Anno | 2010 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Marco Pozzi |
Attori | Sonia Bergamasco, Gianmarco Tognazzi, Isa Barzizza, Benedetta Gargari . |
Uscita | giovedì 19 aprile 2012 |
Distribuzione | Movimento Film |
MYmonetro | 2,73 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 5 maggio 2015
Marco Pozzi affronta coraggiosamente il tema dell'anoressia, la prima patologia a causare la morte tra i giovani.
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CONSIGLIATO SÌ
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Sara è un'adolescente affetta da disturbi alimentari. In seguito a una delusione amorosa ha deciso di raggiungere il peso ideale di 38 chili e, giorno dopo giorno, vive con sempre maggior impegno il regime dietetico autoimposto e la dedizione allo sport e all'attività fisica. I suoi genitori, un medico oculista e una gallerista che opera nel sociale, sono troppo coinvolti dal lavoro e da un'evidente crisi coniugale per rendersi conto dei problemi della figlia. Ma anche le due migliori amiche fanno fatica a leggere al di sotto dei suoi sorrisi e del comportamento da studentessa modello. È infatti nei lunghi momenti di solitudine che Sara confessa a se stessa e alle pagine di un blog le proprie tensioni legate all'apparenza e il naturale bisogno di affetto.
Si tende a guardare con un certo sospetto quei film che nascono da un problema sociale o da necessità divulgative, preoccupati dalla possibilità che la strada lastricata di buone intenzioni conduca comunque all'inferno del cattivo cinema. E invece, pur non sfuggendo in toto alle trappole del pedagogismo, Maledimiele riesce a smarcarsi dai toni dottrinali da Pubblicità Progresso grazie soprattutto a un lavoro che privilegia le immagini alle situazioni, la connotazione di un'atmosfera tesa e rigida piuttosto che lo schematismo del "prodotto per giovani".
Il titolo richiama alla mente una canzone degli Afterhours, ma fa in realtà riferimento al primo periodo dell'anoressia, detto "luna di miele", in quanto il malessere si nasconde dietro una superficie dolce e una certa serenità d'animo. Un ossimoro rappresentativo anche del doppio registro scelto dal regista, che alterna la costruzione della dimensione psicologica interiore con il racconto adolescenziale della routine familiare e scolastica. Quest'anima bipolare, oltre a restituire con una certa efficacia il tipico dissidio dell'adolescenza (quello di un mondo piccolo e acerbo che appare assoluto e sconfinato), sa che per emanciparsi dalla cerchia ristretta dei matinée scolastici deve lavorare più di astrazione che di realismo.
In questo modo, l'intensità del film di Marco Pozzi sta nel restituire il disagio dell'anoressia cercando di metterne in immagini il carattere essenzialmente privato, la sua tacita incomprensibilità. Ogni quadro della degenerazione della malattia (suddivisa in blocchi narrativi scanditi dalla progressiva perdita di peso) guarda tanto al corpo e alla pelle quanto ai sogni e ai pensieri della protagonista attraverso un'ottica raggelata, sospesa in una dimensione metafisica. Dall'algido design d'interni della casa borghese agli sguardi in macchina esibiti, dalle sonorità eclettiche (Erik Satie e musica elettronica) alle sequenze oniriche, la costruzione dell'immagine è preponderante rispetto alla scrittura della parola, lasciando che la vita sociale e familiare della giovane protagonista sia solo una pista narrativa secondaria, il necessario supporto di psicodramma giovanile su cui orchestrare un vero e proprio thriller psicologico.
Non tutti i quadri astratti riescono particolarmente efficaci, così come è vero che l'ordinarietà della storia torna spesso in superficie a ribadire la finalità scolastica della parabola adolescente. Ma anche solo arrischiarsi a dar davvero la caccia agli spettri di un problema senza nascondersi dietro al dito del dovere sociale non è certo cosa da poco.
