Una vita tranquilla

Film 2010 | Noir, 105 min.

Anno2010
GenereNoir,
ProduzioneItalia, Germania, Francia
Durata105 minuti
Regia diClaudio Cupellini
AttoriToni Servillo, Maurizio Donadoni, Juliane Köhler, Marco D'Amore, Francesco Di Leva Leonardo Sprengler, Alice Dwyer, Giovanni Ludeno, Micki Bertling, Ulrich Cyran, Nick Dong-Sik, Hans Joachim Heist, Joachim Kretzer, Edoardo Melone, Franco Melone, Daniel Roesner, Enzo Salomone, Lucia Schlör, Hildburg Schmidt, Andreas Wellano.
Uscitavenerdì 5 novembre 2010
TagDa vedere 2010
Distribuzione01 Distribution
MYmonetro 3,21 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Claudio Cupellini. Un film Da vedere 2010 con Toni Servillo, Maurizio Donadoni, Juliane Köhler, Marco D'Amore, Francesco Di Leva. Cast completo Genere Noir, - Italia, Germania, Francia, 2010, durata 105 minuti. Uscita cinema venerdì 5 novembre 2010 distribuito da 01 Distribution. - MYmonetro 3,21 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 29 marzo 2016

Rosario Russo è un uomo che ha dovuto abbandonare la sua terra e fuggire dal suo passato. Un giorno, però, il suo passato riappare sotto le sembianze del figlio Diego. Il film ha ottenuto 4 candidature ai Nastri d'Argento, 4 candidature a David di Donatello, Il film è stato premiato a Roma Film Festival, In Italia al Box Office Una vita tranquilla ha incassato 1,4 milioni di euro .

Una vita tranquilla è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
3,21/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,29
PUBBLICO 3,34
CONSIGLIATO SÌ
Tensione fotogramma per fotogramma al ritmo delle ombre dei cattivi ricordi.
Recensione di Luca Marra
martedì 2 novembre 2010
Recensione di Luca Marra
martedì 2 novembre 2010

Al centro della Germania vive Rosario, italiano cinquantenne che mischia il cinghiale con il granchio nella cucina del suo albergo. Con un bella moglie e un figlio gentile, vive felice ma ammazza gli alberi con i chiodi perché vuole ampliare il suo hotel. Quello che si sforza di uccidere è anche il suo passato di pluriomicida che un giorno gli fa visita sottoforma di Edoardo e Diego, due giovani di malavita, minacce per la sua "vita tranquilla".
Complice la solita monumentale prova di Toni Servillo Una vita tranquilla di Claudio Cupellini soffre troppo di una somiglianza registica e di sceneggiatura con il Sorrentino di Le conseguenze dell'amore. Servillo è un Titta Di Girolamo più espansivo ma egualmente torbido che solo con i muscoli del viso apre al noir di buona fattura.
Oltre questo sensibile ma circoscritto problema cinematografico, Cupellini passa bene dalla commedia di "dolci" sentimenti e product placement di Lezioni di Cioccolato al dramma di genere con profondità emotiva e accennato sfondo di cronaca: il caso rifiuti in Campania. Pellicola col taglio europeo dal collaudato tema del passato incancellabile, Una vita tranquilla instilla tensione fotogramma per fotogramma al ritmo delle ombre dei cattivi ricordi che coprono il plumbeo cielo tedesco e la coscienza pseudosmacchiata di Rosario.
Le colpe dei padri ricadranno sui figli come pioggia di pallottole nella nera notte di qualche nonluogo e la salvezza è un'autostrada che non sappiamo dove finirà. L'unica certezza è il dubbio: si può vivere una vita tranquilla fuggendo nella nebbia ma non da se stessi?

Sei d'accordo con Luca Marra?

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 7 novembre 2010
giuliacanova

Proprio un bel film. Un dramma confezionato come un bel noir e raccontato in modo asciutto senza divagazioni formali. Tutti sono perdenti e il bene e il male si sovrappongono nella tragedia interiore che dilania i protagonisti. Alla fine si rimane con l'amaro in bocca e molti elementi di riflessione: sui legami affettivi, le scelte di vita da cui non si può fuggire, su quante vite spezzate [...] Vai alla recensione »

martedì 2 novembre 2010
www.cine-amando.blogspot.com

Rosario (Toni Servillo) ha un passato da camorrista, ma da quindici anni, per sfuggire a morte certa, ha cambiato identità e si è trasferito in Germania, dove ha cancellato i ponti con il passato, ha imparato il mestiere del ristoratore, si è rifatta una famiglia e con essa una vita. A sconvolgere la sua tranquillità è però l'arrivo del figlio Diego (Marco [...] Vai alla recensione »

sabato 6 novembre 2010
Al_Cuore_Ramon

Una vita tranquilla è un film spietato, che non lascia spazio alle emozioni. Presenta una storia con infinita freddezza, pilotata da una sapiente regia. Toni Servillo è immenso come suo solito (il premio della Festa del Cinema di Roma ci sembra più che meritato), ma anche gli attori di contorno reggono ottimamente la scena, Di Leva su tutti.

