Anno | 1951 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Renato Castellani |
Attori | Maria Fiore, Vincenzo Musolino, Gina Mascetti . |
Tag | Da vedere 1951 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,26 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 15 dicembre 2020
Un giovane, terminato il servizio militare, torna nel suo paese d'origine. Si innamora di una brava ragazza, ma ha una numerosa famiglia a carico. Il film è stato premiato al Festival di Cannes, ha vinto 3 Nastri d'Argento,
CONSIGLIATO SÌ
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Siamo in un paesino del Napoletano. Due fidanzati non riescono a sposarsi perché lui non trova lavoro e lei è molto povera. Passato qualche mese, il ragazzo decide di accasarsi ugualmente, rinunciando alla dote della futura moglie e sperando nell'aiuto della Provvidenza, che infatti non tarda a venire: saranno proprio i compaesani commossi ad offrire ai futuri sposi ciò di cui hanno più immediato bisogno.
Vincenzo Musolino, nato a Reggio Calabria nel 1930 non ha alcuna intenzione di dedicarsi al cinema. Il suo primo lavoro è quello del pescatore, scelto non per particolare vocazione ma perché è l’unica possibilità che sembra offrirgli la sorte e la sua condizione sociale. Tra la salsedine, il sole e le reti da rammendare un giorno arriva una persona destinata a [...] Vai alla recensione »
Appartenente al filone del Neorealismo Rosa, la commedia di Castellani affronta le solite tematiche post guerra, ma lo fa con una maggiore positività ed ottimismo di fronte alle varie problematiche che affliggono i protagonisti, una giovane coppia d'amanti vogliosi di congiungere a nozze. Quadretto realistico e a tratti macchiettistico dell'Italia post seconda guerra mondiale nel quale [...] Vai alla recensione »
In un piccolo paese in provincia di Napoli Antonio è un giovane appena tornato dalla guerra, disoccupato, che cerca di arrangiarsi come può. Carmela, giovane dal carattere focoso, si innamora di lui e cerca in tutti i modi di attirare la sua attenzione, che però rimane frenata dal fatto di essere troppo povero. Sfidano l’avversità della famiglia di Carmela, Antonio [...] Vai alla recensione »
Un neorealismo sentimentale alla Zavattini, soprattutto per il finale pirotecnico e poetico, contraddistingue questo film di Renato Castellani, che ne ha curato anche la sceneggiatura in collaborazione con Titina De Filippo, girato quasi tutto, eccetto per alcune scene ambientate a Napoli, in un paesino del sud dell’immediato dopoguerra in un Italia povera ma onesta affamata di pane e di giustizia [...] Vai alla recensione »
Chi scrive, da ragazzino, ha avuto la fortuna di conoscerlo. La famiglia abitava nel mio stesso palazzo, nell'isolato 255 a Reggio Calabria. La madre dell'attore, la signora Carmela, era molto amica di mia nonna e la sorella Gianna, di mia madre. In una splendida giornata estiva di fine anni 50, noi ragazzini, che come sempre ciondolavamo per strada, vedemmo un gran macchinone americano scoperto, [...] Vai alla recensione »
I personaggi cari a Renato Castellani dalla fine della guerra ad oggi sono noti a chiunque. Sentimentali e bonari in Mio figlio professore, spregiudicati e cordiali in Sotto il sole di Roma, incoscienti e selvatici in È primavera, tutti pur nella loro apparenza umanissima, rivelavano ogni tanto un sospetto di intellettualismo. Con Due soldi di speranza, invece, ogni ombra, sia pur remota, di artificio, [...] Vai alla recensione »
Un nostro produttore intelligente, che mai sfornò film qualsiasi, dopo avere anni or sono esordito con una non facile riduzione del pirandelliano Il fu Mattia Pascal, si è in questi ultimi tempi alleato a un nostro regista non meno intelligente, il Castellani. Dal loro binomio sono nati Sotto il sole di Roma ed È primavera, due film che hanno dovunque avuto un vivo successo, con buona pace di quanti [...] Vai alla recensione »
Patetiche traversie di due promessi sposi d’un paesino nel Napoletano: lui è disoccupato e la famiglia di lei è poverissima. In fine, contravvenendo alle consuetudini, Antonio si prende Carmela “come mamma l’ha fatta”, senza dote né altro, con la sola fiducia nella vita e nella provvidenza”. Commedia popolaresca e dialettale, accortamente frenata e stilizzata da Casteliani nella colta ed elegante - [...] Vai alla recensione »