Anno | 2007 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Gran Bretagna, Francia |
Durata | 89 minuti |
Regia di | Asif Kapadia |
Attori | Michelle Yeoh, Sean Bean, Michelle Krusiec . |
MYmonetro | 3,09 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 30 novembre 2010
CONSIGLIATO SÌ
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L'arrivo di uno straniero crea sempre instabilità. Se poi lo straniero in questione è un uomo in fin di vita ritrovato per caso da due donne che vivono da sempre al Polo Nord, in totale isolamento, la situazione è ancor più destabilizzante.
Questo in sostanza il semplice plot di Far North, glaciale dramma umano ambientato tra i ghiacci delle selvagge e inospitali isole Svalbard, tra Norvegia e Polo Nord. Un deserto gelato di solitudine e ostilità da parte di una natura avversa alla civilizzazione: qui Saiva (Michelle Yeoh) conduce una vita serena e pacifica ma alienata e fuori dal tempo, dopo essere scampata, insieme a una neonata superstite, al massacro della sua tribù da parte di un gruppo di soldati.
L'arrivo di un intruso (Sean Bean) nella vita delle due donne, e di conseguenza - insieme a lui - del progresso, della civiltà, ma soprattutto di una disturbante presenza maschile all'interno di un universo femminile totalmente autosufficiente, rompe il malsano equilibrio costruito negli anni da Saiva. Creando conseguenze tragiche.
Tratto dal racconto breve di Sara Maitland "True North", il terzo film del regista inglese di origine indiana Asif Kapadia è una silenziosa e drammatica parabola sulla natura umana, resa ancor più intensa dall'asprezza del lunare paesaggio nordico, che fin dall'inizio sembra assistere impietosamente a questa tragedia annunciata. Una tragedia sommessa, minimale e soffocata di isolamento dei sentimenti, che mette a nudo senza pietà ciò che la natura umana, fuori dagli schemi sociali, può arrivare a compiere. Un'esplosione di sentimenti e passioni represse su una gelida distesa di ghiaccio.
"Far North" : cercle polaire et vicieux Il y a de bonnes raisons d'aller filmer sous le cercle polaire : à l'endroit où la toundra se transforme en océan gelé, on devrait pouvoir se débarrasser du superflu, trouver la vérité des êtres. C'est sûrement ce que s'est dit le réalisateur britannique Asif Kapadia, en installant son trio dans un campement de fortune, sur un rivage sibérien (en fait, le [...] Vai alla recensione »