L'ultima missione

Film 2008 | Azione, 121 min.

Titolo originaleMR 73
Anno2008
GenereAzione,
ProduzioneFrancia
Durata121 minuti
Regia diOlivier Marchal
AttoriDaniel Auteuil, Olivia Bonamy, Catherine Marchal, Philippe Nahon, Francis Renaud Gérald Laroche, Guy Lecluyse, Christian Mazzucchini, Clément Michu, Moussa Maaskri.
Uscitavenerdì 18 aprile 2008
TagDa vedere 2008
DistribuzioneMedusa
MYmonetro 3,01 su 18 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Olivier Marchal. Un film Da vedere 2008 con Daniel Auteuil, Olivia Bonamy, Catherine Marchal, Philippe Nahon, Francis Renaud. Cast completo Titolo originale: MR 73. Genere Azione, - Francia, 2008, durata 121 minuti. Uscita cinema venerdì 18 aprile 2008 distribuito da Medusa. - MYmonetro 3,01 su 18 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 13 novembre 2015

Schneider, poliziotto alla deriva, indaga tra i fantasmi del passato e i contrasti coi colleghi corrotti. Justine, sopravvissuta al massacro dei genitori 25 anni prima, attende l'uscita di prigione dell'assassino che Schneider stesso aveva arrestato. In Italia al Box Office L'ultima missione ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 533 mila euro e 252 mila euro nel primo weekend.

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Consigliato sì!
3,01/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,68
PUBBLICO 3,34
CONSIGLIATO SÌ
Un polar personale e disperato che, pur se imperfetto, apporta qualcosa di nuovo al genere.
Recensione di Matteo Treleani
Recensione di Matteo Treleani

Un serial killer insanguina le strade di Marsiglia. Poliziotto alla deriva, Louis Schneider conduce l'indagine tra i fantasmi del passato e i contrasti coi colleghi corrotti. Parallelamente, Justine, sopravvissuta al massacro dei genitori 25 anni prima, attende con ansia l'uscita di prigione dell'assassino che Schneider stesso aveva arrestato.
Cupo e disperato l'ultimo polar di Olivier Marchal. Se 36 Quai des Orfèvres combinava con stile ineccepibile la psicologia del polar alla Melville con l'azione dei thriller di Hong Kong, L'ultima missione si lascia pilotare dalle sofferenze senza uscita del suo protagonista. Dal mitico quai des Orfèvres parigino a una personalissima Marsiglia, dove ambienti tetri e piovosi non sono che il rimando all'interiorità del personaggio. Daniel Auteuil è come sempre catalizzatore nei panni del poliziotto fallito: magnifico clichè dell'anti-eroe noir. E la prossimità ai personaggi è resa esplicita da una macchina da presa sempre coinvolta, al limite del toccare i volti con l'obiettivo. Ex poliziotto, Marchal rende la messa in scena passionale, dando una certa credibilità tragica ai rapporti tra colleghi corrotti. Coinvolto a tal punto nella vicenda, usa uno stile a volte ridondante, barocco, ma efficace.
Certo, Marchal eccede in tutto, gira un film che sembra troppo personale e disperato, dove s'intrecciano trame parallele non sempre sviluppate quando ne sarebbe bastata una sola. Come travolto dal coinvolgimento, si disinteressa agli ingranaggi del racconto per concentrarsi sulle passioni che divenute iperboliche peccano spesso d'artificiosità. I due personaggi paralleli, Louis e Justine, che entrambi affrontano il dolore reagendo in maniere opposte, rappresentano fin troppo pedantemente delle figure morali. In secondo piano passa anche l'azione, aspetto che restava pur sempre tra i più riusciti di 36.
Ma, in fin dei conti, è proprio nei suoi eccessi, nell'amore per il cinema e nel trasporto con cui è filmato, che L'ultima missione apporta un tocco di novità e interesse al genere.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 10 aprile 2012
"Joss"