mercoledì 10 novembre 2010
pipay

Un film ben fatto. Funziona: ha ritmo, tensione, ottimi interpreti e buona regia. Servillo dà il suo meglio quando appare così "al naturale", (ricordo "La donna del lago", buon film che però denotava diversi errori o banalità nella trama) anziché mostrarsi alla cinepresa dopo ore di trucco che gli consentono di interpretare personaggi che riportano all'artificio e al bozzettismo (Il Divo, Gorbaciof), [...] Vai alla recensione »

venerdì 12 novembre 2010
giank51

In uno sfondo nord-europeo e sotto l'arco della mafia si snoda una  vicenda che porta con sè l'incalzare di una moderna tragedia greca o meglio tardo italica. I passaggi fondamentali del film (ex-mafioso in fuga, incontro con il figlio a sua volta compromesso,una nuova famiglia) sono magistralmente trasformati in consapevolezza di sè e del proprio passato [...] Vai alla recensione »

martedì 9 novembre 2010
renato volpone

Ricostruirsi una vita fuggendo dal passato.....sciogliendo tutti i legami tranne uno. Nasce così una storia drammatica raccontata con abilità in questo film. Gli attori sono molto bravi, il contrasto tra la vita tranquilla e la violenza è volutamente stridente, doloroso....perdente. La tensione cresce con lo scorrere del film.

martedì 9 novembre 2010
Reservoir Dogs

Rosario ha una vita ordinaria: cucina nel suo hotel in Germania, ha un moglie del posto con cui ha fatto un figlio e discute sulla culinaria italiana con l'unico cuoco mediterraneo del suo staff. Ma il passato gli bussa alla porta ed è un passato che ha il suo stesso sangue, il figlio Diego che si trova nella zona con un amico per "affari".

venerdì 12 novembre 2010
gianmarco.diroma

Fuga senza fine è il titolo di un libro di Joseph Roth: fuga senza fine è una sorta di condizione esistenziale che Antonio De Martino (Rosario, da quando vive in Germania) ha sposato da ormai 15 anni, costretto ad abbandonare il suo passato di pluriomicidia per avere salva la vita sua e quella della sua famiglia. Ma è proprio la propria famiglia che si presenta alla porta del suo [...] Vai alla recensione »

sabato 25 dicembre 2010
quieromirar

La prima inquadratura di “Una vita tranquilla” è un tronco d’albero in un paesaggio notturno che comunica immobilità, sospensione nel tempo, ma subito dopo il protagonista uccide un cinghiale. Fin dalle battute iniziali prendono corpo le dinamiche lungo le quali si snoderà il racconto: la stasi (che è presunta, illusoria) e la caccia, l’inseguimento [...] Vai alla recensione »

martedì 31 maggio 2011
Gildo

Giù il cappello: questo è un artista con i fiocchi. Toni Servillo potrebbe fare un film da solo senza neanche parlare. Molto intensa anche l'interpretazione di Marco D'Amore. La storia ci parla del dramma di un uomo che fugge dal proprio destino senza riuscire a evitarlo. Alla fine si rimane con l'amaro in bocca e con la convinzione che il passato non si può [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 dicembre 2010
filippomart

Un meraviglioso Toni Servillo al servizio di un altrettanto ottimo film, nel quale l'attore interpreta per la seconda volta (dopo GOMORRA) un camorrista, stavolta pentito. La tematica è già vista, ma la regia e la sceneggiatura hanno lanciato in alto il film con un notevole salto di qualità, profondo e girato intelligentemente, come non si vede spesso.

domenica 23 giugno 2013
gianleo67

Due giovani killer di una famiglia camorristica sono inviati in Germania per eliminare il dirigente di un'azienda che opera nello smaltimento dei rifiuti. Uno dei due decide di far visita al padre, Rosario Russo, un vecchio boss caduto in disgrazia che tutti credono morto e che si è rifatto una vita come ristoratore sposando una donna tedesca da cui ha avuto un altro figlio.

