Sta per piovere

Film 2013 | Drammatico, 91 min.

Regia di Haider Rashid. Un film con Lorenzo Baglioni, Mohamed Hanifi, Giulia Rupi, Amir Ati, Michael Alexanian. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, Iraq, 2013, durata 91 minuti. Uscita cinema giovedì 9 maggio 2013 distribuito da Radical Plans. - MYmonetro 2,70 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 23 aprile 2020

Un film che affronta le conseguenze di un rimpatrio costretto dalle difficili condizioni lavorative in Italia.

Consigliato sì!
2,70/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 2,83
PUBBLICO 2,78
CONSIGLIATO SÌ
Un racconto di vita attuale che racconta la contraddittoria realtà degli immigrati di seconda generazione.
Recensione di Chiara Renda
Recensione di Chiara Renda

Dove e' casa mia? In Italia, dove vivo da quando sono nato, o in quel Paese lontano che non conosco da dove vengono mamma e papà?". Queste le parole di Said, nome esotico per un caparbio ragazzo di 26 anni che parla toscano ed è nato a Firenze da genitori algerini.
Quando suo padre perde improvvisamente il lavoro, Said si vedrà negato il permesso di soggiorno e sarà costretto insieme al padre e al fratello a "tornare in patria", in Algeria, un posto che lui non ha mai neanche visto. La sua natura combattente lo spingerà dunque ad appellarsi agli avvocati e alla stampa, nel tentativo di attirare l'attenzione sul problema degli immigrati di seconda generazione, intrappolati nei meandri dall'assurda e anacronistica legislazione italiana.
Al suo quarto lavoro dopo Between Two Lands, Tangled Up in Blue e Silence: All Roads Lead to Music, il giovane Haider Rashid, nato a Firenze da padre iracheno e madre italiana, sceglie di prendere spunto da un problema urgente e personalmente sentito, per raccontare l'evidente disconnessione tra la realtà italiana e l'obsoleto scenario legislativo. E lo fa evitando la trappola del film a tesi, mettendo invece generosamente il primo piano il suo convincente protagonista (Lorenzo Baglioni), continuamente braccato da una macchina da presa d'ispirazione neorealista. In una Firenze estiva, torrida e quasi irriconoscibile, lontana dalle belle immagini da cartolina, Said si muove tra strade deserte, case, uffici e studi televisivi, accompagnato dalle opprimenti musiche di Tom Donald a sottolineare l'incubo emotivo nel quale lo conduce questo viaggio negli assurdi meandri della burocrazia. Pur con qualche ingenuità a livello di sceneggiatura e qualche eccesso di retorica nei dialoghi, Sta per piovere è un documento autentico a testimonianza di un problema urgente spesso ignorato e sottovalutato. Un documento in bilico tra cinema-verità e finzione, capace di emozionare grazie a un tono lieve e a un personaggio forte, affiancato da credibili comprimari. Un documento che si interroga con passione e profondità sull'identità e sul complesso concetto di 'straniero' nella nostra realtà.

Sei d'accordo con Chiara Renda?
Andata e ritorno per l'Italia.

Said, un giovane sicuro e ambizioso, nato e cresciuto in Italia da genitori algerini, studia e lavora come panettiere part-time. A seguito del suicidio del direttore della fabbrica in cui lavora suo padre Hamid, la famiglia si trova di fronte alla lacerante realtà di non poter rinnovare il permesso di soggiorno, come fa da trent'anni, e riceve un decreto di espulsione. L'Italia, il paese che Said ha sempre considerato suo, appare ora come un muro di gomma che lo spinge a "tornare a casa", in Algeria, luogo che lui non ha neanche mai visitato. Nel tentativo di trovare una soluzione, Said si appella agli avvocati, ai sindacati e alla stampa, cercando di portare attenzione su un problema concreto e sempre più presente nella società italiana; questo percorso lo porterà attraverso i meandi di una burocrazia legislativa retrograda e alla riconsiderazione della sua identità, riflettendo su un dilemma profondo: rimanere in Italia clandestinamente o partire per l'Algeria con la sua famiglia, aiutandola a ricostruirsi una vita nel paese che ha lasciato trent'anni fa?

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 14 febbraio 2013
Mahahaha

Non sono un critico di professione, ma ho assistito all'anteprima e mi sento in dovere di lasciare due parole sul film. E' un'opera che nasce dalla passione e dal sudore di tutti quelli coinvolti, che ha il grandissimo (e affatto scontato) pregio di non limitarsi a mostrare i propri contenuti, ma di mostrarli in maniera tecnicamente ineccepibile. La regia e la recitazione hanno un passo moderno e [...] Vai alla recensione »

lunedì 6 maggio 2013
Jayan

Un ottimo film sui figli di immigrati che nascono in Italia e non possono avere la cittadinanza come avviene in altri paesi. Said, insieme al fratello e al padre (la madre è morta) è nato in Italia e qui ha vissuto tutta la sua vita. Non è mai andato in Algeria. Parla l'italiano con l'accento toscano (siamo a Firenze), ha una fidanzata italiana e tifa per l'Italia. Vai alla recensione »

mercoledì 1 maggio 2013
nonnatuttua01

Veramente bello, interessante, coinvolgente....Straordinario Lorenzo Baglioni!

giovedì 11 aprile 2013
Crazman

Una boccata d'aria fresca per il cinema italiano indipendente

giovedì 11 aprile 2013
andresi

Un film profondo, semplice, emozionante, che con poco, con i silenzi di una conversazione ci fa sentire il peso della condizione umana moderna. Un film non solo sulle seconde generazioni e l'identità dei "figli di stranieri" ma anche sull'identità dei giovani di oggi, persi e senza basi su cui contare, con la speranza di valori forti su cui costruire un futuro, si spera, più umano.

