Sunlight Jr.

Melissa lavora presso un minimarket in una cittadina degli Stati Uniti. Ha lasciato un tipo violento che ancora non si vuole arrendere alla sua decisione (ed è il padrone di casa della madre di lei alcolizzata). Ora vive con Richie che in passato lavorava nelle costruzioni e ora si trova su una sedia a rotelle. I due vivono in una stanza di un motel e la loro vita non è facile ma la notizia dell'arrivo di un figlio coincide con altre situazioni non altrettanto gioiose.

È sicuramente interessante che nello stesso anno in cui usciva al cinema con il sensuale Two Mothers e con il biopic in cui interpretava Lady Diana Naomi Watts abbia dato la sua disponibilità per un film indie come questo scritto e diretto da Laurie Collyer.

Il titolo (che fa riferimento al market in cui Melissa è impiegata alla cassa) potrebbe fare pensare, sul piano produttivo, a una storia romantica tra una vecchia gloria come Matt Dillon e un'attrice sulla cresta dell'onda. Il romanticismo in fondo c'è ma è macerato da ampie dosi di vita quotidiana al limite della povertà.
Non è un caso che il film inizi con un serbatoio d'auto in ultra riserva. In fondo sono le vite di questi due personaggi che si trovano in una situazione in cui il carburante affettivo, che pure è presente, rischia di essere bruciato da sogni che non si trasformano in realtà, da corsi da seguire che non arriveranno mai e da volontà di riscatto che si spengono così come si sono accese. Se il passato di entrambi viene solo accennato sul piano delle relazioni sociali, mentre pesa ancora sul presente ciò che ha riguardato i loro rapporti sentimentali, è la condizione di un'America in crisi che non sembra consentire loro vie d'uscita.
Gli States non solo non sono un paese per vecchi ma sembrano non esserlo neppure per le possibili future generazioni. Melissa e Richie dovranno, anche su questo piano, prendere (insieme o da soli) delle decisioni non di poco conto. 