domenica 29 maggio 2011
Vittorio Dornetti

Bello questo film di Cupellini e intrigante. Si serve della struttura del thriller (ma soprattutto, direi, dei meccanismi che accentuano la tensione)per suggerire alcune cose sul destino e sull'assenza (la beffa?) di un Dio che non sembra mantenere quello che promette (ma la storia criminale si presta benissimo per questo tipo di operazioni, vedi il primo Abel Ferrara).

giovedì 18 novembre 2010
annelise

L'incontro tra Rosario ed il figlio Diego irrompe in una situazione apparentemente tranquilla , faticosamente costruita in 15 anni . Pluriomicida , Rosario era  fuggito dall'Italia ,fingendosi morto , abbandonando moglie e figlio.Il figlio, però, sa dove trovarlo. Si presenta con un amico e paesano al ristorante del padre, nascondendosi prima e dopo un omicidio, commesso per [...] Vai alla recensione »

lunedì 6 febbraio 2012
Alessandro Venier

Il passato ritorna. Antonio (Toni Servillo)si è ricostruito una vita in Germania. Si fa chiamare Rosario, come il ristorante che gestisce con la moglie tedesca. Conduce una vita umile e si gode il figlio di nove anni. Un giorno Diego e Edoardo, due giovani ragazzi campani, giungono al ristorante e fanno riemergere l'oscuro passato di Rosario. Cupellini dimostra il proprio talento visivo e dirige [...] Vai alla recensione »

sabato 26 febbraio 2011
Luca Scialo

Rosario è un napoletano emigrato ad Amburgo, dove fa il cuoco e ha aperto un grande ristorante "Da Rosario". Conduce una vita tranquilla, sposato con un figlio. In una mattina come tante arrivano però due ragazzi, un certo Diego che lui qualifica come nipote e Edoardo, l'amico. I due sembrano turbarlo e di lì a poco si capisce anche perché: con sé i [...] Vai alla recensione »

lunedì 13 dicembre 2010
mtom83

Drammatico dalle tinte noir, con la solita ottima prova di Servillo. Qualche forzatura nella sceneggiatura, così come qualche "aggiunta" un pò fuori luogo rispetto all'ossatura della storia, restano comunque sopportabili e non finiscono per squalificare l'opera,che ha il suo punto forte nell'intensità della vicenda che procede quasi al ritmo di una moderna tragedia greca, inghiottendo Rosario nel [...] Vai alla recensione »

martedì 16 novembre 2010
annalinagrasso

Rosario Russo è un uomo che ha dovuto abbandonare la sua terra e fuggire dal suo passato. Si è rifatto una seconda vita con un'altra identità,sposando una donna tedesca, un altro lavoro(gestisce un ristorante) , in un altro paese, sperando che finalmente questo possa essere il corso sereno della sua vita, ma il passato spesso ritorna.. Quando in italia si realizza un film noir non è mai cosa da poco, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 6 giugno 2012
Filippo Catani

Un uomo del meridione vive ormai da anni in Germania dove gestice un elegantissimo ristorante e fa il cuoco. La visita improvvisa di due giovani conterranei riporterà a galla il suo oscuro passato. Davvero molto dura questa pellicola firmata Cupellini e d'altra parte anche di tragica attualità. La criminalità organizzata difficilmente dimentica i torti che le vengono fatti [...] Vai alla recensione »

lunedì 21 febbraio 2011
Enrico Lo Vecchio

"Una Vita Tranquilla" è un film profondamente ateo. La frase chiave del film è quella che dice Rosario al pastore morente: Dio se ne fotte della gente. La storia è presto detta. Antonio, un killer della camorra, fugge in Germania per rifarsi una vita. Dopo  quindici anni, il passato torna nella sua vita.  Nei quindici anni precedenti, lui ha costruito tante [...] Vai alla recensione »

domenica 12 dicembre 2010
Maria F.

