Anno | 2014 |
Genere | Documentario, Biografico, |
Produzione | Italia, Svezia |
Durata | 67 minuti |
Regia di | Maria Pecchioli |
Attori | Ingrid Lamminpää, Lorenza Soldani . |
Distribuzione | I Wonder Pictures |
MYmonetro | 2,84 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 5 giugno 2015
Le avventure di due promesse spose fino al fatidico sì.
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CONSIGLIATO SÌ
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Due ragazze che vivono a Firenze, Lorenza Soldani e Ingrid Lamminpää, scelgono di condividere i preparativi del loro matrimonio, il festeggiamento vero e proprio e il giorno successivo allo stesso con la macchina da presa di Maria Pecchioli. Affinché l'unione si sostanzi - sembra scontato dirlo - la coppia deve uscir fuori dai confini nazionali e recarsi in Svezia, luogo di origine di Ingrid da parte paterna, dove, il 21 giugno 2013, ha luogo la festa nuziale alla presenza di parenti e amici.
Nato in seguito al successo dell'omonimo video-blog di cui sono autrici le protagoniste, Lei disse sì mostra due giovani donne decise a voler vedere riconosciuto il diritto alle proprie nozze, intese come simbolo di un futuro condiviso e da vivere alla luce del sole. «Il matrimonio è un progetto di vita, ma anche un progetto politico» dice apertamente Lorenza, riassumendo in maniera perfetta il senso di un progetto il cui pertinente sottotitolo è La rivoluzione a colpi di bouquets è appena cominciata. Del resto, la carica "ribelle" del film sta già nella scelta di mostrare il viaggio (non certo la fuga) verso la Svezia, da leggersi come allontanamento fisico quanto ideale da un'Italia in cui anche il solo dibattito sul matrimonio omosessuale sembra essere troppo incandescente: all'inizio del racconto, a livello drammaturgico, colpisce non poco la reazione di un bambino che non capisce perché due innamorate debbano recarsi tanto lontano solo per sposarsi.
Con la regia di Maria Pecchioli, benché rechi l'insolita dicitura "Un film di Maria Pecchioli, Ingrid Lamminpää, Lorenza Soldani" a sottolinearne la maternità condivisa, Lei disse sì riesce di certo ad aggirare gli ostacoli della "pellicola a tesi", con la conseguenza, a lungo andare, di perdere un po' d'occhio il suo obiettivo. Se le interviste-singole alle due protagoniste (i racconti dell'infanzia, l'opposta accettazione delle due famiglie, rifiuto o accoglienza), ai parenti e agli amici intramezzano la fase della preparazione, la parte del festeggiamento apre ad un'esposizione più fine a se stessa dove l'aspetto politico si assottiglia per lasciare spazio ad un tono da "commedia di matrimonio".
In linea di massima riuscito, è un viaggio alla conquista della felicità personale che varca l'insensatezza dei pregiudizi (e i confini italiani) con il fine di dare corpo e voce ad un'unica, chiara domanda: perché Lorenza e Ingrid non possono sposarsi in Italia? Si attende una risposta. Finanziato attraverso una campagna crowdfunding.
Un film che muove le corde le cuore, agita pensieri e invita a riflettere non può che essere un film necessario. Così come necessaria è la semplicità dei gesti, dei riti, delle persone e delle parole che vi scorrono abbellendo scene già fortemente poetiche. Un film rivoluzionario che inquadra con occhi nuovi la vita di sentimenti semplici ed autentici che nulla [...] Vai alla recensione »
Una storia d’amore fatta di rifiuto e partecipazione, negazione e riconoscimento, dove la parola che torna più spesso è condivisione. Il tutto sospeso tra due paesi, l’Italia e la Svezia, simbolo di un differente grado di civiltà, raccontato con grazia e leggerezza. “Lei disse sì” è pure una denuncia palese nei confronti di un’arretratezza [...] Vai alla recensione »