Salvador - 26 anni contro

Film 2006 | Drammatico, 134 min.

Titolo originaleSalvador (Puig Antich)
Anno2006
GenereDrammatico,
ProduzioneSpagna, Gran Bretagna
Durata134 minuti
Regia diManuel Huerga
AttoriDaniel Brühl, Tristán Ulloa, Leonardo Sbaraglia, Leonor Watling, Ingrid Rubio Celso Bugallo, Mercedes Sampietro.
Uscitavenerdì 27 aprile 2007
TagDa vedere 2006
DistribuzioneCinecittà Luce
MYmonetro 3,19 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Manuel Huerga. Un film Da vedere 2006 con Daniel Brühl, Tristán Ulloa, Leonardo Sbaraglia, Leonor Watling, Ingrid Rubio. Cast completo Titolo originale: Salvador (Puig Antich). Genere Drammatico, - Spagna, Gran Bretagna, 2006, durata 134 minuti. Uscita cinema venerdì 27 aprile 2007 distribuito da Cinecittà Luce. - MYmonetro 3,19 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 6 agosto 2009

La pellicola racconta l'agghiacciante vicenda di un giovane ragazzo catalano ucciso nel 1974 durante la dittatura di Franco. In Italia al Box Office Salvador - 26 anni contro ha incassato 94,6 mila euro .

Consigliato sì!
3,19/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,83
PUBBLICO 3,75
CONSIGLIATO SÌ
Un film commovente e rigoroso che non cede mai al languore del sentimento.
Recensione di Marzia Gandolfi
mercoledì 25 aprile 2007
Recensione di Marzia Gandolfi
mercoledì 25 aprile 2007

Spagna, primi anni Settanta. Salvador Puig Antich è uno dei giovani militanti del Movimento Ibèrico de Liberaciòn, un gruppo di estrema sinistra che "espropria" ai ricchi per dare ai lavoratori. Le numerose rapine in banca, messe a segno in Catalogna per finanziare l'attività militare del movimento e le relative pubblicazioni, allarmano la Polizia del "generalissimo" Francisco Franco.
Nel settembre del '73 gli agenti della Brigata Socio-Politica catturano due dei componenti del MIL, ma durante il conflitto a fuoco Salvador viene ferito e un ispettore di polizia ucciso. Arrestato e accusato della morte del poliziotto il ragazzo viene condannato alla pena capitale. La sua famiglia, la Spagna e il mondo intero attendono con lui un atto di clemenza. Il governo franchista gli negherà la grazia e la pietà.
Ci sono film che vanno accolti col cuore. Ci sono film capaci di assumersi il peso della tragedia facendo interagire la Storia, quella oscura della Spagna franchista, col desiderio dell'utopia, quella nobile di Salvador, manifestazione di una precisa e appassionata volontà politica. Salvador 26 anni contro è questo film. Trentadue anni dopo Manuel Huerga riapre idealmente e di fatto il caso Puig Antich, celebrando un evento tragico e invitando a una domanda: cosa è stata la Spagna del generale Franco? L'utilità di dare una risposta e di riaprire la questione deriva dalla consapevolezza che quella dittatura è stata molte cose, ciascuna gravida di significato. È stata soprattutto la morte di un ragazzo di ventisei anni, l'ultimo atto esemplare e crudele del regime franchista che di lì a poco sarebbe miseramente crollato con la morte del suo dittatore e l'instaurazione della democrazia da parte del giovane re Juan Carlos. Capro espiatorio per la morte dell'Ammiraglio Carrero Blanco, capo del governo franchista ucciso dall'ETA, Salvador è il macabro tributo preteso dal regime.
Il film di Huerga si sviluppa in un lungo flashback usato con rigore: un andirivieni secco tra la biografia passata del ragazzo (l'iniziazione e la militanza nel MIL) e quella presente, che rilegge e fa i conti con la sua giovane vita. Intorno all'attesa di Salvador il regista muove il suo paese, i suoi ideali e la loro potenzialità dirompente. Il passato non è più una terra straniera ma un disegno che serve a chiarire noi stessi e non permette di dimenticare l'ultima esecuzione con la garrota del regime franchista.
L'efficacia secca della rappresentazione della morte non cede mai al languore del sentimento ma non manca di commuovere. Si piange nel film di Huerga, di rabbia e davanti all'impotenza di evitare l'inevitabile. Ma è un pianto che non annulla mai la coscienza, rimettendoci di fronte alla nostra voglia di responsabilità e di una giustizia davvero democratica.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 21 gennaio 2013
gianleo67