Servillo è sempre una garanzia. Il regista fotografa con meticolosa precisione ciò che è costretta a subire la famiglia di un camorrista. Appartenere alla camorra vuol dire condannare per sempre i propri cari a condurre una vita di paura, di sofferenza, significa anche guadagnare tanto ma vivere da topi, eternamente nascosti e diffidare del mondo intero.

giovedì 18 novembre 2010
olgadik

Se si pensa al film d’esordio del regista (Lezioni di cioccolato), una commedia sentimentale e garbatamente di moda, quasi non si crede che l’autore sia la stessa persona. Dalle riprese iniziali, già dal punto di vista esclusivamente tecnico è un altro mondo: macchina che si muove col ritmo giusto, accento sui primi piani dei volti, oggetti frugati nella loro materialità [...] Vai alla recensione »

mercoledì 29 febbraio 2012
Francesco2

La prima sequenza del film è già esemplificativa: il personaggio di Servillo, fucile imbracciato, uccide il cinghiale nonostante il suo sguardo innocente.L '"animalicidio" potrebbe essere una metafora di come la televisione, quella bruttina e prevedibile abbastanza visibile anche in questo film, abbia forse ucciso il cinema nostrano. Come, secondo alcuni, il calcioa zona avrebbe distrutto la figura [...] Vai alla recensione »

lunedì 8 novembre 2010
Marco P.

Forse l'unica vera è pecca di questo film è che è un History of violence all'italiana, ma è un film assolutamente da vedere. Servillo ormai dopo anni di teatro sta vivendo una seconda vita al cinema, Semplicemte mostruoso!!! è lui l'anima di questo film che non finisce come ti aspetti ma ha la fine più logica possibile.

lunedì 15 novembre 2010
Federer85

Film neorealista,intimista e con un taglio da storia provinciale che poi diventa tutt'ad un tratto internazionale. L'unica pecca è che per chi non è campano o siciliano o calabrese è difficilmente comprensibile in toto. Servillo ricorda molto Gian Maria Volentè dei bei tempi. Grandissimo.

giovedì 11 novembre 2010
Lalli

un bel film con un ottimo Servillo, che ormai è una garanzia. La vita tranquilla purtroppo non la avrà nessuno. 3 stelle, 4 x servillo

martedì 5 aprile 2011
astromelia

...UN PAIO DI PECCHE NELLA SCENEGGIATURA,evidenti,la madre che non va a prendere il agazzo all'autogrill,e quando servillo torna dalla cantina senza edoardo nessuno si chiede come mai......

domenica 3 aprile 2011
Ivan Gentile

Un bel film, con un ottimo Servillo.

mercoledì 9 marzo 2011
dido93

Buona sceneggiatura, attori molto bravi. Da vedere. 

lunedì 7 marzo 2011
dario

Gli nuoce, per il possibile godimento del dialogo, il dialetto troppo stretto. Ma il film è insolito per vigore e per impegno (morale esclusa: tuttavia va bene così nella circostanza, grazie ad un realismo che convince e che è riscattato da un sotteraneo dolore esistenziale). Non mancano fozature, ma vengono superate da una narrazione serrata, decisa, travolgente.

domenica 28 novembre 2010
CLA.L

INTENSO E MOLTO COINVOLGENTE, CON RISVOLTI DI GRANDE ATTUALITA', E CON UN TONI SERVILLO COME SEMPRE MAGISTRALE. SICURAMENTE UN FILM DA NON PERDERE

giovedì 18 novembre 2010
eakes

Ho scoperto solo da poco Toni Servillo, nella sua ottima interpretazione ne "La ragazza del lago" e credo che sia il migliore attore italiano in circolazione, sa dare ad ogni suo personaggio un a personalità che ti coinvolge e non ti fa staccare un attimo gli occhi dallo schermo. Per quanto riguarda il film è proprio coinvolgente, fatto bene e toccante, uno specchio rivelatore [...] Vai alla recensione »

martedì 9 novembre 2010
maryka

All'inizio sono rimasta un po' perplessa, mi ricordava Sorrentino ,"Le conseguenze dell'amore". Ma poi il film si è evoluto in maniera diversa e lo stesso Rosario è più presente e più coinvolto negli affetti rispetto a Titta Di Girolamo. Il passato ritorna , o meglio, le conseguenze del passato ritornano e possono ancora seminare dolore.

giovedì 3 gennaio 2013
Xantoflores

Un film che pare scritto apposta per un attore come Toni Servillo che mi sorprende ad ogni sua comparsa per la sua straordinaria poliedricità. Molti attori nostrani e non, per quanto bravi, restano spesso intrappolati entro clichè di cui è difficile poi sbarazzarsi. Servillo si può concedere qualsiasi ruolo sentendosi perfettamente a proprio agio e senza commettere la bench&egrav [...] Vai alla recensione »

venerdì 12 novembre 2010
marezia

perché solo 3 stelle? Pensavo meglio.

