Titolo originale | Kill the Messenger |
Anno | 2015 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 111 minuti |
Regia di | Michael Cuesta |
Attori | Jeremy Renner, Rosemarie DeWitt, Ray Liotta, Tim Blake Nelson, Barry Pepper Oliver Platt, Michael Sheen, Paz Vega, Michael Kenneth Williams, Mary Elizabeth Winstead, Andy Garcia, Matthew Lintz, Parker Douglas, Joshua Close, Robert Patrick, Jena Sims, Ted Huckabee. |
Uscita | giovedì 18 giugno 2015 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,65 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 21 febbraio 2017
Il candidato all'Oscar Jeremy Renner è il protagonista di un avvincente spy-movie tratto da una storia vera. In Italia al Box Office La regola del gioco ha incassato 221 mila euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Quando l'avvenente pupa di un boss del narcotraffico avvicina il reporter Gary Webb, l'ultima cosa a cui questi pensa è di essere vicino a uno scoop sensazionale. E invece, risalendo la catena alimentari degli spacciatori nicaraguensi arriva a scoprire un verità che scotta: la CIA consentiva o agevolava lo spaccio negli Stati Uniti per finanziare i Contra in chiave anti-sandinista. Quando Webb pubblica il suo dossier il bubbone scoppia: prima piovono consensi ed elogi, ma ben presto la CIA passa al contrattacco e la vita privata e professionale di Webb diventa insostenibile.
Una storia molto più che interessante: una sferzata sull'addome di zio Sam, che colpisce là dove il dolore è maggiore. Una delle pagine più oscure della cosiddetta esportazione della libertà statunitense, che, di fronte al rischio tangibile di un Centro America sempre più comunista, ha fatto ricorso a ogni tipo di mezzo, legale o illegale, per arrestare l'ondata. Ma il risvolto più doloroso dell'inchiesta di Gary Webb riguarda le vittime sacrificali del meccanismo, le solite: i neri di South Central, L.A., i più disagiati e bisognosi in generale, offerti in pasto alla servitù della droga pur di ungere la macchina dell'anti-comunismo. Di fronte a una verità così scomoda non si fatica a comprendere le ragioni della persecuzione della CIA ai danni di Gary Webb. Ma è solo uno degli elementi su cui si concentra l'attenzione della trasposizione cinematografica del libro di Nick Schou, affidata alla regia di Michael Cuesta (Six Feet Under, Homeland): la pubblicazione di Dark Alliance, il casus belli giornalistico, avviene circa a metà film e pari attenzione viene dedicata allo sviluppo dell'indagine e alle conseguenze della pubblicazione del dossier.
Purtroppo, nonostante un soggetto di ferro, puro materiale da cinema di denuncia della New Hollywood, e un cast memorabile, che affianca a Jeremy Renner caratteristi irriducibili come Ray Liotta, Andy Garcia e Oliver Platt, la trattazione della materia lascia a desiderare, principalmente a causa dell'adattamento di Peter Landesman (Parkland). La parte di reportage avvince, riuscendo a comunicare la necessaria tensione e compartecipazione emotiva - in primis il momento in cui Webb scende dall'auto a South Central, sfidando il pericolo per constatare fino in fondo gli effetti devastanti che derivano da una società divisa in caste, in cui i paria possono fungere da vittime sacrificali per un interesse più elevato. Ma è l'indagine nel privato di Webb a denotare una fragilità da racconto televisivo, un quasi-mélo di vita familiare che ricorre a semplificazioni e forzature evidenti, finendo per diluire la forza di un'indagine temeraria. Infine la rinuncia al racconto per immagini del tragico epilogo e della prosecuzione giudiziaria della vicenda, in cui il regista quasi sceglie di ritrarsi e di comportarsi come gli agenti segreti del film, che più volte avvertono Webb di non avvicinarsi a temi "troppo sensibili". Cuesta preferisce chiudere su una nota di speranza e di orgoglio residuo, contribuendo anche lui, a suo modo, a "insabbiare" i postumi dell'indagine, anziché denudarla nei suoi aspetti più sgradevoli e gridare al mondo che un uomo è morto nel tentativo di raccontare una verità sepolta da più di dieci anni.
