Luchetti ritrova Starnone e realizza il suo film più complesso e maturo. Dietro il thriller c'è molto di più. Drammatico, Italia2024. Durata 136 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Pietro è un professore di liceo che ha una relazione, una volta diplomata, con Teresa una sua ex studentessa. Un giorno lei gli propone di confessarsi vicendevolmente un segreto mai detto a nessuno. Dall'omonimo romanzo di Domenico Starnone. Espandi ▽
Pietro, professore di liceo amato dai suoi studenti, trova l’amore, nel senso pieno del termine, con Teresa, un’ex studentessa. Da quando lei gli propone di confidarsi reciprocamente un segreto mai rivelato a nessuno le cose cambieranno profondamente. Luchetti torna ad occuparsi di un romanzo di Starnone e realizza il suo film più complesso e ricco di sollecitazioni nei confronti dello spettatore. Il regista (e dietro di lui Starnone e Piccolo) è molto abile nel non cadere nelle trappole narrative made in USA modello Attrazione fatale. Qui non ci sono coniglietti bolliti e Teresa non è una pazza alla ricerca di vendetta. È qualcosa di più e di diverso. È la rappresentazione fisica della cattiva coscienza di Pietro. È in questa capacità di approfondire anche le minime sfumature che Luchetti ci mostra la solidità e la totale capacità di immergersi nella narrazione della sua regia. Sarebbe troppo semplicistico leggere questo film come un thriller. È molto di più. Recensione ❯
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C'è qualche incertezza ma il film è godibile e conferma ancora una volta la felicità dell'idea primigenia. Avventura, Commedia, Fantasy - USA2024. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La famiglia Spengler torna dove tutto è iniziato, l'iconica caserma dei pompieri di New York, e si unisce agli Acchiappafantasmi originali. Espandi ▽
I nuovi acchiappafantasmi si sono ormai stabilmente insediati al posto dei loro predecessori. Phoebe Spengler, il fratello Trevor, la madre e il suo nuovo compagno, il professor Gary Grooberson, vivono e lavorano, infatti, nell'ex caserma dei pompieri che ha visto nascere la grande avventura. Ma poiché non si può mai stare tranquilli, il sindaco di New York, che desidera sbarazzarsi di loro, fa leva sulla minore età di Phoebe per proibirle di continuare ad indossare la divisa e lo zaino protonico, scatenando in lei rabbia e frustrazione. Nel frattempo, al negozio di oggetti "posseduti" di Ray, arriva una strana sfera di ottone, risalente a qualche migliaio di anni or sono, la cui apertura accidentale scatena ben altre minacce.
Ora questo sequel del mezzo sequel (e mezzo reboot) fatica invece un po' a trovare un'identità, per cui da un lato ripropone una volta di troppo la tematica della reunion, rischiando di trasformare l'omaggio in retorica, e dall'altro cerca una propria strada con delle sottotrame sentimentali che restano però solo accennate.
Nessun dramma, dunque, solo un problema di sovraffollamento: per fare in modo che ognuno dei tantissimi personaggi in campo, vecchi e nuovi, avesse il suo momento, si è finito per strizzare troppo anche chi voleva o meritava di più. Recensione ❯
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Feel-good movie travolgente e dalla carica sovversiva. L'esordio di Margherita Vicario augura un po' di liberté per tutte. Drammatico, Italia, Svizzera2024. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film racconta la storia di Teresa, una giovane dal talento visionario, inventa una musica ribelle, leggera e moderna. Espandi ▽
All'alba del 1800, l'istituto religioso Sant'ignazio deve prepararsi a un evento storico: dal conclave veneziano emerge il nuovo Papa Pio VII, che per l'occasione visiterà tutte le chiese del Veneto e a Sant'ignazio presenzierà a un concerto organizzato per lui. A capo del coro composto da ragazze orfane cresciute nell'istituto c'è Perlina, il quale però è in crisi d'ispirazione e scarica la frustrazione sulle povere musiciste, oltre che sulla cameriera Teresa, una ragazza che non parla ma possiede un grande talento musicale. Con il concerto che si avvicina a grandi passi, saranno le giovani a prendere in mano il destino dell'istituto per proporre una musica decisamente poco classica.