giovedì 25 aprile 2019
Ennio

Se c'è un tratto comune tra le varie criminalità organizzate per cui l' Italia è (ahimè) famosa nel mondo, è l'inesorabile legge della vendetta senza tempo. Puoi cambiare nome, vita, fuggire in capo al mondo e anche dopo decenni non avrai saldato il tuo debito "d'onore". E' quello che succede in questo bel film "una vita [...] Vai alla recensione »

lunedì 1 ottobre 2018
lalla

Film pieno di tensione sembra inevitabile che ogni tanto i protagonisti sbottino. Le figure della compagna e del figlioletto sono pallide al confronto del temperamento caldo degli uomini del Sud.Lo sfondo é quello povero di luce del nord della Germania. Antonio(Rosario) si é creato una nuova vita, ma dentro di sé cova il tormento di un  passato pesante,il figlio é il [...] Vai alla recensione »

mercoledì 30 marzo 2016
no_data

Un bel film italiano, un caso più unico che raro. Tuto perfetto: soggetto, regia, sceneggiatura, montaggio, recitazione. Soprattutto gli attori sorprendono per la loro bravura, perfettamente e naturalmente calati nei ruoli. Da vedere assolutamente.

lunedì 12 maggio 2014
Liuk

Duro ritratto di una camorra che non dimentica e a cui é difficile scappare, anche in germania. Servillo impersona un ex boss che si ricostruisce una vita all'estero, fingendo la propria morte e lasciando sola tutta la sua famiglia per costruirne una nuova. Ma i fantasmi non muoiono mai. Pellicola interessante, ben recitata anche se troppo in forma teatrale, con un buon ritmo ma non troppa [...] Vai alla recensione »

mercoledì 22 gennaio 2014
cinemamoremio

Non conoscevo affato questo film e mi ha stupito piacevolmente. Forse un po' troppo dilungatosi prima di farci capire cosa fossero venuti a fare i due scugnizzi e quale legame avessero con Rosario, apprezzato chef di un albergo nella Germania centrale, sempre in litigio con il secondo cuoco che viene cacciato via, ma che ritorna silenziosamente grazie all'amicizia profonda fra i due.

sabato 14 settembre 2013
Kronos

Pur con qualche debito sorrentiniano di troppo, nell'insieme è un buon noir a sfondo criminale: sceneggiatura, attori e crescendo narrativo convincono, anche se mancano scene madri da cineteca. Tuttavia suscita perplessità la recitazione "naturalistica" in presa diretta (leggi: dialetto napoletano) priva di sottotitoli: un pubblico normale, non particolarmente motivato, [...] Vai alla recensione »

sabato 14 settembre 2013
Aigle des Alpes

Solo qualche piccola sbavatura in termini di credibilità, per il resto è tutto molto ben fatto, un ottimo prodotto come ce ne sono pochi. Buon ritmo, buon montaggio, bella fotografia e anche la musica. Ne sono stato piacevolmente sorpreso anch'io che non condivido tutta questa adorazione tardiva nei confronti di Servillo (a mio avviso anche in questo caso bravo ma non eccezionale)

domenica 4 settembre 2011
ultimoboyscout

A me non ha fatto una grande impressione il film, ma va detto che Servillo è un attore straordinario, ne da l'ennesima prova qui e credo di non essere smentito se dico che oggi è il miglior attore italiano, capace di un trasformismo oltre ogni misura e di una mimica ed un'espressività uniche e sopra le righe. Narra le vicende di Rosario Russo, interpretato proprio [...] Vai alla recensione »

lunedì 15 novembre 2010
EVERYONE

Il film rappresenta bene uno spaccato d'Italia di cui non andare fieri ma purtroppo veritiero.Per quanto riguarda Toni Servillo temo che si stia verificando una ripetitività nel personaggio che è chiamato ad interpretare a cominaciare dall'ottimo "Le conseguenze dell'amore"cioè quello dell'uomo dalla doppia vita e/o dal passato che ritorna.Questa è una sorte che è già capitata ad altri grandi interpreti [...] Vai alla recensione »

martedì 21 gennaio 2014
__JB__

Vista così semba la classica, non-credibile terronata d'esportazione.

martedì 6 settembre 2011
pruoffc

I difetti ci sono, tra cui il finale pasticciato, ma è piacevole e Toni Servillo è una garanzia di qualità.