Se La regola del gioco (terribile traduzione italiana di Kill the Messenger, che rievoca in maniera insensata il capolavoro di Renoir) riesce a salvarsi e a mantenere il vigore di una denuncia fondamentale, lo si deve quasi interamente all'interpretazione di un attore sin qui sottoutilizzato come Jeremy Renner, credibile dalla prima all'ultima scena in un ruolo di ostinato autolesionista che richiama in parte l'indimenticabile William James di The Hurt Locker.
LA REGOLA DEL GIOCO disponibile in DVD o BluRay |
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Political drama ottimamente architettato ed interpretato da un Jeremy Renner sempre più impegnato e qui in forma veramente smalliante, nei panni di Gary Webb del quale racconta la difficile battaglia nel far emergere la verità su uno dei molteplici scandali della CIA e diffonderla. Inutile dunque ribadire che il film si ispira non solo a una storia vera, quella del tenace giornalista [...] Vai alla recensione »
LA REGOLA DEL GIOCO (USA, 2015) diretto da MICHAEL CUESTA. Interpretato da JEREMY RENNER, ROSEMARIE DEWITTE, BARRY PEPPER, MICHAEL SHEEN, ANDY GARCIA, RAY LIOTTA Stati Uniti, anni ’80. La diffusione della droga ha una responsabilità interna: la CIA facilita il traffico dei salvadoregni per destinare i proventi al finanziamento dei Contras, movimento contro-insurrezionale del Paese che [...] Vai alla recensione »
Gary Webb è un reporter d'assalto che si occupa prevalentemente di traffico di droga. Un giorno l'uomo riceve una soffiata che lo porterà ad indagare sul ruolo avuto dalla CIA non solo nella rivoluzione in Nicaragua ma anche nello spaccio di stupefacenti per finanziare le attività dei ribelli. Tratto da una storia vera. Jeremy Renner si cala alla perfezione nei panni del [...] Vai alla recensione »
Abbiamo scoperto perchè gli americani sono considerati un pò "così". Partendo dal fatto che si tratta di una storia vera, colpisce veramente la scarsa capacità degli statunitensi di tenere i segreti, allo stesso tempo il coraggio del singolo che stavolta non è un eroe di carta, ma in carne ed ossa, che porta alla luce la verità che era ignorata (ipocritame [...] Vai alla recensione »
Convenzionale ma succoso, anche perché è la vicenda del reporter che dopo la famosa inchiesta del 1996-97 in cui scoperchiava le indicibili connessioni di quella che aveva definito Dark Alliance, cadde vittima di una campagna di discredito e isolamento che nel 2004 lo avrebbe condotto a una morte misteriosa. Webb lavorava per una testata californiana abituata alla cronaca locale e non certo al tipo [...] Vai alla recensione »
Nell'estate del 1996 il quarantunenne Gary Webb era uno scalpitante giornalista, in teoria destinato a rapida gloria avendo appena pubblicato sul «Mercury News» una serie di articoli sotto il titolo «Dark Alliance» che denunciavano l'esistenza di una «Cia-Contras-Cocaina Connection»: ovvero di un patto scellerato stretto sotto l'amministrazione Reagan fra narcotrafficanti del Nicaragua e la Cia disposta [...] Vai alla recensione »
Da una storia vera, il giornalista Gary Webb (un grande Jeremy Renner) scrive una serie di articoli nei quali accusa la CIA di aver coperto un ingente traffico di droga, dal Nicaragua agli Stati Uniti, usato per finanziare i Contras. Il presunto scoop gli frutta premi ed elogi, ma lo rende vittima di un complotto teso a screditarlo. Girato come un thriller, il film convince nella parte relativa all'inchiest [...] Vai alla recensione »