Storm

Hannah Maynard è il Pubblico Ministero presso una sezione del Tribunale dell'Aja che persegue i crimini di guerra. La causa in corso vede come imputato Goran Duric che, nel corso della guerra civile nella ex Jugoslavia, ha deportato, stuprato e fatto uccidere molte donne bosniaco-musulmane. Il testimone a carico cade però in contraddizione e, in seguito a una verifica nei luoghi in cui accaddero i fatti, la sua testimonianza risulta falsa. Si suiciderà il giorno stesso lasciando in Hannah più di un dubbio. Non considerando il caso come chiuso va a cercare Mira, la sorella dell'ucciso che ha una famiglia e vive solitamente in Germania. Mira sa molto di più di quanto appare ma ha paura. Il magistrato riesce a conquistare la sua fiducia e a farle rivelare di essere stata vittima e testimone di atrocità commesse da Duric. Non sarà però facile arrivare a una sentenza di condanna.<
Storm non è il primo film e non sarà l'ultimo speriamo a raccontare vicende legate all'orrore che ha attraversato i Balcani alla fine del secolo scorso. Sembra ormai passato un tempo lunghissimo da quando le notizie di 'pulizie etniche' occupavano i media. Quel tempo di sicuro non è però sufficientemente lontano per chi quelle violenze le ha vissute sulla propria pelle e ancora ne porta cicatrici difficilmente rimarginabili. In particolare questo vale per le donne, all'epoca ragazze o addirittura bambine, vittime di efferatezze indicibili.
Storm indaga proprio su questo aspetto dell'orrore e mentre ci ricorda il prezioso lavoro del Tribunale dell''Aja ci fa percepire quanto gli odi, le omertà, il terrore delle vendette siano ancora presenti in quei territori martoriati. Riesce inoltre nell'impresa di offrirci questa sensazione di profondo malessere senza ricorrere all'ormai logora scelta del flashback. È nell'oggi, nella paura di testimoniare, nelle pastoie burocratico-politiche dettate da un opportunismo immorale che percepiamo quanto ancora resti da fare. Schmid realizza così un cinema di impegno civile che non raggiunge particolari vette sul piano linguistico ma assolve al dovere, imprescindibile, di far sì che la memoria non si spenga. 