Rule Number One

Shawn Yue fa squadra con Ekin Cheng in Rule #1, un divertente poliziesco soprannaturale diretto da Kelvin Tong (The Maid). L'agente di ronda Lee Kwok-keung (Yue) viene colpito mentre è in servizio ma sopravvive grazie all'intervento di una giovane ragazza fantasma. I superiori di Lee non credono a questa storia e ben presto l'agente viene trasferito al Dipartimento Affari Generali, una strana propaggine delle forze di polizia di Hong Kong, che ha sede in un edificio diroccato. Il Dipartimento ha due soli impiegati, uno di loro è un agghiacciante ragazzo su sedia a rotelle, l'altro è l'ispettore Wong (Ekin Cheng), un vecchio poliziotto raggrinzito che istruisce Lee sulla regola numero uno del Dipartimento: "I fantasmi non esistono".
Lee però ai fantasmi ci crede, e ben presto scopre che ci crede anche Wong. Rule #1, in pratica, è un incrocio tra X-Files e Men In Black alla luce dei Pang Brothers. Il film propone l'idea di una piccola task force hongkonghese il cui compito è molto specifico e segretissimo. Il Dipartimento Affari Generali affronta tutti i casi soprannaturali e cela la sua esistenza alla popolazione perché, come dice l'ispettore Wong, la conoscenza dei fantasmi e dei loro poteri farebbe precipitare il mondo nel caos. Come scopre Lee, questi fantasmi sono eccezionalmente potenti, e possono passare da una persona all'altra "come un virus", lasciando poi chi li ospita come una conchiglia vuota. Le cose si fanno più complicate quando appare un fantasma particolarmente pericoloso, che sembra nutrire un interesse particolare sia per Lee che per Wong.
Alla base di Rule #1 c'è un concetto molto interessante, e il regista Kelvin Tong fa molta strada rispetto alla premessa. Tong utilizza lo stile horror asiatico già testato e provato, sfrutta intelligentemente l'atmosfera e la suspense e migliora la formula mettendo davvero a fuoco i personaggi. Ekin Cheng è particolarmente affascinante nei panni dell'ispettore Wong, stanco di vivere, e conferisce al suo personaggio più spessore e più vita di quanto non fosse previsto nel copione. Cheng dona al suo personaggio carisma e un vivace fascino, ed eclissa il suo più prolifico coprotagonista, sebbene Yue abbia il ruolo più ingrato. Il personaggio di Lee è per lo più scettico e annoiato, ma Yue trascina il film con un'intensità convincente. Per essere un film commerciale queste sono interpretazioni solide e davvero notevoli, ed entrambi gli attori si dimostrano degni del loro status di divi.
Ci sono alcune questioni che lasciano increduli: Rule #1 ipotizza che questi poliziotti tengano lontano il caos svolgendo il loro dovere. Ma se i fantasmi sono realmente potenti e liberi come il film ci mostra, allora due soli uomini non bastano a fermare un possibile Armageddon di morti viventi. Comunque, la tecnica da film horror, la fotografia accurata e alcuni momenti di efficace tensione rendono il film divertente e avvincente, e la volontà di Kelvin Tong di guidare il film attraverso territori oscuri è particolarmente affascinante. La fine del film è un po' frustrante, ma qualsiasi mancanza di soddisfazione testimonia quanto gli attori e i loro personaggi assumano significato per lo spettatore. Rule #1 riesce a spaventare, sorprendere e a far emozionare sul serio - e all'interno di un genere horror asiatico sempre più sfruttato, tali qualità sono davvero merce rara.

Scheda a cura di FEFF 2009