Storia di Salvador Puig Antich, un militante anti franchista che da giovane studente si aggrega al Movimento Ibèrico de Liberaciòn, una formazione di ispirazione marxista che rapina banche per finanziare azioni di lotta contro il regime del 'Caudillo de España '. Catturato in seguito ad un'imboscata della polizia in cui un agente rimane ucciso a causa della sua reazione, viene incarcerato e giustiziato [...] Vai alla recensione »

venerdì 20 luglio 2012
andyflash77

Agli inizi degli anni Settanta si forma in Spagna il Movimento Iberico de Liberacion, un gruppo di giovani militanti nel partito di estrema sinistra che si pone come obiettivo, attraverso una lunga serie di rapine e azioni provocatorie, quello di finanziare l'ala più militare del movimento. Tra loro c'è Salvador Puig Antich, un ragazzo introverso e lunatico, ma dal fine e sensibile [...] Vai alla recensione »

Frasi
Salvador: "Sono ricercato dalla polizia"
Margalida: "Tu? E che hai fatto?"
Salvador: "Niente di cui debba pentirmi"
Salvador Puig Antich (Daniel Brühl)
dal film Salvador - 26 anni contro - a cura di Mimmo
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Lorenzo Maiello
XL

Questo film è forte. Molto forte. Perché quando una storia è vera tutto diventa più intenso. Quando finisce tragicamente ci si commuove di più. E quando riguarda una condanna a morte ingiusta — sempre che possano esistere condanne a morte non ingiuste - è ancora peggio. Tanto che rischia di diventare troppo. Siamo in Spagna tra il 1973 ed il '74 e Salvador è Salvador Puig Antich, l'ultimo condannato [...] Vai alla recensione »

Raffaella Giancristofaro
Rolling Stone

«La storia di Salvador è parte di quella dei catalani e di chi vive a Barcellona. Avevo 17 anni quando è stato mandato alla pena di morte. Per me raccontare la sua vicenda, così universale, è stato un dovere: un richiamo alla giustizia, alla libertà, come atto di opposizione alla pena di morte». Così racconta Manuel Huerga, 49 anni, barcelloneta, documentarista musicale, autore di questo pamphlet che [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
La Stampa

«Salvador» è il nome di un ragazzo catalano, Salvador Puig Antich, l'ultimo detenuto politico a venir ucciso in un carcere spagnolo con la garrota. Arma di Stato classica quanto la ghigliottina in Francia, la garrota era un collare di ferro progressivamente stretto con viti a strangolare il condannato. Salvador morì a 26 anni il 2 marzo 1974. Per la sua generazione e per il suo Paese, divenne un simbolo [...] Vai alla recensione »

Paolo D'Agostini
La Repubblica

Storia vera, conferma di un trend che ci sta spesso sottoponendo biografie famose o meno. L'aspetto più originale di Salvador 26 anni contro è che, diversamente dall'abbondanza di attenzione retrospettiva che la Spagna e anche il suo cinema hanno dedicato alla Guerra Civile, rari sono i racconti come in questo caso sugli anni finali del franchismo. Il regista immerge la ricostruzione della vicenda [...] Vai alla recensione »

Silvana Silvestri
Il Manifesto

Un film che rinnova lo spirito militante contro la dittatura e mostra come si fronteggia un clima di paura: Salvador 26 anni contro di Manuel Huerga mette un punto finale ad ogni teleserie del tipo Cuéntame cómo pasó, che da alcuni anni è campione di ascolti in Spagna (ed ha ispirato anche la serie italiana Raccontami), immagine morbida e gradevole dell'epoca del franchismo.

Davide Turrini
Liberazione

Ciò che più fa impressione di fronte alle due ore di pura fiction del regista Manuel Huerga, è la violenta e atemporale arretratezza nella costruzione del gesto assassino con cui la Spagna franchista condanna a morte, per l'ultima volta nella sua infausta storia, un prigioniero politico. Il canuto boia che, convocato dalle autorità di polizia, si ingegna con sega e martello per costruire una garrota [...] Vai alla recensione »

Aldo Fittante
Film TV

La Storia è fatta di storiacce. Il 2 marzo 1974 Salvador Puig Antich, giovane militante del Movimiento Ibérico de Liberación, venne giustiziato in Spagna con la garrota, il sistema di morte più sadico che una civiltà possa immaginare. Fu l'ultimo prigioniero politico a essere ucciso per mano di Franco. Che, un anno dopo, sarebbe morto. Il film è diviso in due parti ben distinte.

