Difret - Il coraggio per cambiare

Film 2014 | Drammatico, +16 99 min.

Titolo originaleDifret
Anno2014
GenereDrammatico,
ProduzioneEtiopia, USA
Durata99 minuti
Regia diZeresenay Mehari
AttoriMeron Getnet, Tizita Hagere, Haregewoin Assefa, Shetaye Abreha, Mekonen Laeake Meaza Tekle.
Uscitagiovedì 22 gennaio 2015
TagDa vedere 2014
DistribuzioneSatine Film
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +16
MYmonetro 3,32 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Zeresenay Mehari. Un film Da vedere 2014 con Meron Getnet, Tizita Hagere, Haregewoin Assefa, Shetaye Abreha, Mekonen Laeake. Cast completo Titolo originale: Difret. Genere Drammatico, - Etiopia, USA, 2014, durata 99 minuti. Uscita cinema giovedì 22 gennaio 2015 distribuito da Satine Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 - MYmonetro 3,32 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 23 gennaio 2015

Vincitore del Premio del pubblico al Sundance 2014 e alla Berlinale 2014, il film è co-prodotto da Angelina Jolie. Al Box Office Usa Difret - Il coraggio per cambiare ha incassato 7,1 mila dollari .

Difret - Il coraggio per cambiare è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
3,32/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 2,88
PUBBLICO 3,57
CONSIGLIATO SÌ
Il coraggio di sfidare regole scritte e non.
Recensione di Giancarlo Zappoli
venerdì 16 gennaio 2015
Recensione di Giancarlo Zappoli
venerdì 16 gennaio 2015

1996. Etiopia. In un villaggio nell'area di Addis Abeba la quattordicenne Hirut viene rapita e violentata da colui che la pretende come sposa nonostante l'opposizione dei genitori di lei. La ragazzina riesce a fuggire impossessandosi di un fucile e uccidendo il suo sequestratore come auto difesa. Tutto però è contro di lei, sia la legge dello stato sia le regole ancestrali delle comunità rurali. Solo Meaza Ashenafi, avvocato e leader dell'associazione Andenet (uno studio legale al femminile che assiste gratuitamente donne che altrimenti non avrebbero alcuna possibilità di difendersi dai soprusi di una società dominata dai maschi) decide di assisterla. La battaglia contro i pregiudizi non sarà facile né indolore.
"Difret" in etiope significa avere coraggio, osare. Il titolo rappresenta con efficacia il senso della vicenda anche sul piano produttivo. Alle origini del film ci sono personaggi reali: la produttrice è la sempre più impegnata sul piano sociale Angelina Jolie e alla regia c'è qualcuno che, seppur residente negli Usa, ha le proprie radici in Etiopia ed è lì che ha preteso (e ottenuto) di andare a girare un'opera che ha vinto al Sundance.
Nella vicenda di Hirut si intrecciano le due tensioni che attraversano, seppur con caratteristiche diverse, più di un Paese del continente africano. Da un lato la progressiva emancipazione delle donne che trova nelle città occasioni per affermarsi e dall'altro un mondo rurale in cui vigono regole imposte dai maschi e la più completa sottomissione della donna all'uomo. Ai tribunali previsti dall'ordinamento statale si sovrappongono le "corti di giustizia" che si riuniscono in un campo sotto un albero e in cui nessuna donna è presente. Hirut ha difeso la propria dignità di essere umano e questo la allontana dalla comunità proiettandola in una realtà aliena, quella della città in cui rumori e stili di vita la disorientano.
Accanto a lei Meaza (a cui è stato assegnato un prestigioso riconoscimento per l'attività svolta) che rivede nella ragazzina la stessa esigenza che provava lei quando aveva la sua età: il bisogno di far compiere all'intera società il passaggio necessario che porti a una trasformazione profonda dei costumi. Il magistrato che rappresenta l'accusa è una perfetta rappresentazione della difficoltà dell'impresa: vive in una realtà che dovrebbe favorirne l'apertura mentale ma resta legato ai pregiudizi maschilisti che gli sono stati inculcati. Ci vuole davvero coraggio per sfidare regole, scritte e non, come ha fatto Meaza Ashenafi riuscendo al contempo a 'leggere' una realtà in cui gli happy end non sono poi così happy.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 1 febbraio 2015
Writer58