È un fulmine a ciel sereno questo esordio di Margherita Vicario, giovane attrice e cantante oltre che figlia d'arte. Cinema e musica fanno evidentemente parte del suo DNA, ma lascia comunque stupiti il livello del suo primo film, un travolgente "feel-good movie" dalla carica sovversiva che remixa il basso e l'alto, e il classico e il contemporaneo.
Film fresco che cavalca l'onda di tempi che cambiano, come quella rivoluzione francese di cui si mormora a mensa e che pare porterà finalmente un po' di liberté per tutte. Recensione ❯
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Michela Giraud esordisce alla regia con un film urgente, dall'anima gentile e dal cuore pieno di tenerezza. Commedia, Italia2024. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia che affronta temi importanti e delicati senza rinunciare a far ridere. Espandi ▽
Flaminia De Angelis fa parte di una famiglia di arricchiti a Roma Nord, è ricercatrice in diritto civile, ha tre amiche che vivono fra il parrucchiere e il centro estetico, e un fidanzato che sta per sposarla per bieco interesse (ma lei ancora non lo sa). Quando mancano un paio di settimane al matrimonio che Flaminia, e soprattutto sua madre, vorrebbero perfetto, in casa piomba Ludovica, figlia di primo letto del padre, cacciata dalla comunità terapeutica in cui viveva per aver dato fuoco al proprio letto.
Flaminia segna il debutto alla regia dell'attrice comica Michela Giraud e fa leva sulla sua esperienza personale, compresa quella di non avere una taglia 38 che, fra le altre cose, rende la coppia di sorellastre una sorta di esplorazione del doppio.
La storia non aveva bisogno di forzare la mano sulle caratterizzazioni farsesche, perché sono le parti non esageratamente comiche a funzionare bene, e si avverte in loro un'urgenza autentica e commovente. Flaminia ha dentro un'anima gentile e un cuore pieno di tenerezza, e Giraud merita una seconda occasione di far brillare quelle caratteristiche senza più nasconderle dietro una comicità caricata e a tratti caricaturale. Recensione ❯
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Un buon esempio di innovazione, dalla regia movimentata e dall'animazione ispirata. E con una serie di nuovi personaggi esilaranti. Animazione, USA2024. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Po deve affrontare una novità: il maestro Shifu non potrà più essere il Guerriero Dragone. Per il panda è il tempo di una nuova avventura e di nuovi amici/nemici. Espandi ▽
Il Maestro Shifu ha una notizia per Po: non potrà più essere il Guerriero dragone ma dovrà scegliere il suo successore. Po non è contento, sia perché il ruolo di Guerriero dragone gli piace, sia perché, nonostante gli sia stato consegnato il bastone della saggezza, non si ritiene in grado di assumere il ruolo di guida spirituale. Il kung fu panda si imbatte in una volpe, Zhen, agilissima e pronta a rubare e a giocare sporco, che lo informa di un nuovo grande pericolo, ovvero la Camaleonte.
La regia di Mike Mitchell è movimentata, l'animazione ha momenti ispirati che si rifanno all'iconografia classica orientale e sequenze a rotta di collo, e la sceneggiatura del trio Jonathan Aibel, Glenn Berger e Darren Lemke, pur non avendo la potenza dirompente e innovativa del primo episodio della saga, costruisce una vicenda facile da seguire e ricca di spunti comici.
Kung Fu Panda 4 è un buon esempio di innovazione nella continuità, che ci insegna ad avere il coraggio di lasciare quello che siamo per diventare quello che saremo e a liberarci dei cattivi maestri, ricordandoci che l'arte del kung fu non è qualcosa che puoi rubare ma qualcosa che ti devi meritare. Recensione ❯
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L'animazione brasiliana è ancora forte. E questo film ben giostrato lo dimostra. Animazione, Brasile, India2024. Durata 84 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Un film d'animazione brasiliano che racconta di una coppia di topi che tenta di salire sull'Arca di Noè. Espandi ▽
Tito e Vinni sono un duo musicale di scarso successo. Tito è slanciato, Vinni tarchiato e tutti e due sono dei topolini che vivono alla giornata. Il loro mondo, letteralmente, sta per cambiare: Vinni ha carpito di nascosto il dialogo tra Dio e Noè, con la divinità che ammonisce l'uomo della catastrofe che sta per abbattersi su tutti loro. Il Diluvio Universale è imminente, l'Arca deve essere costruita e gli inviti mandati a tutti gli esseri viventi. C'è solo un problema: Tito e Vinni sono due maschi, e sulla gigantesca imbarcazione solo le coppie di animali potranno trovare rifugio.