Jay Weissberg
Variety

Nato in una famiglia borghese di sinistra, Salvador Puig Antich è un giovane idealista che decide di combattere il regime repressivo di Francisco Franco. Ma il film di Huerga, un'appassionata biografia dell'ultima persona uccisa con la garrota in Spagna, non riesce a rendere un'immagine vivida degli anni del declino del dittatore spagnolo. La sceneggiatura di Lluis Arcarazo è un po' sfocata, soprattutto [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
L'Espresso

Salvador è il nome d'un ragazzo catalano: Salvador Puig Antich: l'ultimo detenuto politico spagnolo a venir ucciso in carcere con la garrota. Arma di Stato classica quanto la ghigliottina in Francia, la garrota era un collare di ferro fermato a un palo in asse verticale, progressivamente stretto con viti sino a strangolare il condannato. Salvador morì a 26 anni il 2 marzo 1974.

Antonello Catacchio
Ciak

Titoli di testa: immagini di personaggi storici dell'epoca. Anche le musiche che accompagnano il film sono quelle che i giovani di tutto il mondo ascoltavano allora: Dylan, Cohen, Jethro Tull, King Crimson, Iran Butterfly. Le ascoltava anche Salvador Puig Antich, sperava che anche il suo Paese potesse cambiare dopo quarant'anni di dittatura franchista.

Piera Detassis
Panorama

L'avvocato del ventiseienne Salvador Puig Antich morì 10 anni dopo l'esecuzione del giovane; consumato dall'alcolismo in cui l'aveva precipitato il senso di colpa per non aver salvato dalla garrota il militante di Movimento ibérico de liberación, accusato dell'omicidio di un poliziotto durante una rapina «politica». Il film pluripremiato di Manuel Huerga, con l'ottimo tedesco Daniel Bruhhl (già protagonista [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Barcellona 1974: benvenuti nella preistoria. Benvenuti nell'ultima dittatura d'Europa (Franco morirà solo nel novembre 1975). Benvenuti nella patria dell'Inquisizione e della garrota, il più barbaro fra tutti i mezzi adottati per le condanne a morte. Che in Salvador viene usata contro un ragazzo con molte colpe agli occhi del franchismo. Come essere giovane, appunto, dunque sognare la libertà, "amare [...] Vai alla recensione »

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

La garrota era uno strumento di tortura con cui, serrando sempre di più un anello di ferro attorno al collo d'un condannato, lo si destinava ad una morte orrenda per soffocamento. È stata praticata in Spagna fino ai Settanta, nel pieno delle più cruente repressioni del regime franchista, giunto però fortunatamente alla sua fine. L'ultimo ad averla subita è stato un giovane anarchico di Barcellona, [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Grazie (si fa per dire) alla voce fuori campo, che pretende troppo spazio drammaturgico, Salvador - 26 anni contro rievoca l'ultima esecuzione per garrota ordinata dal franchismo nel marzo del '74 (il regime cadde l'anno seguente). Ambientato a Barcellona, nel contesto di tensioni & repressioni, il film di Manuel Huerga tenta vagamente d'accostare lo spirito ribelle del tempo a quello dell'odierna [...] Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

Presentato al Festival di Cannes del 2006, Salvador esce alla vigilia di quello dell'anno dopo, come capita ai film del «Certain regard». Ma poteva aspettare questa grigia ma onesta apologia di un terrorista, che punta sul bilingue (tedesco-castigliano) Daniel Bruhl di Goodbye Lenin per coinvolgere un pubblico internazionale. Allora giurato del «Certain regard», ricordo la nostalgia non per il garrotato [...] Vai alla recensione »

NEWS
NEWS
venerdì 27 aprile 2007
Letizia della Luna

Jason Friedberg e Aaron Seltzer, nuovi maestri della parodia americana, già sceneggiatori di Scary Movie, arrivano al cinema con Epic Movie, con cui prendono di mira il genere hollywoodiano per eccellenza, quello dai budget più sostanziosi e dagli effetti [...]

NEWS
mercoledì 18 aprile 2007
Claudia Resta

Huerga, lei ha vissuto gli anni '70 in Argentina. Quanto ha influito sul film? Huerga: In Salvador non cerco di spiegare nulla, a dire il vero: solo di raccontare una storia universale, che non appartiene solo al passato perché queste cose accadono anche [...]

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