Il flauto

Film 2013 | Fantascienza, 98 min.

Regia di Luciano Capponi. Un film con Patrizio Oliva, Mister Lei, Totonno Chiappetta, Nicola Lo Izzo, Francesca Ferri. Cast completo Genere Fantascienza, - Italia, 2013, durata 98 minuti. Uscita cinema giovedì 17 ottobre 2013 distribuito da Il Flauto s.r.l.. - MYmonetro 2,11 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 22 ottobre 2013

Un netturbino si ritrova per caso a mettere i bastoni fra le ruote a un'organizzata multinazionale gestita da alieni.

Consigliato no!
2,11/5
MYMOVIES 1,00
CRITICA 2,29
PUBBLICO 3,03
CONSIGLIATO NÌ
Un film dai connotati incerti e contraddittori simile a uno di quegli incubi senza capo né coda.
Recensione di Paola Casella
venerdì 11 ottobre 2013
Recensione di Paola Casella
venerdì 11 ottobre 2013

Siamo nello spazio, su un'astronave organica che ospita una colonia penale dove albergano le anime che verranno mandate sulla terra "secondo necessità commerciali" da una multinazionale gestita da alieni. L'anima di Gennaro Esposito, un napoletano (letteralmente) morto di fame, si ritrova catapultata fra gli alieni e le anime, che paiono uscite da un ospedale psichiatrico. Con la sua naiveté, Gennaro scatenerà una rivoluzione che passerà anche attraverso il ventre di una donna.
Se la trama qui tratteggiata appare incomprensibile, non è nulla in confronto alla sua esecuzione cinematografica: un pasticcio che mescola impianto teatrale, effetti speciali artigianali, visioni fantasy e dialoghi allucinati. Il regista Luciano Capponi mostra una buona capacità di muoversi fra la pittura e il palcoscenico creando inquadrature di una certa forza iconica, e cerca soluzioni visive originali, ancorché ridondanti.
Purtroppo però la trama è un delirio di suggestioni accostate senza alcuna congruenza e il tono della recitazione e dei dialoghi si presta all'autoparodia. Il flauto ha i connotati incerti e contraddittori di uno di quegli incubi senza capo né coda che hanno significato solo per chi li ha sognati. Quel che manca al film non è né il gusto estetico né un'idea di cinema, ancorché straniante, ma una misura di (buon) senso. E il protagonista Gennaro, che dovrebbe rappresentare il metro di realtà, sembra semplicemente un malcapitato sempre pronto ad esternare ovvietà.
Peccato, perché l'ex pugile Patrizio Oliva che interpreta Gennaro ha una bella faccia da cinema e una recitazione piacevolmente istintiva. Con una sceneggiatura coerente e meno parafernalia intorno, potrebbe fare un'ottima figura.

Sei d'accordo con Paola Casella?
PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 17 ottobre 2013
gheeza

“Il Flauto” di Luciano Capponi I sogni diventano realtà per chi ha il coraggio ed il cuore di crederci…… e così, disegnato dalla fantasia di un autore, regista, musicista, compositore e… molto altro, nasce questa favola meravigliosa così magica ed intensa, così viva e capace di emozionarti, di farti tuffare nello stargate del tuo cuore, da non poter credere che sia solo un film….

venerdì 18 ottobre 2013
davidino75

il film è semplicemente un capolavoro, difficile trovare un'orditura altrettanto magistrale di sceneggiatura, musiche e recitazione. Il protagonista ha un futuro come volto cinematografico, e da tutti i vari attori seppur esordiente arriva una grande presenza . La poesia della narrazione cela significati importanti, e l'onda morbida ti trascina in un sogno ad occhi aperti ridestandoti [...] Vai alla recensione »

sabato 19 ottobre 2013
peterpan64

C’era una volta il cinema… Quello nato per stupire e entusiasmare, non per indurre a riflessioni intellettuali e esercizi di analisi logica. Questo film mi ha regalato le emozioni che quell’idea di cinema proponeva. “Il flauto” va visto, e se avete dei bambini portateli con voi. Ogni favola nasce dalla sensazione, viva nei bambini, che nulla sia impossibile.

domenica 20 ottobre 2013
nanxxv

Tocca qualche nervo scoperto Il Flauto, ultimo fim di Luciano Capponi. Le "anime senza memoria", gestite come fossero robot da una multinazionale di alieni, sono un'allegoria di come siamo costretti a vivere la nostra vita, incatenati a regole, pregiudizi, ordini e necessità, che deformano il nostro essere uomini, soffocando la possibilità di sentire, accogliere e comunicare [...] Vai alla recensione »

giovedì 24 ottobre 2013
Attla

Roma 23/10 Multisala UCI Cinemas Porta di Roma ---- "Film" strampalato, dalla storia incerta. Se avesse voluto essere la critica a qualche cosa non sono riuscito a capirlo. Agghiaccianti gli effetti, molto al di sotto dei tutorial per After Effects che si trovano su youtube; usati a sproposito specialmente ad inizio pellicola. A volte è interessante il gioco di luci, spesso invece i bianchi bruciano [...] Vai alla recensione »

domenica 3 novembre 2013
Marco.Borghese

Poche frasi, poche battute per recensire questo film. Anzi citerò il ragioner Ugo Fantozzi interpretato dal grande Paolo Villaggio, il quale riferendosi ad un "capolavoro" del cinema sovietico disse :"Per me, la Corazattata Potemkin è un XXXXXX (parola poco carina da utilizzare) pazzesca!" Escalmazione accompagnata da 92 minuti di applausi. Bene .