Con questo cupo, triste e delirante "polar" Olivier Marchal si conferma degno erede di Melville, che con "Frank Costello faccia d'angelo" e "I senza nome" raggiunse le vette più alte del "noir" francese anni '60. Marchal va ancora oltre con il personaggio di Louis Schneider (Daniel Auteuil), un uomo alla deriva deluso, arrabbiato, colpito nei suoi affetti e tormentato dai fantasmi del passato che lo [...] Vai alla recensione »

venerdì 22 luglio 2016
Luigi Chierico

Povero Daniel Auteuil, così bravo a recitare, chiamato da Olivier Marchal a ricoprire un ruolo di perdente, ossessionato dai suoi ricordi, travolto dai fatti e delitti di cui più che poliziotto è assistente inerme. Un film con tanto sangue, il rosso non lo si vede in tutte le scene girate in bianco e nero, un film del genere andava fatto vedere proprio così, diversamente il rosso sangue sarebbe stato [...] Vai alla recensione »

domenica 29 luglio 2018
elgatoloco

Più "noir" che "polar"(la componente meticciata con il"poliziesco"è molto meno forte, qui, prevalendo comunuqe la componente prettamente"noir"sul"Polar", che implica anche il "Poliziesco", "MR 73(2007, di Olivier Marchal, da un episodio realmente accaduto, sceneggiatura dello stesso regista)con Daniel Auteuil(grande interpretazio [...] Vai alla recensione »

domenica 24 luglio 2016
elgatoloco

"MR 73-L'ultima missione"di Olivier Marchal, ridondante, "barocco"(dove gli elementi tipici di quest'arte e del concetto sono l'eccesso di elementi e la sua anche provocatoria ridondanza, appunto), nelle scene di"azione"e violenza, nella scenografia, nell'illuminazione, nel"play"coreografico, nell'accentuazione dei due personaggi.

venerdì 22 luglio 2016
Giorgio Postiglione Giorpost

 Louis Schneider è un ispettore veterano della omicidi di Marsiglia, con svariati arresti di serial killer nel suo curriculum. Ne ha viste tante nella sua vita, ma l'incidente che ha da poco colpito sua moglie e la figlioletta (quest'ultima deceduta, la consorte rimasta in stato catatonico), lo ha sconvolto al punto da esser sceso nell'inferno dell'alcolismo.

lunedì 4 novembre 2013
Fabal

Tormentato dal ricordo di un tragico incidente per il quale la moglie giace paralizzata su un letto d'ospedale, Louis Schneider consuma la sua esistenza tra il dolore e gli effetti dell'alcool. A causa della sua condotta spesso violenta e imprevedibile viene trasferito di sezione, continuando però a indagare su un serial killer che terrorizza Marsiglia.

venerdì 10 febbraio 2012
denzel for ever

un po lento......si accende nel finale....ma si aspettavo decisamente di piu

domenica 15 novembre 2009
ultimoboyscout

Che brava Daniel Auteil!! Interpretare un ruolo così difficile, un personaggio così caratterizzato non è roba da tutti i giorni. Convincente il film, duro, aspro, spigoloso, a tratti estremamente crudo, che senza avere ritmi frenetici mantiene sempre vivo l'interessi dello spettatore. Da vedere.

lunedì 25 maggio 2009
Carter

Buon film, molto ben girato e ben recitato; bella la livida Marsiglia invernale di sfondo. Il difetto è che è appesantito da toni (di sceneggiatura e direzione) spesso eccessivi, direi a tinte forti(ssime). E' un merito (come qualcuno sostiene) o una limitazione?

venerdì 22 maggio 2009
serpico

FILM MOLTO BELLO DA VEDERE SICURAMETE BRAVI GLI ATTORI OTTIMA LA REGIA CONDIVIDO PIENAMENTE LA SCELTA FINALE MI HA STUPITO Auteuil VERAMENE DA OSCAR

venerdì 24 aprile 2015
Barolo

Bello e intrigante questo noir,ambientato in una Marsiglia cupa e inquietante,con atmosfere torbide e angoscianti.La figura del poliziotto onesto e maledetto,alcolizzato e perdente,allo sbando ma a suo modo lucido e arguto,rimanda lontanamente al detective Marlowe.L'interpretazione di Autil è esemplare,si prova quà e là una sensazione di deja vù,ma nel complesso il film è senz'altro riuscito.

lunedì 18 agosto 2014
gianlore

L'ho visto solo ora dopo 6 anni dalla sua uscita, e l'ho apprezzato moltissimo. Un film che mi è piaciuto ha saputo tenermi in tensione per due ore semza mai un attimo di pausa. I due protagonisti sono superlativi, soprattutto Daniel Auteuil, grande recitazione. 

martedì 20 agosto 2013
pandanuccio

nerissimo!

venerdì 4 maggio 2012
molenga

Se una squadra di calcio perde 5-3 e un suo giocatore fa una tripletta, lavoro dìinterdizione e senza palla, ebbene, questo giocatore prende 7 e non 8, perché il suo lavoro non è servito a salvare la squadra. Il parallelismo verte a spiegare che, nonostante la prestazione eccelsa di Ateuil il film non è che un'accozzaglia di stereotipi del genere, troppo lungo.

