Anno | 2006 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Argentina |
Durata | 89 minuti |
Regia di | Veronica Chen |
Attori | Rafael Ferro, Nicolás Mateo, Gloria Carrá, Jimena Anganuzzi . |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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CONSIGLIATO SÌ
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Dopo i consensi raccolti con Vagon Fumador, l'argentina Veronica Chen presenta al festival di Locarno Agua, premiato dalla giuria ecumenica e dalla giuria dei giovani. Il protagonista del film, Goyo, è un nuotatore che aveva vinto la maratona di nuoto Santa Fè-Coronda (57 Km), ma che, dopo essere ingiustamente squalificato per doping, abbandona lo sport e la sua città. Torna dopo quattro anni e conosce Chino, un giovane che si allena duramente per entrare nella nazionale di nuoto, ma che dopo una sconfitta, decide di abbandonare l'attività agonistica.
Il punto centrale del film è nel rapporto tra questi due personaggi. Goyo decide di gareggiare nuovamente alla maratona e chiede a Chino di seguirlo su una barca, ma durante il tragitto Goyo, sfinito, chiede a Chino di sostituirlo. Il ragazzo accetta e in questa simbolica staffetta tra Goyo e Chino è il senso del film: il vecchio costringe il ragazzo a riprendere il cammino da dove lo aveva interrotto lui quattro anni prima.
Le riprese nell'acqua, sia nel fiume che in piscina, sono ineccepibili dal punto di vista tecnico e riescono a trasmettere allo spettatore tutta l'ansia della gara, grazie alla ottima fotografia di Sabine Lancelin, assistita alla steadicam da Matias Mesa nelle riprese in acqua. Tuttavia il profilo psicologico dei personaggi appare poco approfondito e la sceneggiatura appare lacunosa soprattutto nei punti che riguardano la vita privata dei due protagonisti.