Machado (anche sceneggiatore) e Di Leo rimpolpano il mito del Diluvio Universale e il viaggio dell'Arca con anacronismi diretti tra riferimenti a TikTok e selfie, imbevono lo spazio ristretto dell'imbarcazione di tensioni riferite allo sfruttamento delle risorse e alla loro ridistribuzione, caratterizzano le varie razze animali con divisioni tra classi meglio attrezzate per sopravvivere e migranti senza alcuna possibilità di farcela.
È una traccia politica, quella del film, che non tira giù l'intrattenimento ma al contrario lo rende più affilato, pregnante, nell'individuare la posta in gioco come un orizzonte collettivo da raggiungere tutti insieme e per tutti. Recensione ❯
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Un film coraggioso che mescola una dimensione metafisica con la durezza della realtà. E ci pone tante domande. Drammatico, USA2024. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film racconta, sullo sfondo della striscia di Gaza durante la seconda Intifada (2003), la speciale amicizia di due bambini. Espandi ▽
Striscia di Gaza, 2003. In prossimità di Gaza sono ancora presenti insediamenti israeliani, la seconda intifada è in corso. Il 43% della popolazione ha meno di 14 anni. Questo dicono le didascalie iniziali, precedute da titoli di testa, sui cui su nero rimbombano colpi di proiettile ed esplosioni. Il teatro di guerra è ben noto. Mahmud è un undicenne palestinese che vive solo a Gaza con la giovane madre Farah, vedova di un "martire" della resistenza, e la aiuta a vendere mazzi di timo, muovendosi tra allarmi, bombardamenti, coprifuoco, in una città devastata da un conflitto infinito che colpisce alla cieca i civili. Sulla spiaggia che frequenta per imparare a surfare, Mahmud vede un ragazzino muoversi furtivamente e rientrare nell'insediamento vicino ai posti di blocco sulla strada: è Alon, figlio unico di una coppia di ebrei, e ha in comune con lui la passione per la tavola da surf.
Nello sforzo di accogliere nel racconto tante situazioni e personaggi, la sceneggiatura perde di efficacia e relega volutamente gli adulti a un ruolo superficiale.
Molto più interessanti le domande legittime che Mahmud e Alon rivolgono a Ahfar e al proprio padre sulle ragioni dell'odio tra palestinesi e israeliani. Domande complesse, che ormai si perdono in un tempo distante, inattuale, di barbara arcaicità, sempre più indecifrabili. Domande che il film rilancia a chi guarda, con una chiarezza inequivocabile. Recensione ❯
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Continua il MonsterVerse con un quinto capitolo fracassone e spettacolare. Ma anche del tutto innocuo. Azione, Avventura, Fantascienza - USA2024. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il trentesimo appuntamento con il mostro Godzilla, prodotto dalla Toho Company. L'avventura questa volta è nella Terra Cava, dove qualcosa si sta risvegliando. Espandi ▽
Dopo la scoperta della Terra Cava, il mondo non è più lo stesso. Strane scosse turbano tanto Kong quanto l'unica sopravvissuta di Skull Island, la giovane Jia, adottata dalla scienziata Ilene Andrews che realizza il suo sogno: visitare la Terra Cava. Qui però titanici mostri scorrazzano ovunque, persino le piante sono pericolose e soprattutto qualcosa sembra si stia risvegliando nelle profondità. Una profezia rivelerà che questi eventi sono legati tanto a Godzilla quanto a Kong e a Jia.
Adam Wingard si conferma abile a mettere in scena un'azione fluida e ricca di elementi in movimento, eppure sempre chiara nelle proprie complesse geometrie. Dopo l'esperienza del film precedente alza l'asticella aumentando i contendenti e da uno scontro a tre si passa a una battaglia tra più di cinque kaiju.
