Tutti i rumori del mare

Film 2012 | Thriller, 95 min.

Regia di Federico Brugia. Un film con Sebastiano Filocamo, Benn Northover, Orsi Tóth, Malika Ayane, Mimmo Craig. Cast completo Genere Thriller, - Italia, Ungheria, 2012, durata 95 minuti. Uscita cinema venerdì 24 agosto 2012 distribuito da Maremosso. - MYmonetro 2,72 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 29 agosto 2012

Federico Brugia esordisce alla regia con un progetto internazionale. Con un cameo della cantante (e moglie) Malika Ayane e Rocco Siffredi. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento,

Tutti i rumori del mare è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
2,72/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA
PUBBLICO 2,93
CONSIGLIATO SÌ
Formalmente bella e radicale, una riflessione sociale intorno al drammatico traffico di esseri umani.
Recensione di Marzia Gandolfi
mercoledì 25 luglio 2012
Recensione di Marzia Gandolfi
mercoledì 25 luglio 2012

Non ha un nome e nemmeno un'identità, il traghettatore di merci e persone presso un'organizzazione criminale che 'commercia' giovani donne cresciute negli orfanotrofi dell'Est. Ha però un passato, cancellato come in un libro di Pirandello, e una sveglia 'muta' puntata sulle sette che lo coglie sveglio un minuto prima delle sette. Gratificato in denaro per l'efficienza e la discrezione, si fa carico di un nuovo incarico, Nora, una giovane donna da consegnare e poi avviare alla prostituzione. Ma le cose questa volta andranno diversamente e l'uomo senza nome infilerà la vita, deviando la strada e (ri)trovando la via di casa.
Opera prima di Federico Brugia, Tutti i rumori del mare è un noir di pochi gesti e interminabili attese. L'attesa che qualcosa accada, forse l'amore, nella vita di uomini e donne che vivono ad Est dell'anonimato delinquenziale e umano. Da troppi anni il 'fu' di Brugia è morto e rinato a una vita sempre uguale, una vita che aspetta soltanto una consegna da portare, un posto dove andare, senza fare domande, senza farsi domande. Come il Titta di Sorrentino (Le conseguenze dell'amore), l'uomo senza identità, interpretato da Sebastiano Filocamo, alloggia in un albergo, questa volta abbandonato e senza il conforto di un ospite da incontrare. Non ha hobby, non ha passioni, soltanto routine, un game over sul Nintendo e un amico di cui sente il dolore senza sentirsi. Perché lui scansa odio e amore, elude il dinamismo emozionale, tralascia il dissenso e il senso del 'corpo', lui non può permettersi la vita ma solo la sopravvivenza che scorre lungo geometrie asettiche, luoghi essenziali, spazi grandi e aperti che hanno perso i colori e accumulato silenzi opprimenti. Brugia desatura il paesaggio ungherese procedendo verso la scarnificazione e la rarefazione antinaturalistica e lasciando che sia un vetro a condizionare lo sguardo, il vetro di un finestrino dell'auto, quello di una finestra di albergo, di una porta o di una vetrina. L'understatement di Filocamo, la sua pura oggettività, 'portatrice' e testimone di morte, sposa bene il teorema spaziale ed esistenziale di un'opera che tende all'astrazione. Le ambiziose (forse troppo) inquietudini metafisiche del film non mancano di dichiarare, senza esplicitarla, una riflessione sociale intorno al drammatico traffico di esseri umani che in Italia ha trovato e trova una domanda fortissima (e desolante) di prestazioni sessuali femminili. Formalmente bello e radicale, Tutti i rumori del mare soffre una certa programmaticità, che decifra e 'risolve' le esistenze sospese dei personaggi, inibendo ogni passaggio a livelli di interpretazione ulteriori. L'epilogo cancella allora tutte le ambiguità della storia e del genere, risultando assolutorio almeno per il protagonista e il biondo Thomas di Benn Northover. Nell'esordio di Brugia trova posto ma non significato il cameo di Rocco Siffredi, probabile amante 'da appoggio', e Malika Ayane, improbabile dark lady di un noir immaginato. Credibile, sofisticata e preziosa è invece la sua voce sui titoli di coda e i grovigli dell'uomo che non (c')era.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 29 agosto 2012
renato volpone

Federico Brugia ci offre un film in perfetto stile "Commissario Derrick", ma che si tinge di noir, di gotico e gioca in un mondo di "miserabili". Personaggi loschi si occupano di un traffico di "umani". Il narratore è il trasportatore:  un uomo che ha cancellato le tracce della sua vita precedente e ora si ritrovare a cambiare identità ogni volta che [...] Vai alla recensione »

mercoledì 19 marzo 2014
Zikutomo

Due stelle, una stella, due stelle e mezzo... ancora una volta mi devo confrontare con il portale MyMoviesOnline per un film poco commentato e criticato negativamente. "Tutti i rumori del mare" sembra, a tutti gli effetti, un film francese. La malinconia intima permea tutto il paesaggio naturale e spirituale dei personaggi. La fotografia (costantemente grigia) e il montaggio (magistralmente diluito [...] Vai alla recensione »

domenica 26 agosto 2012
Riccardo Tavani

La vicenda è una esplicita ripresa della situazione rappresentata in “Le conseguenze dell'amore” di Paolo Sorrentino, interpretato da Toni Servillo. Qui, però, e tutto più radicalizzato, “esasperato”. A partire dalla solitudine esistenziale del protagonista e del suo alloggio sì in un albergo come nel film di Sorrentino, ma disabitato, mai [...] Vai alla recensione »

mercoledì 28 maggio 2014
angelo umana

 “Tutti i rumori del mare” è un testo letterario più che un film, sebbene questo rappresenta bene la vicenda che descrive, un traffico di ragazze ungheresi sole da far prostituire in occidente. La rappresenta bene perché le immagini trasmettono l’atmosfera giusta del giallo, dell’ambiente criminale, oltreché dei paesaggi grigi e innevati, con [...] Vai alla recensione »

Frasi
"ti sento scorrere tra le mie vertebre non so distinguerti dal veleno che ho sulla pelle"
Una frase di La donna con la pistola (Malika Ayane)
dal film Tutti i rumori del mare
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Roberto Nepoti
La Repubblica

Un tipo misterioso, al servizio del crimine, deve portare in Italia una giovanissima ungherese destinata alla prostituzione. Quando i boss cambiano idea, ordinandogli di eliminare la scomoda ragazza, l' uomo si ribella e spariglia le carte. Debutto nel lungometraggio di un accreditato regista di "pub", un film diretto come si deve; ma così ansioso di rigore da diventare penitenziale.

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