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L’anoressia è una malattia sociale, figlia dell’indifferenza e delle mode, degli status e delle incomprensioni. In maledimiele Mauro Pozzi propone la storia di Sara, un’adolescente che man mano modifica il proprio regime alimentare fino a scivolare nella patologia, schernendosi quasi della scarsa attenzione dei genitori e delle amiche ai problemi [...] Vai alla recensione »
Soffrendo da un paio di anni di disordini alimentari (specie bulimia) ovviamente ho dovuto vederlo. A parte che è stato diffuso pochissimo nelle sale cinematografiche.. Comunque alcune scene in cui si vedeva il disturbo mi hanno toccato molto (ad esempio la scena iniziale dell'abbuffata ripetitiva) ma alla fine non ha avuto una vera e propria trama.
Il film di Marco Pozzi, Maledimiele, vincitore nel 2010 del premio Fiuggi family, settore del festival del cinema di Venezia e partecipe con buoni risultati in numerosi altri festival cinematografici, è un film che affrontando il tema attualissimo, ma non discusso come si dovrebbe dell’anoressia, s’imbatte anche in quelle problematiche sociali e psicologiche che favoriscono l’insorg [...] Vai alla recensione »
Non capisco come la critica possa aver promosso questo titolo. Spinto proprio da un buon trailer ed ottimi pareri della critica mi sono infatti deciso a guardarlo ma purtroppo, pur aspettando che la trama subisse un'evoluzione, sono dovuto rimanere a bocca asciutta quando, così come è iniziato, il film è finito. Questo film non mi ha lasciato nulla, se non istruzioni su come [...] Vai alla recensione »
Come soffre la quindicenne Sara, che pure sembra una ragazzina normalissima. Né papà oculista Enrico (Gianmarco Tognazzi), né mamma impegnata nel sociale Anna (Sonia Bergamasco) si accorgono che rifiuta il cibo. Perché si comporta così? Un amaro dramma social-familiare, ambientato nella Milano dei quartieri medio-alti, che s'interroga sul male insidioso dell'anoressia.
La 15enne Sara (Benedetta Gargari) si ammala di anoressia. Eppure, dice il regista Marco Pozzi, Maledimiele “non è la storia di un’anoressica”. Il focus è sul progressivo, ineluttabile cadere in questo male: alla luce del sole, Sara è una ragazza diligente e spensierata, ma il suo dark side ha le regole ferree dell’irraggiungibile peso ideale. Nè i genitori (Sonia Bergamasco e Gianmarco Tognazzi), [...] Vai alla recensione »
Sembra un film francese ambientato a Milano con Isa Barzizza. Perché francese ? Perché rende vivi pensieri astratti. Come ci riesce? Visivamente. Intaglia i dettagli, che contano più dei piani di insieme, dei primi piani, dei contropiani. Mani, piedi, bocca sporca di vomito, fessure delle porte, pennarello che traccia strani segni sul lenzuolo, mani si poggiano sul muro nervose, occhi verdi spauriti, [...] Vai alla recensione »
È il primo film italiano che parla di anoressia. Così recita lo «strillo» su YouTube e in virtù di questo ha ottenuto vari contributi istituzionali (ministeri dei Beni culturali e Agricoltura, assessorato alla salute di Milano, regione Lombardia). Al centro del racconto è Sara (Benedetta Gargari) adolescente di fin troppo buona famiglia milanese, con genitori in crisi di coppia, troppo impegnati nel [...] Vai alla recensione »
Chiamando il causa Santa Teresa, il filosofo Giorgio Agamben afferma che l'anoressia non è disprezzo, ma una forma di valorizzazione di sé. Dolorosa, naturalmente, come dimostra anche questa piccola opera severa e sincera di Marco Pozzi, già studente dell'olmiana Ipotesi Cinema. La liceale Sara è ossessionata dal cibo e dal peso: ogni giorno ne perde un po', come annota scrupolosamente su post-it, [...] Vai alla recensione »