venerdì 11 febbraio 2011
paperino83

Un bel film che si xde nel finale. Troppe incongruenze. Mi spiegate come mai la madre non va a prendere il piccolo Matias dopo la chiamata di Rosario? E poi Rosario dopo lo scontro a fuoco torna a piedi all'autogrill, ma come è possibile? Avevano fatto tutto quel tratto in macchina.... Nel finale cade nell'assurdo. Se doveva mostrare la vigliaccheria del personaggio Rosario, [...] Vai alla recensione »

domenica 7 novembre 2010
franco1944

Forse dovrei rivederlo. Non mi è piaciuta la lentezza, immagine ferma su obiettivi insignificanti, la ingarbugliata trama,  e le inutili scene di sesso che nulla aggiungono ma infastidiscono. Saranno anche legate al botteghino, ma è ora che i registi si assumimo la responsabilità di non vendere ma la traqnuilità di coscenza di aver creato una opera sincera.

Frasi
Edoardo: "Boris..."
Diego: "Si chiama Doris, non Boris!"
Dialogo tra Diego (Marco D'Amore) - Edoardo (Francesco Di Leva)
dal film Una vita tranquilla - a cura di Salvatore Scaglia
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Roberto Nepoti
La Repubblica

Inevitabile il premio del Festival di Roma all' interpretazione di Toni Servillo. È impressionante come questo attore, giunto alla notorietà dopo i 40 anni con i film di Sorrentino ( L' uomo in più, Le conseguenze dell' amore) e balzato alla consacrazione internazionale sulla soglia dei 50 con il doppio colpo di Gomorra e Il divo, rappresenti oggi un vertice assoluto.

Maurizio Acerbi
Il Giornale

Rosario Russo gestisce, in Germania, un albergo ristorante insieme alla moglie. Un giorno, si presentano da lui due giovani italiani legati alla camorra e con loro si materializza il fantasma che Rosario sperava di aver esorcizzato; da tranquilla, la sua vita diventa dramma. Ecco un film che prima ti culla e poi ti spiazza ed angoscia man mano che il passato di Rosario torna a galla.

Fabio Canessa
Il Tirreno

Un camorrista, fintosi morto, si ricicla ristoratore in Germania, con moglie e figlio nuovi di zecca. Dopo 15 anni lo va a trovare il figlio adulto abbandonato in Italia che, buon sangue non mente, si trova là per uccidere un tale che vuole smaltire l'immondizia napoletana negli inceneritori tedeschi. Atmosfere sospese stile "Le conseguenze dell'amore" in salsa "Gomorra", con troppi primi piani del [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Film così, con molti errori, ma Toni Servillo è un protagonista magnifico. È un feroce capo camorra del Casertano, datosi per morto, fuggito in Germania dove si è costruito una vita tranquilla da proprietario di albergo-ristorante, con una nuova moglie tedesca e un figlio bambino. La calma viene infranta dall'arrivo d'un suo figlio adulto incaricato insieme con un coetaneo criminale d'un omicidio [...] Vai alla recensione »

Boris Sollazzo
Liberazione

Claudio Cupellini è bravo. Ve lo diciamo subito, perché dopo il mediometraggio in 4-4-2 (interessante esperimento produttivo targato Virzì e purtroppo mai più ripetuto) e il leggero e gradevole Lezioni di cioccolato, non riesce a rendere quanto potrebbe nel film che ha pensato fin dall'inizio della sua carriera. Lo stile di questo lungometraggio in trasferta, in una Germania provinciale, è interessante [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

L'entusiasmo (anche istituzionale) tramandato dal Festival del Film di Roma ci sembra con tutto il rispetto esagerato. «Una vita tranquilla» di Claudio Cupellini conta, infatti, un po' troppo sul mattatore Toni Servillo per potersi garantire il «tocco in più», quello che piace a un certo pubblico e conferisce dignità d'autore al di là di un'autentica sfida espressiva.

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venerdì 5 novembre 2010
 

Le foto di Una vita tranquilla, noir diretto da Claudio Cupellini e interpretato da Toni Servillo, Marco D'Amore e Juliane Köhler. La storia si incentra sulle vicende di Rosario Russo, un cinquantenne italiano che, fuggito in Germania per dimenticare [...]

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martedì 2 novembre 2010
 

Terza pellicola italiana in concorso al Festival di Roma, Una vita tranquilla di Claudio Cupellini ha riscosso i commenti positivi della critica. Toni Servillo, protagonista indiscusso del film, ha spiegato "Mi sono innamorato subito di questo film.

winner
miglior int. maschile
Roma Film Festival
2010
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