Il rabdomante

Film 2007 | Drammatico

Regia di Fabrizio Cattani. Un film con Pascal Zullino, Andrea Osvárt, Riccardo Zinna, Antonio Gerardi, Massimo Sarchielli. Cast completo Genere Drammatico - Italia, 2007, Uscita cinema venerdì 7 settembre 2007 - MYmonetro 2,90 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento domenica 31 luglio 2011

Una donna incinta tenta di scappare dal malavitoso che la possiede e trova riparo da un rabdomante che vive in solitudine. Il rapporto con l'uomo riuscirà a salvare la donna dalla morte? In Italia al Box Office Il rabdomante ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 75,1 mila euro e 25,2 mila euro nel primo weekend.

Consigliato sì!
2,90/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,33
PUBBLICO 3,36
CONSIGLIATO SÌ
Una sceneggiatura impeccabile e personaggi intensi per un film che travolge in un vortice di commozione e passione.
Recensione di Tirza Bonifazi
venerdì 24 agosto 2007
Recensione di Tirza Bonifazi
venerdì 24 agosto 2007

Harja vive la sua recente gravidanza come un cordone che la tiene legata all'uomo che l'ha comprata per possederla, un malavitoso prepotente quanto potente di nome Ninì. Nella fuga dai suoi tirapiedi la giovane donna dell'est trova rifugio nella masseria di Felice, un quarantenne affetto da schizofrenia con il dono della rabdomanzia. A unirli, oltre alla solitudine e all'estraneità, sarà proprio Ninì, il quale ha messo una taglia sulla testa della sua sposa e uno scagnozzo alla ricerca dell'uomo che gli sta rovinando il business dell'acqua scovando fonti idriche nei campi aridi della Basilicata.
Il suolo lucano appare come una crosta assetata sulla quale si muovono gli interessi di chi vuole avere il controllo dell'acqua - per arricchirsi alle spalle dei contadini - e di chi lotta perché l'acqua sia di tutti. Il tema attualissimo e quanto mai allarmante, difficile da contestualizzare in un film che mescola commedia e dramma, si evolve sullo sfondo degli incantati Sassi di Matera. Nel labirinto della città della pietra, di cui il primo scorcio mozza il fiato per la sua bellezza arcaica, e nell'arida campagna sottostante si intrecciano le vite di Felice e Harja, resi reali dalla sensibilità e dal trasporto di Pascal Zullino e Andrea Osvart.
La sacralità della tradizione e la magnificenza della terra lucana vengono messe in risalto dalle musiche di Louis Siciliano (La febbre, Io, l'altro) e dallo sguardo attento di Fabrizio Cattani, che mostra senza sbavature un mondo apparentemente lontano dal nostro, dove l'acqua diviene quasi un elemento magico da trovare - e proteggere - attraverso riti ancestrali. Non mancano tuttavia momenti umoristici, esibiti con naturalezza, senza forzatura alcuna, che prendono spunto dalla semplicità del luogo e dei suoi abitanti.
Il regista carrese, dopo anni di cinema al fianco di Marco Ferreri (Nitrato d'argento), Francesca Archibugi (Il vento) e Ferzan Ozpetek (Cuore sacro), trova in un'idea di Zullino - attore poco conosciuto ma di grandissimo talento e carisma - la materia prima per sviluppare la storia di un "matto del paese" pieno di tenerezza e vulnerabilità. Intorno alla figura di Felice tesse la trama del film che trova la forza nella sua impeccabile sceneggiatura e nei personaggi (primari e secondari) descritti con cura parsimoniosa. Sotto la luce del sole ardente di Matera e al di sopra del suolo riarso della lucania i protagonisti de Il rabdomante sapranno farsi amare travolgendo lo spettatore in un vortice di passione e commozione.

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IL RABDOMANTE disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 1 giugno 2010
100spindle

NON E' UN CAPOLAVORO CONME NORMALMENTE SI INTENDE, MA E' EVIDENTEMENTE UN FILM CEH, GIRATO CON POCO E SENZA GRANDI NOMI, RAGGIUNGE DIRETTAMENTE LA SFERA DEI SENTIMENTI. NON C'E' UNA VERA STORIA NE' COLPI AD EFFETTO MA ESALTA SENZA RETORICA E CON ESTREMA SEMPLICITA' I LATI MIGLIORI DELL'ANIMO UMANO E QUESTO BASTA A RENDERE IL FILM UN CAPOLAVORO.

giovedì 5 novembre 2009
mario conti

Forse macchiette, sì. Anzi, senz'altro: stereotipi di un Meridione venuto su a orecchiette fatte in casa, con l'imbuto per doccia, alla ricerca di un'assurda e inconcepibile felicità immersa in un'acqua che non c'è (o si concede, essa pura, ai puri di spirito e mente). Mai viste, però, macchiette così leggiadre, lievi come un solo rivolo del liquido sognato.

giovedì 9 aprile 2009
ChiaraV

Il film é semplicemente travolgente...Sono anni che non mi emozionavo cosí tanto, grazie! Bravissimi tutti!

giovedì 19 maggio 2016
christo77

...ma ancora una volta non ci riesco. Scusate la mia sempre presente stupidità, non riesco a distinguere tra un film d'autore e un film approssimativo. Lasciamo stare la location, calcatamente retrograda,le incongruenze sono continue: auto, botteghe ed abbigliamento vintage si mescolano ad auto ultimo modello e abbigliamento da " il padrino". La banda bassotti sarebbe più temibile di questi improbabili [...] Vai alla recensione »

giovedì 28 luglio 2011
FRANCESCOCARINI

Non so se è questo lo spazio giusto ma volevo comunicare a My Movies di inserire nella Crew anche il nome del Direttore della Fotografia: FRANCESCO CARINI. Vi ringrazio.

Frasi
Ti chiami Harja? Come l'Aria? Bello, strano ma, bello. Io invece mi chiamo Felice, come contento.
Felice (Pascal Zullino)
dal film Il rabdomante - a cura di marco
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Boris Sollazzo
Liberazione

Ci voleva uno "matto da legare" come Silvano Agosti per riportare in sala Il rabdomante. Penalizzato da un'uscita settembrina, questa deliziosa opera di Fabrizio Cattani ora sarà per tutto dicembre all'Azzurro Scipioni di Roma. Ripescaggio meritato, Il rabdomante è un esempio di cinema povero e d'autore ma accessibile. Un linguaggio, cinematografico e non, semplice e diretto gli permette di parlare [...] Vai alla recensione »

Massimo Lastrucci
Ciak

Nella riarsa terra circostante Matera, la mancanza d'acqua è "il" problema. Anche perché sulla sua endemica penuria specula il boss locale Tonino, che tratta i suoi affari con la stessa arroganza e violenza con cui usa Harja, una ragazza dell'Est presa con la forza e rimasta incinta. Lei però riesce a scappare e nella fuga si rifugia nella masseria di Felice, uno schizofrenico dall'animo gentile che [...] Vai alla recensione »

Aldo Fittante
Film TV

Harja, 25enne dell'Est, scappa dal malavitoso Cintanidd, boss della mala pugliese nello sporco business dell'acqua. È incinta, ma non ne vuole sapere di rimanere accanto al perfido criminale e, per caso, s'imbatte in Felice, un 4Oenne schizofrenico che vive fuori dal tempo con il dono della rabdomanzia, la sola persona in grado di aiutare i contadini a scovare i pozzi.

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