The Accidental Gangster

L'anno scorso, nell'annuale sondaggio per la classifica del potere nel cinema coreano è emerso il produttore Tcha Sung-jai come la persona più potente dell'anno all'interno dell'industria cinematografica nazionale. Tra i suoi film visionari che sono familiari al pubblico di Udine, spiccano Memories Of Murder di Bong Joon-ho, Tazza: The High Rollers di Choi Dong-hoon, A Dirty Carnival di Yoo Ha e Musa: The Warrior di Kim Sung-su. Tcha non ha prodotto solo questi classici contemporanei, ma anche i film d'esordio dei rispettivi registi, dimostrandosi un grande scopritore di nuovi talenti. Così, se si unisce al regista veterano Yeo Kyun-dong, è certo che sarà qualcosa di speciale. The Accidental Gangster è ambientato nel 1724, quando un re debole siede sul trono senza eredi apparenti, mentre bande criminali si disputano il controllo del regno. In tempi così caotici, il fannullone Tuono non si preoccupa dei problemi del suo Paese e preferisce passare il tempo a bere e a mettersi alla prova in battaglie di strada. Un bel giorno però si innamora a prima vista di una bella cortigiana, da lui soprannominata Sexy, che viene consegnata al capobanda Pezzo Grosso. Quando, casualmente, Tuono si ritrova a capo di una banda rivale, la coglie come un'opportunità per riprendersi la donna dei suoi sogni, dando il via alla più grande guerra per il potere nella storia della malavita coreana. The Accidental Gangster è sicuramente un film unico. Tanto per cominciare, è un patchwork di generi, che comprendono la commedia, la storia d'amore, il film storico e il racconto di redenzione, e ciascuno si esprime secondo il proprio stile. È chiaro fin dall'apertura fumettistica del film, con la sua divertita computer graphics, la colonna sonora moderna, il linguaggio triviale e la protagonista femminile assolutamente moderna, che Yeo non è alla ricerca dell'autenticità nella sua descrizione della Corea del XVIII secolo. Yeo ha girato il film in quattro mesi, con un budget di 4 milioni di dollari USA, e ogni won speso è evidente sullo schermo, nei costumi incantevoli, nell'ambizioso production design e nelle esuberanti scenografie. Tra i momenti salienti, è da ricordare una folle corsa attraverso un bordello d'alta classe. Qualche pecca però il film ce l'ha: Tuono non convince immediatamente nei panni del combattente più forte della Corea, e Sexy non persuade subito come la cortigiana più raffinata, ma questi apparenti passi falsi in realtà permettono alla storia d'amore di fiorire tra due che, a prima vista, sembrano dei comuni perdenti. Sexy convince al trentesimo minuto, con un lavoro di gambe straordinario e pittorico che fa girare la testa ai capibanda, mentre Tuono convince, finalmente, dopo un'ora di film, quando scoppia la guerra tra le bande. Come per magia, quando le due colombe si riuniscono in una foresta di bambù, con gli assassini armati di coltelli in avvicinamento, la storia d'amore epica è del tutto convincente. Il film è interpretato nei panni di Tuono da Lee Jung-jae, conosciuto a Udine per i suoi ruoli da protagonista in Last Witness di Bae Chang-ho, Il Mare di Lee Hyun-seung e An Affair di E J-yong. Sexy è interpretata da Kim Ok-vin, una bellezza non convenzionale, che presto vedremo nel thriller erotico di vampiri Thirst di Park Chan-wook. L'attrice è famosa a Udine per le sue parti in The Voice di Equan Choe e Sasepo Naughty Girls di E J-yong dove, con la sua "Danza della ragazza povera", ha entusiasmato il nostro pubblico due anni fa. Come Dasepo, anche Accidental Gangster non si è guadagnato l'amore che meritava in Corea, ma siamo orgogliosi di ospitare la prima internazionale del film a Udine, nella speranza di un innamoramento a distanza. Out To The World (1994), il film d'esordio del regista Yeo Kyun-dong, oggi è considerato un classico che esplora la società coreana contemporanea sotto le spoglie di un road movie pieno di umorismo nero. Cosa abbia da dire sulla società coreana contemporanea fra quindici anni, lo lascio come esercizio per il pubblico. Yeo vede sicuramente il presente rispecchiarsi nel passato, con corruzione diffusa, lotte di potere e campagne contro la malavita politicamente motivate. Il regista appare in un cameo, nei panni del capobanda Straneorecchie, che per dieci anni resta in coma dopo avere subito "un trauma cranico apoplettico al quadrante dodici". Speriamo che non passino altri dieci anni prima che venga a Udine.

Scheda a cura di FEFF 2009