| Anno | 2008 |
| Genere | Drammatico |
| Produzione | Italia |
| Regia di | Sabrina Guigli, Riccardo Stefani |
| Attori | Maximiliano Czertok, Battista Ghitalla, Remo Secchi, Clorinda Rondini . |
| MYmonetro | 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 19 marzo 2009
Durante la seconda guerra mondiale, un vedovo si rifugia sugli appennini dove trova una comunità di ribelli partigiani... In Italia al Box Office Sopra le nuvole ha incassato 30,7 mila euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Furono 155 le vittime delle stragi che tra il 18 e il marzo del 1944 dilaniarono i monti dell'Emilia Romagna. Uomini, donne e bambini uccisi dalle truppe naziste in fuga dall'arrivo degli alleati senza che costituissero alcuna minaccia. Molti di loro erano sposi freschi di cerimonia, madri e padri amorevoli, soldati rientrati dal fronte, anziani lavoratori e uomini innamorati.
In maniera molto netta i registi Sabrina Guigli e Riccardo Stefani dividono il loro film in due parti, una descrittiva e una narrativa. Nella prima viene minuziosamente raccontato quel mondo che sarà demolito dalle stragi raccontate nella seconda attraverso uno sguardo volutamente estetizzante, mai esagerato e sempre dalla parte delle persone.
La fotografia digitale, la grande cura per i dettagli delle immagini e per le ritualità campagnole fanno sì che le cose migliori del film si vedano tutte nei i momenti di "preparazione" dell'eccidio, quelli nei quali è raccontata la quotidianità della vita delle vittime per creare un contatto tra spettatore e personaggi che renda vivo e attuale il dramma storico. Gli attori non sono professionisti, ma gente del luogo che indossa abiti dei propri nonni, e il "luogo" in sè ha una grandissima importanza.
Peccato che poi molto di questo si perda nel momento di raccontare i fatti. La partecipazione emotiva prende il sopravvento negli autori stessi e scompare ogni volontà di mettere in scena personaggi o situazioni "complesse". I nazisti sono diavoli infernali totalmente deumanizzati e i paesani pecorelle allo sbando.
Non si mette certo in dubbio la veridicità dei fatti raccontati (in molti momenti ci viene ricordato come il flim si attenga rigorosamente ai fatti) ma la loro drammatizzazione necessaria a farne un film. Sopra Le Nuvole ricorda e rende omaggio a delle vittime ma non lo fa mostrando le contraddizioni di una situazione violenta e ingiusta, lo fa mostrando unicamente il livore e il risentimento degli autori.
il film,è molto vicino alle "persone comuni",perchè non è recitato da attori veri,ma dalle persone che hanno vissuto quei tempi così duri. quindi i comportamenti dei personaggi sono più spontanei(anche se non è stato facile l'impatto con la cinepresa);il film è anche sentimentale oltre che realistico (non nascondo che ho pianto durante il pezzo conclusivo del film,con le stragi di così tanti e poveri [...] Vai alla recensione »
Sopra le nuvole è un film semplice che non ha bisogno di elaborati effetti speciali per trasmettere forti emozioni. Ottima l'intuizione dei due registi di far recitare non attori professionisti ma la gente del luogo che ha vissuto sulla propria pelle quei drammatici giorni. Il film racconta la vita quotidiana della "gente semplice di montagna" nei paesi di Monchio e Cervarolo [...] Vai alla recensione »
Dissento riguardo la valutazione di Gabriele Niola su come i registi avrebbero trattato i "fatti"mostrando il loro livore: questo film non è un saggio nè un documentario. Il registi fin dalle prime scene indicano onestamente quello che è il taglio di ciò che mostreranno, ossia i fatti visti con gli occhi degli abitanti di quei luoghi. E la guerra, nella forma più pazzesca della rappresaglia, è piombata [...] Vai alla recensione »
Bellissimo film, non ha bisogno di troppi effetti speciali per far arrivare al pubblico delle emozioni indescrivibili, quali si provano guardando questa pellicola. Gli attori, pur non essendo famosi, sono molto bravi in quanto sono tutte persone che o hanno vissuto con la propria pelle queste orribili vicende, o sono abitanti del luogo, quindo conoscono molto bene la storia.
Il lavoro dei due registi é senz'altro lodevole, se non altro come tentativo di rappresentare una situazione he può essere oggetto di valutazioni controverse. E' vero: la prima parte é un pò troppo idilliaca e non mostra le vere condizioni di miseria in cui viveva la gente della nostra montagna né accenna all'adattamento agli effetti delle azioni belliche che i montanari accettano loro malgrado.
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