martedì 24 settembre 2013
Cornelius

Dopo il viaggio fantastico di Butterfly Zone non vedo l'ora di gustare la nuova creatura di Luciano Capponi. -30 Buona visione a Tutti

lunedì 21 ottobre 2013
FoolishGirl

Certo un film fuori dalle solite righe italiane, ma qui andiamo proprio fuori. La storia non è male e si percepisce la "pazzia" (in senso buono) del regista ma se solo ci fosse stata più cura nei montaggi e nei dialoghi, che a mio parere alcuni davvero insignificanti, il film non si sarebbe prolungato così a lungo diventando poi noioso e confusionale.

lunedì 21 ottobre 2013
lullu55

mai visto nulla di più degradante come questo film. Il vero cinema italiano non esiste più. Noioso senza un filo logico, dispersivo e scioccante qyesto "film". Ho buttati dei soldi stasera però ho imparato la lezione. Mai più film italiani. Lo sconsiglio assolutamene, sono ancora scioccato a distanza di alcune ore.

Frasi
gesu' tu non puoi essere un comandamento! io ti faccio diventare un flauto
Una frase di Gennaro Esposito (Patrizio Oliva)
dal film Il flauto - a cura di giulietta
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Massimo Bertarelli
Il Giornale

Ah!, ah!, questo Flauto è ben poco magico. Un filmino dove si capisce poco e ci si annoia molto. Lo spazzino napoletano Gennaro si ritrova in un limbo frequentato da anime in attesa, che indossano divise numerate, e vengono marchiate sul braccio. C'è un cuoco aguzzino, un cameriere col volto bendato, una chiromante romana, suicida per amore. Tutto sommato, l'ex campionissimo di pugilato Patrizio Oliva [...] Vai alla recensione »

Annamaria Scali
My Reviews

Se non sei nato e non sei morto vuol dire che sei "in attesa" nelle mani degli alieni. Questo è il disegno del regista Luciano Capponi che dopo Butterfly Zone (vincitore del primo premio Melies d'Argent al Fantafestival di Roma 2010) presenta il secondo capitolo della trilogia dedicata all'"aldilà": Il Flauto. L'inizio ha il suono di una risata provocatoria, i colori alterati di un disegno acquerellato [...] Vai alla recensione »

Alessio Neroni
Persi in sala

Al cinema dal 17 ottobre Il Flauto, un film di Luciano Capponi con Patrizio Oliva come attore protagonista. Un surreale e fiabesco luogo animato da anime senza memoria che si lasciano guidare dalla musica di un netturbino. «Ho scelto di raccontare una favola - non capisco perché bisogna chiamarla fantasy - senza gli isterismi narrativi che imperano nel cinema, il dolore delle piccole storie private, [...] Vai alla recensione »

Francesca L. Sanna
Eco del Cinema

Luciano Capponi torna al cinema per raccontare una nuova favola: "Il Flauto". Il regista attraverso un'andatura costante e mai accelerata, riflette - e fa riflettere - su un tema complesso come quello dell'aldilà; cosa c'è dopo la morte? Che fine fanno le anime? Sulla base di queste domande sembra nascere la pellicola di Capponi, incentrata sul personaggio di Gennaro Esposito, un uomo semplice nella [...] Vai alla recensione »

Elena Mandolini
Superga Cinema

Una multinazionale aliena gestisce le anime dei defunti, in attesa della reincarnazione. Queste anime, prive della coscienza del sé e dei ricordi della vita passata, approdano su di un'astronave dalle fattezze di una bellissima isola. Gli alieni decidono come e quando farle rinascere e, addirittura, quale ruolo e personalità avranno nella prossima vita.

Valerio Caprara
Il Mattino

Gennaro Esposito, alias l'ex scugnizzo campione del ring Patrizio Oliva, approda su un'isola di morti viventi, i cui destini (potrebbero persino tornare a nascere) sono decisi da una multinazionale aliena, ovviamente intenzionata a sfruttare la definitiva globalizzazione della Terra. L'ignorante spazzino napoletanista dichiaratamente ispirato al Totò poeta crepuscolare e ugualitario della celebre «'A [...] Vai alla recensione »

Paolo Dallimonti
Central do Cinema

Torna il poliedrico Luciano Capponi - che qui cura oltre a regia, soggetto e sceneggiatura anche fotografia, montaggio e musiche - con il secondo capitolo della sua personalissima trilogia sull'aldilà. Al centro della vicenda troviamo lo smarrito Gennaro Esposito (un inedito Patrizio Oliva), capitato in una comunità di strani e spaesati individui, che scoprirà essere finito, in qualità di spirito [...] Vai alla recensione »

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