FOCUS
INCONTRI
giovedì 17 aprile 2008
Tirza Bonifazi Tognazzi

È una maschera di dolore quella che Daniel Auteuil indossa con la sua notevole maestria trovando una chiave di identificazione con Louis Schneider, poliziotto della Squadra Omicidi di Marsiglia, annientato dal crudele destino e abbandonato dai superiori in un limbo di solitudine. "Mi ha travolto una valanga, e la mia anima fu sepolta. Quando non ero lo straccio d'uomo che vedi ora, dormivo presso una collina d'oro" canta Leonard Cohen nella scena iniziale che ci presenta Louis e ci mostra la sua disperazione.

Frasi
"Ascolta Louis, è solo per passare il tempo…!"
Una frase di Marie Angéli (Catherine Marchal)
dal film L'ultima missione - a cura di "Joss"
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Lietta Tornabuoni
La Stampa

Il titolo originale, MR73, è il nome d'una pistola in dotazione alla polizia francese a suo tempo, quando ne faceva parte il regista Olivier Marchal (già autore di Quai des Orfèvres 36, di Gangster): Marchal dice che il film «è ispirato a un fatto realmente accaduto che mi ha spinto ad abbandonare la polizia e che mi ha cambiato profondamente». Il protagonista Daniel Auteuil fa parte della genìa [...] Vai alla recensione »

Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

«Dio mi ha offeso. Lo punirò», dice un uomo seduto nella penombra, ripiegato su se stesso e sfatto. Sapremo poi che si tratta di Louis Schneider (Daniel Auteuil), il miglior poliziotto di Marsiglia, e insieme il più disperatamente in conflitto con i suoi capi, e ancor più con le regole ufficiali del suo mestiere. Così, con la violenza d'una bestemmia da «uomo in rivolta», inizia L’ultima missione ( [...] Vai alla recensione »

Cristina Borsatti
Film TV

Daniel Auteuil torna sulle strade di 36 - Quai des Orfèvres, diretto ancora da Olivier Marchal, che con MR 73, da noi L'ultima missione, porta a compimento un'ideale trilogia della solitudine iniziata nel 2002 con I gangsters. Crepuscolare come i precedenti, meno attento al ritmo e agli ingranaggi del racconto, quest'ultimo capitolo ha più di un pregio e un solo difetto.

Claudio G. Fava
Emme - Modena Mondo

E’ difficile offrire in italiano una traduzione esauriente del termine “polar”, che sembra essere la somma di “police” e di “noir”, e che comunque indica un tipo di poliziesco francese con caratteristiche singolari e peculiari. Com’è noto la Francia è uno dei grandi depositi tradizionali del romanzo e del cinema poliziesco d’Europa. Anzi, per lungo tempo, è stato un caposaldo del genere nel nostro [...] Vai alla recensione »

Boris Sollazzo
DNews

Piano Marchal. Una trilogia sulla polizia per un ex poliziotto, feroce con la sua ex "famiglia" (inquietante la somiglianza del gergo delle divise con quello dei mafiosi) come solo un innamorato deluso può essere (vedi Oliver Stone e il Vietnam). Dopo Gangsters e l'(accl)amatissimo 36, arriva MR 73 (codice identificativo di una pistola e titolo originale, tradotto da noi con il banale L'ultima missione), [...] Vai alla recensione »

Enzo Natta
Famiglia Cristiana

Due persone si confrontano con i fantasmi del passato che riemerge angoscioso dalle brume della memoria: un commissario di polizia e una ragazza scampata al brutale omicidio dei genitori. Invece di rimarginarsi, con il tempo le ferite si trasformano in incubi e ossessioni... Quando era uno sbirro, Olivier Marchal ne deve aver viste di cotte e di crude.

Alessio Guzzano
City

Marsiglia, porto di noir dove quando piove piove troppo e se bevi ti scoli la bottiglia, dove barbe e coscienze sono luride da entrambi i lati della barricata della legalità e il passato non passa: le figlie crescono vendicative, i nonni stramazzano. La verità è scrupolo, la religione pretesto, i poveri cristi sono flagellati dalla solitudine in stanze e destini squallidi.