"Difret", a suo modo, è un film esemplare. E' un esempio di cinema-verità, rappresenta uno spaccato della nuova cinematografia africana, porta in scena un tema molto attuale, anche fuori dal perimetro dei cosiddetti paesi in via di sviluppo: la violenza sulle donne prendendo a pretesto le tradizioni tribali che consentono a un uomo di rapire e violentare una ragazzina come viatico per il matrimonio, [...] Vai alla recensione »

domenica 25 gennaio 2015
Enrique

"Difret - Il coraggio per cambiare" è un film per tutti. Discreto, affascinante, profondo, duro e commovente, uno spaccato africano. La fotografia ti fa venir voglia di partire per l'Etiopia. La musica è un piacere per le orecchie. La macchina da presa è come un cannone e come un cannone centra con precisione espressioni e azioni.

lunedì 26 ottobre 2015
Ashtray_Bliss

Ottimo esempio di cinema indipendente africano che riesce in maniera bilanciata e certamente non ovattata a catturare e presentare un problema sociale rilevante- quello riguardante la violenza sulle donne- attraverso un'episodio realmente accaduto che nella sua spietatezza e brutalità è riuscito a scuotere le coscienze e servire da monito per una nazione intera.

giovedì 14 maggio 2020
Fabio Silvestre

il film è basato sulla storia vera di una ragazzina quattordicenne etiope di nome Hirut che mentre sta tornando a casa da scuola viene rapita da un gruppo di uomini a cavallo e, dopo essere stata stuprata dal suo “futuro sposo”, riesce a scappare e uccidere il predetto violentatore. La ragazzina quindi viene arrestata e, solo grazie all’intervento gratuito dell’avvocatessa [...] Vai alla recensione »

sabato 31 gennaio 2015
FabioFeli

Hirut (Tizita Hagere) è una adolescente etiope di 14 anni, che ha un buon profitto a scuola. Mentre torna a casa dopo le lezioni viene sequestrata da un gruppo di giovani. Il ragazzo che la costringe a salire sul suo cavallo segue una usanza della regione africana: l’ha rapita per costringerla a sposarlo. Infatti, nonostante la resistenza della ragazza, la sera stessa la picchia e la violenta.

sabato 31 gennaio 2015
melania

Un film profondo che tutti dovrebbero guardare !!!!

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Francesco Alò
Il Messaggero

Né sedotta né abbandonata. La quattordicenne Hirut (folgorante la piccola Tizita Hagere) viene rapita, stuprata e incarcerata. È la "tradizione" di un villaggio etiope molto lontano dalla metropoli Addis Abeba. Lì gli uomini fanno così quando vogliono prendere moglie. Ma Hirut scappa e soprattutto spara al suo aspirante sposo. Cosa fare? Nel villaggio la vorrebbero tutti morta ma dalla città arriva [...] Vai alla recensione »

Alessandra Levantesi
La Stampa

In attesa dell'uscita di Unbroken, suo esordio nella regia, arriva da noi Difret, di cui Angelina Jolie è produttrice esecutiva. Scritto e diretto dalla cineasta etiope Zeresenay Berhane Mehari, che vive da tempo negli Usa, il film si ispira a un fatto accaduto nel 1996: il rapimento e stupro di una ragazzina - pratica antica tuttora in uso nelle zone rurali dell'Etiopia allo scopo di costringere [...] Vai alla recensione »

Paolo D'Agostini
La Repubblica

Ci sono film importanti malgrado l'impossibilità di competere, per povertà di mezzi e limiti didascalici, con gli standard americani. Lo è, per densità e forza, Difret- Il coraggio per cambiare , coprodotto e accompagnato da Angelina Jolie con tale convinzione da far precedere la visione da una propria accalorata presentazione. (Salviamo la buona fede dell'attrice, e lasciamo perdere che nel sistema [...] Vai alla recensione »

Massimo Bertarelli
Il Giornale

Nobile dramma etiope, ispirato all'ennesima storia vera, che ha esageratamente commosso la produttrice Angelina Jolie. Nel 1996 la contadinella quattordicenne Hirut è sequestrata e violentata dal promesso sposo. La ragazzina fugge stringendo il fucile del mascalzone, ma per salvarsi dalla sua furia, gli spara e l'ammazza. A difenderla in tribunale, fra il disprezzo generale, una giovane, coraggiosa [...] Vai alla recensione »

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