo prequel di La ragazza che sapeva troppo, inoltre sta collaborando a un altro film, ancora secretato, con Colm McCarthy.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 6 gennaio 2019
laurence316

E’ probabile che lo sceneggiatore (nonché autore del romanzo originale) si sia convinto di aver creato qualcosa di veramente originale, ed è lecito pensare che le sue intenzioni fossero buone (come dimostra l’interessante incipit). Peccato che il risultato finale si riveli essere un film alquanto deludente. Era for­se inevitabile che, a seguito della fuga dal complesso, [...] Vai alla recensione »

domenica 5 febbraio 2017
Alex62

Sennia Nanua, la giovanissima e bravissima protagonista di questo piccolo film di genere “zombie”, molto ben realizzato, ha potuto imparare, durante le riprese, da due attrici di grande talento: Glenn Close (entrata, di diritto, nella leggenda) e Gemma Arterton, stupenda attrice inglese, di una bellezza molto particolare e seducente, ma prima di tutto molto brava.

mercoledì 19 agosto 2020
Felicity

"La ragazza che sapeva troppo" è un film del sottogenere zombie che è indubbiamente uno dei più apprezzati dai fan dell’horror e di conseguenza uno dei più prosperosi. Proprio per questo, non è raro avere una fastidiosa sensazione di déjà vu passando da un titolo all’altro di questa categoria.

venerdì 23 giugno 2017
Liuk

Il genere zombie si arricchisce di questo The Girl With All The Gifts, maccheronescamente tradotto in "La ragazza che sapeva troppo" (troppo di cosa? ci si domanda dopo aver visto la pellicola!), un prodotto complessivamente interessante e che ha qualcosa da dire. Siamo davanti ad un B Movie realizzato con un budget sicuramente basso per la categoria, quasi completamente girato in studio [...] Vai alla recensione »

sabato 26 marzo 2022
Dandy

Dall'omonimo romanzo di M.R.Carey,un discreto horror che guarda a "28 giorni dopo",e con echi da "Il giorno degli zombi" e "Il signore delle mosche".Oltre alla capacità di gestire con mestiere tematiche e situazioni già ampiamente sfruttate(il post-apocalittico zombesco,l'umanità disumanizzata,la negatività di scienziati e militari)sa [...] Vai alla recensione »

mercoledì 12 agosto 2020
Felicity

Il sottogenere zombie è indubbiamente uno dei più apprezzati dai fan dell’horror e di conseguenza uno dei più prosperosi. Proprio per questo, non è raro avere una fastidiosa sensazione di déjà vu passando da un titolo all’altro di questa categoria. La ripetitività del solito canovaccio viene spezzata qua e là grazie a buone idee in [...] Vai alla recensione »

Sennia Nanua nella parte di Melanie
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