Maurizio Cabona
Il Giornale

Non esce in Italia il bel poliziesco marsigliese di Alain Corneau, Le deuxième souffle, che in ottobre aprì la Festa di Roma; ma esce il meno bello poliziesco marsigliese di Olivier Marchal, L'ultima missione (in originale Mr 73, cioè Manurhin 1973, pistola della polizia francese). Li accomuna anche Daniel Auteuil interprete; li oppongono i suoi personaggi: nel Deuxième souffle c'è un criminale-samurai [...] Vai alla recensione »

Boris Sollazzo
Liberazione

Avanti Marchal. L'ex poliziotto divenuto il profeta della nouvelle vague del cinema noir francese chiude la sua trilogia sui flics (le divise di "strada" in gergo), sulle loro poche luci (quasi tutte caravaggesche) e le tante ombre (nere). Dopo Gangsters , cattivo e acerbo, arrivò quel capolavoro del genere che è 36 , ora in odore di remake americano con Clooney coprotagonista.

Vito Attolini
La Gazzetta del Mezzogiorno

Olivier Marchal è l'erede del noir francese, quello di Melville, Giovanni, Deray e altri che costituirono una scuola, quella del cosiddetto polar, cui appunto egli si rifà. Con titoli e referenze inappuntabili, perché Marchal è stato a lungo funzionario della polizia francese, di cui conosce bene meccanismi e personaggi, gli stessi descritti nei suoi film.

Natalino Bruzzone
Il Secolo XIX

Quando il noir e il poliziesco diventano qualcosa di cui è fatto il cuore criminale della letteratura e del cinema francese, allora è tempo di Polar. Un'etichetta, un genere, un mito, una leggenda di figure e atmosfere che consumano l'avventura di un'esistenza intera nella sfida contro il destino. Il fato si propone come la misura della classicità narrativa, come motore di spartiti dove la desolazione, [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

Il poliziotto della squadra omicidi Louis Schneider, anima lacerata da un evento che gli ha distrutto la famiglia, cerca di darsi un'ultima ragione di vita perseguendo un serial-killer specializzato in donne con la passione degli animali da compagnia. Dopo l'ennesimo atto d'indisciplina, i superiori gli tolgono l'indagine, ma non lo convincono a desistere.

Jacques Mandelbaum
Le Monde

Quatre ans après 36, quai des Orfèvres, gros succès commercial, Olivier Marchal revient sur les écrans avec son nouveau film : MR73. Les nombres changent, la recette reste. Un composé d'attestation autobiographique (Olivier Marchal fut policier), d'acteurs prestigieux mis au service du récit - Daniel Auteuil rempile sans Depardieu et tient seul la vedette cette fois - et de métaphysique à la truelle. Le [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Si astengano gli spettatori impressionabili o nemici delle tinte forti perché «L'ultima missione» porta davvero al diapason la vocazione del cinema francese al polar, il poliziesco autarchico cupo e cruento. Olivier Marchal, ex sbirro passato al cinema portandosi appresso un cumulo di orribili ricordi, completa con «MR 73» (il titolo originale del film, riferito al modello di pistola in dotazione alla [...] Vai alla recensione »

Francesco Alò
Il Messaggero

«Dio mi ha tradito. E io lo punirò». Parole non troppo sante di Louis Schneider (Daniel Auteuil), poliziotto traumatizzato che si trascina per una Marsiglia bruciata da luce bianca. La bottiglia, i fantasmi del passato e il "gemello" fedele sono gli unici amici di un uomo detestato da colleghi e superiori. Qualcosa lo scuote: bisogna trovare un serial killer e dare una mano a una giovane donna che [...] Vai alla recensione »

Dominique Borde
Le Figaro

Louis Scheider è un poliziotto di quelli tosti, ossessionato dai fantasmi del passato, stanco e consumato dall'alcol, che parte per un ultimo combattimento contro il male. Un assassino che lui aveva arrestato esce di prigione e minaccia la sopravvissuta di un doppio omicidio, commesso venticinque anni prima. Tra il poliziotto e la ragazza presa di mira dall'assassino nasce una strana complicità.

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Piove sempre, diluvia: eppure siamo a Marsiglia. Ma l'amore dell'ex poliziotto Olivier Marchal, divenuto regista, per lo stile e I atmosfere del classico poliziesco francese è così grande da commuovere. Ama la figura del poliziotto antagonista: ne "L’ultima missione" Daniel Auteuil è solo, infelice, tormentato dal ricordo della moglie perduta; intelligente e indipendente, restio all'obbedienza, vuol [...] Vai alla recensione »

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RUBRICHE
venerdì 18 aprile 2008
Chiara Renda

IIl ballo dell'elefante Questa settimana cinematografica è all'insegna del cinema americano, dall'animazione alla commedia, dall'azione al film di ballo. La prima attesissima uscita è Ortone e il mondo dei Chi, già campione d'incassi in America e diretto [...]

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