La Nuova Squadra - II serie

Il commissariato Spaccanapoli, da simbolo della lotta alla criminalità, si è trasformato nel capro espiatorio di tutte le malefatte di Napoli. Conseguenza del discorso del vicequestore Paola Ricci, che ha reso pubblica la corruzione del poliziotto Ciro De Rosa, alla cui memoria è stato dedicato lo stesso commissariato. Si tratta di un commissariato sotto la lente di ingrandimento, osservato dai media, giudicato e malvisto dagli abitanti del quartiere. La gente tende a fare di tutta l'erba un fascio. Un poliziotto corrotto equivale a "tutta la polizia è corrotta". Dove c'era la targa in onore di Ciro De Rosa è rimasto un riquadro di parete scolorito. Se fare il poliziotto a Spaccanapoli prima era difficile, ora è quasi impossibile. I vertici sono corsi subito ai ripari: come primo segnale un nuovo dirigente. Infatti, a guidare il commissariato arriva un vicequestore tutto d'un pezzo. Si chiama Andrea Lopez (Marco Giallini) e il suo "ingresso pirotecnico" lascia tutti a bocca aperta. Succede tutto molto in fretta, durante uno spericolato inseguimento in moto e nella successiva operazione in cui il nuovo eroe salva la vita all'ispettore Vitale. Si capisce subito con chi si ha a che fare: Lopez non è uno di molte parole ma con i suoi metodi e la sua filosofia riesce a portare ordine, disciplina e armonia in un gruppo che sembrava sfaldato, nel quale entreranno a far parte, nel corso degli episodi, due nuovi falchi: fratello e sorella (Gabriele Mainetti e Irene Ferri). Tutto questo costerà non poca fatica, anche perché Lopez e gli altri si trovano subito nel bel mezzo di una guerra, dove non si capisce cosa stia realmente accadendo. Chi sta cercando di spazzare via in un sol colpo il clan Profeta e tutti gli altri clan di Napoli? Questa la domanda alla quale gli eroi della serie devono cercare di rispondere.