sabato 4 maggio 2013
angelo umana

 “Buona fortuna a voi, ne avete molto più bisogno di me”, così dice ai “nativi” italiani che lo conoscono e lo salutano il 26enne Said Mahran, costretto dalle nostre leggi a veder ripartire – e ripartire poi lui stesso - suo padre Ahmid per l’Algeria, vedovo, dopo 30 anni vissuti a Firenze, durante i quali sono nati i suoi figli, oltre a Said, [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 maggio 2013
giuliacanova

Un piccolo film, ma i limiti cinematografici passano subito in secondo piano perchè è grande per ciò che riesce a farci capire, molto più di tante analisi sociologiche sfornate nei patinati salotti politici. Mi ha fatto riflettere su un problema che in tanti sottovalutiamo solo perchè non ci riguarda personalmente. Da vedere per aggiustare il tiro su ciò che pensiamo, spesso con molta superficialità, [...] Vai alla recensione »

giovedì 11 aprile 2013
rocchiviola

Un gran bel film che tratta un argomento di attualità, non sempre al centro delle attenzioni nel nostro Paese...consiglio a tutti di andare a vederlo...

giovedì 11 aprile 2013
Crazman

 Grande film indipendente 

giovedì 11 aprile 2013
Antares_84

Finalmente un film italiano che racconta il problema degli immigrati di seconda generazione; gia' questo rappresenta una novita' visto che il tema non era stato ancora rappresentato (che io sappia) nel cinema italiano. La cosa piu' bella del film e' che lo fa senza cadere nei retorici cliche' che puntualmente coinvolgono i temi dell'immigrazione: il regista non racconta qui [...] Vai alla recensione »

martedì 26 febbraio 2013
Psychokiller

Premetto che purtroppo non ho potuto partecipare alla presentazione del film svoltasi a febbraio al teatro Puccini di Firenze e me ne rammarico profondamente. Ma ho letto la trama e visto il trailer e già così questo film mi ha fatto un'ottima impressione. Rimedierò al più presto alla mia mancanza. Credo che film come questo per i temi e per il mezzo utilizzato siano da portare in primo piano nei [...] Vai alla recensione »

domenica 2 giugno 2013
78franz

Tema importante, ma film amatoriale La storia di samir della su famiglia algerina in Italia da 30anni, due figli nati a Firenze ma non riconosciuti italiani e che ogni due anni devono fare richiesta di permesso di soggiorno per rimanere in Italia. Giustissimo il tema e di stretta attualità : ius soli vs ius sanguinis. Ma che dire del film? Ebbene fa acqua da tutte le parti.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Nadia Mayen
Al Arabiya

"My name is Said Mahran, and I am an Italian like you," said the protagonist of Sta Per Piovere (It's About To Rain), by Iraqi-Italian director Haider Rashid, who described second generation immigrants as being stuck in a socio-political limbo. The movie tackles issues of cultural and legal straddling that many like fictitious Mahran encounter. Mahran, the son of an Algerian immigrant is faced [...] Vai alla recensione »

Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Non sa che cosa significa tornare a casa, Said, algerino di Firenze, perché in Algeria non ci è mai stato. Quando a 26 anni, nato in Italia, figlio di operai, tifoso di Fiorentina e Nazionale, si trova davanti la revoca del permesso di soggiorno del padre (licenziato dalla fabbrica: è la crisi...) e la richiesta di rimpantriare, incomincia una personale lotta per la difesa di un diritto ammesso da [...] Vai alla recensione »

Mark Adams
Screen Daily

The film, which had its world premiere at the Dubai International Film Festival, features an impressive lead performance from newcomer Lorenzo Baglioni as a young man born in Florence, who works in a bakers, is a fanatical supporter of the Italy football team but whose life is torn apart when his father, an Algerian who has never sorted residency in the country, loses his job and is told he and his [...] Vai alla recensione »

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Un film italiano di un regista, Haider Rashid, che nato a Firenze da madre italiana e da padre irakeno, ha conosciuto da vicino il problema di quegli italiani di seconda generazione cui, fino a quando non interverrà finalmente una legge ormai necessaria per difenderli, non sarà possibile trovare una giusta soluzione ai loro problemi di cittadinanza.

Valerio Caprara
Il Mattino

Ti aspetti contenuti vibranti d'indignazione e magari tempestivi nel collegarsi alla nomina di Cecile Kyenge a ministro per l'integrazione e il film conferma. Ma «Sta per piovere» del fiorentino di padre iracheno Haider Rashid non si limita a svolgere il nobile compito, perché l'odissea del protagonista Said, integrato in Italia, di punto in bianco espulso per un cavillo e quindi perso nei meandri [...] Vai alla recensione »

Massimo Bertarelli
Il Giornale

Nuovo dramma sull'immigrazione, che(ri) scopre le ipocrisie di una legge e di una burocrazia ottuse. A Firenze sgobba in panetteria e studia ingegneria meccanica il ventiseienne Said, nato in Italia da genitori algerini, che vive con il padre vedovo e il fratello minore. Quando papà perde il lavoro, ecco la lettera di espulsione. Troppi tempi morti tra agghiaccianti silenzi.

NEWS
VIDEO
giovedì 1 novembre 2012
 

Cosa accade quando la macchina burocratica è impreparata a gestire i diritti delle seconde generazioni di immigrati? Sta per piovere, terzo lavoro (dopo il documentario Between Two Lands e il lungometraggio Tangled Up in Blue) del giovane Haider Rashid [...]

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