Winnie the Pooh - Nuove avventure nel bosco dei 100 acri

Film 2011 | Animazione, Film per tutti 65 min.

Anno2011
GenereAnimazione,
ProduzioneUSA
Durata65 minuti
Regia diStephen J. Anderson, Don Hall (II)
AttoriJim Cummings, Travis Oates, Bud Luckey, Tom Kenny, Craig Ferguson, Kristen Anderson-Lopez Jack Boulter, Wyatt Hall, Huell Howser.
Uscitamercoledì 20 aprile 2011
TagDa vedere 2011
DistribuzioneWalt Disney
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: Film per tutti
MYmonetro 3,15 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Stephen J. Anderson, Don Hall (II). Un film Da vedere 2011 con Jim Cummings, Travis Oates, Bud Luckey, Tom Kenny, Craig Ferguson, Kristen Anderson-Lopez. Cast completo Genere Animazione, - USA, 2011, durata 65 minuti. Uscita cinema mercoledì 20 aprile 2011 distribuito da Walt Disney. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: Film per tutti - MYmonetro 3,15 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 22 luglio 2016

Dal bosco dei Cento Acri le nuove avventure dell'orsacchiotto più dolce di casa Disney. In Italia al Box Office Winnie the Pooh - Nuove avventure nel bosco dei 100 acri ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 115 mila euro e 36,4 mila euro nel primo weekend.

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Consigliato sì!
3,15/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 2,83
PUBBLICO 3,13
CONSIGLIATO SÌ
Un senso di artigianalità e unicità per un film che recupera il meglio della classicità Disney.
Recensione di Marianna Cappi
martedì 19 aprile 2011
Recensione di Marianna Cappi
martedì 19 aprile 2011

Pooh si sveglia con il pancino che brontola e scopre di non avere più miele in casa. Esce per andarlo a cercare ma s'imbatte nel dramma di Ih-Oh, che ha perso misteriosamente la coda. Riportare la coda all'amico asinello diventa la cosa più importante da fare per Pooh e tutti i compagni del Bosco dei Cento Acri, almeno finché non accade di peggio. Infatti Christopher Robin non si trova da nessuna parte e il gufo Uffa, traducendo un suo biglietto autografo, afferma che è stato rapito dal mostro Appresto. La giornata diventa così piuttosto impegnativa per un orsetto che era uscito solo per cercare del miele...
Primo lungometraggio sul grande schermo da oltre 35 anni, il film dell'orsetto di pezza Winnie The Pooh, nato dalla penna di A. A. Milne e ispirato ai veri pupazzi del figlio dell'autore, Christopher Robin, vede la luce sotto il regno di John Lasseter e non gli poteva andare meglio. Fino ad ora, infatti, il pregiudizio sullo zuccheroso orsetto goloso di miele, dal cervello piccolo e il cuore grande, non solo era lecito ma appariva addirittura avvalorato da molti dei cortometraggi in circolazione, realizzati con tratto troppo rapido e digitale. I registi Stephen J. Anderson e Don Hall riescono invece nell'impresa di fare un film contemporaneo proprio andando a ripescare il classico.
Basterebbe far notare che a cantare la musichetta originale del personaggio, riarrangiata ma riconoscibilissima, c'è un'icona indie come Zooey Deschanel e dovremmo esserci intesi. Ma c'è di più e di meglio. La storia guarda agli esordi di Winnie Pooh, ai corti degli anni Sessanta (poi riuniti a loro volta in un lungo), dove la progressione narrativa procede "a cascata" esattamente come avviene nel gioco infantile, capace di distrarsi ad ogni occasione senza perdersi mai. Il tratto, poi, è quello tipico dell'acquerello e del disegno fatto a mano che, combinato con la messa in scena di contesto e paratesto - i personaggi escono letteralmente dalle pagine, a volte portando con sé alcune parole o utlizzando una stringa di lettere come vera e propria soluzione narrativa - riescono nell'incredibile: dare al prodotto un senso di artigianalità e unicità nonostante il marchio rappresenti un emblema della serialità e dello sfruttamento commerciale universale.
Dulcis (è il caso di dirlo) in fundo, alcune sequenze come quella della descrizione del mostro Appresto (Backsoon), realizzata sul fondo nero di una lavagna, o quella delle allucinazioni da fame di Pooh, che vede ogni cosa prendere le fattezze di un vasetto di miele, riportano alla mente le soluzioni più graficamente inventive, psichedeliche e straordinarie dei vecchi classici Disney. Dopo questo film il pregiudizio non è più ammesso, ma sarà di certo più difficile tornare ad accontentarsi degli episodi televisivi.

Sei d'accordo con Marianna Cappi?
Maria Francesca Genovese

I percorsi didattici

» Per aiutare Ih Oh che ha perso la coda, si riunisce tutta la compagnia degli amici del bosco e ognuno dà il suo suggerimento. Se c'è un problema, pensi sia utile unire le forze? Da soli si ottengono gli stessi risultati?
» Pooh il saggio, Pimpi il pauroso, Tigro il convinto, Ih Oh il pessimista, Tappo l'intelligente, Uffa il “so tutto io”: chi preferisci? E tu a chi assomigli di più? Perché?
» Nel cercare una soluzione per Ih Oh, Pooh dice: “Bisogna fare le cose con calma”. Ha ragione? Affrontare le cose in fretta, senza riflettere bene, porta a buoni risultati?
» Ad un certo punto Tigro vuole fare un “corso di tigraggine”, come dice lui, al sonnacchioso Ih Oh per renderlo più veloce e saltellante. Come reagisce Ih Oh? È contento dell'idea del suo amico? Tu pensi che sia giusto forzare qualcuno ad essere diverso da quello che in realtà è?
» Fraintendendo il messaggio scritto da Christopher Robin, Uffa dice ai suoi amici che il bambino è stato rapito dal mostro “A presto” e poi comincia a descrivere la misteriosa creatura nei minimi particolari, spaventando sempre di più Pooh e gli altri, anche se in realtà “A presto” non esiste. Secondo te un errore del genere, cioè esagerare le cose dopo averle male interpretate, capita solo a Uffa? Oppure è un errore abbastanza diffuso? Prima di allarmare gli altri (e se stessi) non è meglio informarsi bene?
» Il miele che Pooh ama così tanto anche nella realtà è un ottimo alimento, in grado di dare molta energia (è composto di zuccheri per oltre il 70%). Ma il miele ha tante altre funzioni: migliora il sonno e la concentrazione, lenisce il mal di gola, disinfetta. Perché non chiedi alla mamma o al papà di spiegarti bene le sue proprietà?
» Esistono tanti tipi di miele: acacia, castagno, eucalipto, rododendro … Dipende dai fiori su cui si posano le api e ogni tipo ha qualità particolari. Nella tua regione qual' è il miele più diffuso? Che caratteristiche ha?
» Alla fine del film Christopher Robin dice a Pooh: “Invece di pensare al tuo pancino, hai pensato al tuo amico”. A che cosa si riferisce Christopher Robin? Perché quello di Pooh è un bellissimo gesto?

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 11 ottobre 2015
zero99

Dalla Disney sono stata abituata a vedere film d'animazione che posso piacere sia ai grandi che ai più piccoli, ma in questo caso no. Questo film può piacere solo ai bambini molto piccoli, già dopo gli 8 anni non so se può piacere. Capisco che da Winnie the pooh non mi potevo aspettare chissà che cosa, però siamo molto sotto le mie aspettative.

lunedì 27 giugno 2011
elmaos

Ho trovato questo film decisamente noioso, ci siamo recati al cinema incuriositi dal trailer interessante e commuovente ma delusi non poco dal Film.

Frasi
"Aiutooo… mi sono persoooo!"
Pimpi (voce nella versione originale) (Travis Oates)
dal film Winnie the Pooh - Nuove avventure nel bosco dei 100 acri - a cura di greta_2008
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Alessandra Levantesi
La Stampa

Ritorno all’antico per la Disney che; in un provvisorio abbandono del campo del 3D di cui è stata promotrice, propone un cartone d’altri tempi sia per la qualità artigianale del disegno, sia per lo spirito di fedeltà al testo base. Si tratta di Winnie the Pooh, un classico dell’infanzia risalente al 1926: quando lo scrittore Milne decise di pubblicare le storie inventate per il figlioletto, ispirandosi [...] Vai alla recensione »

Paola Casella
Europa

Ci sono tanti motivi per amare questo cartone animato della Disney che vede protagonista il famoso orsetto goloso di miele: la prima è che non è in 3D e quindi non esclude il target naturale dei bambini al di sotto dei cinque anni, età minima indicata da molti esperti per indossare gli occhialetti bicolore senza danni. La seconda è che il film non esclude nemmeno il pubblico adulto che accompagna i [...] Vai alla recensione »

Maurizio Acerbi
Il Giornale

Winnie, affamato, va alla ricerca del miele ma finirà inevitabilmente per essere coinvolto nelle disavventure dei suoi divertenti amici. Tutti i genitori con figli piccoli devono fare i «conti», prima o poi, con Zinnie the Pooh e di suoi compagni, i personaggi Disney che vivono nel Bosco dei Cento Acri. Ecco, allora, che per Pasqua arriva la consacrazione su grande schermo (non è la prima volta) del [...] Vai alla recensione »

NEWS
NEWS
lunedì 15 novembre 2010
 

Walt Disney Animation Studios torna nel Bosco dei 100 Acri con Winnie the Pooh, la prima avventura dell'orsetto Pooh realizzata in oltre 35 anni dagli animatori Disney per il grande schermo. Con il fascino, l'ingegno e la fantasia dei cortometraggi originali, [...]

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