Il quinto capitolo cinematografico del MonsterVerse e secondo diretto da Adam Wingard Godzilla e Kong - Il nuovo impero conferma quindi la trasformazione fracassona, spettacolare e del tutto innocua della serie. Recensione ❯
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Il prequel della saga si rivela un horror di solida struttura narrativa. Horror, USA, Italia2024. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La giovane novizia americana Margaret giunge nella città eterna con la prospettiva di prendervi i voti al più presto, ma le cose prendono una piega sinistra che la convincerà a cambiare idea. Espandi ▽
Roma, 1971. La giovane novizia americana Margaret giunge nella città eterna con la prospettiva di prendervi i voti al più presto. La accoglie benevolmente il cardinale Lawrence che la segue sin da quando era bambina, all’orfanotrofio. E proprio in un orfanotrofio a Roma la conduce il cardinale perché Margaret vi lavori con le suore che lo gestiscono, in attesa di diventare suora anche lei. Nel frattempo, Margaret condivide un appartamento in città con l’altrettanto giovane spagnola Luz, che prenderà i voti prima di lei. Luz, più disinvolta, le fa conoscere anche la vita notturna capitolina, ma in questo clima di letizia giunge inaspettata la visita di padre Brennan, un sacerdote scomunicato che avvisa Margaret di un grave pericolo che ha a che fare con una strana orfana, Carlita, che, vilipesa da tutti, Margaret ha invece preso a ben volere. Margaret allontana seccata padre Brennan, ma le cose prendono una piega sinistra che la convincerà a cambiare idea.
La saga iniziata con il celebrato Il presagio (1976), piuttosto significativa in ambito horror, è stata sinora relativamente contenuta nella quantità: dopo la trilogia iniziale, infatti, ci sono stati solo un tardo quarto episodio televisivo oltre a una più recente (e breve) serie, anch’essa televisiva. Oltre naturalmente a un inevitabile remake. Ma l’appeal del tema è evidentemente rimasto e questo nuovo tentativo lo dimostra.
Arkasha Stevenson, dopo una discreta carriera fatta di cortometraggi e di televisione, esordisce nella regia di un lungometraggio per il grande schermo. Dimostra buone capacità sia nella gestione del racconto sia nella capacità di enucleare singoli momenti di tensione in modo da tenere sempre abbastanza sostenuto il ritmo narrativo. Recensione ❯
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Action movie energico e ambizioso che segna il debutto alla regia di Dev Patel. Azione, Thriller - USA2024. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ex criminale rilasciato di recente che vive nell'India moderna lotta per adattarsi a un mondo di avidità aziendale e valori spirituali in erosione. Espandi ▽
Kid è un giovane lottatore che si batte sul ring di un circuito di scommesse clandestine gestite, dal sudafricano Tiger. Ha origini rurali e indossa una maschera di scimmia, ispirandosi alla divinità Hanuman. Il suo vero obiettivo però non è farsi strada come lottatore, bensì vendicare la morte della madre, uccisa in un raid contro la comunità dov'è cresciuto. Dietro questo crimine c'è una speculazione edilizia. Dovrà però prima assaggiare la sconfitta e ritrovare la purezza dello spirito.
Action movie senza tregua, ambientato in un'India di oscene disparità sociali, Monkey Man è un energico e ambizioso debutto alla regia per l'attore-autore Dev Patel. L'opera non è un film nazionalista e se da una parte la religione induista viene rappresentata come portatrice di un valore educativo e inclusivo, allo stesso modo la religione appare anche connivente con la brutalità di un potere totalmente corrotto.
A un pubblico che ricorda le lezioni dell'illuminismo sembrerà un difetto di laicità, ma è anche presuntuoso pensare di giudicare la complessità del mondo e della società indiana, che il film ha il pregio di portare sullo schermo al grande pubblico mondiale attraverso il veicolo di un'azione quasi incessante. Recensione ❯
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Il film esplora la possibilità di una riparazione e il coraggio
necessario per portare avanti un'esistenza irrimediabilmente segnata. Drammatico, Italia2024. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Poco più che trentenne, Anna ha già pagato per il reato che ha compiuto poco più che adolescente, ma il giudizio vive al di là della sentenza, sia nei suoi occhi, sia in quelli della gente. Espandi ▽
Anna ha poco più di trent'anni quando decide di trasferirsi in una piccola città di provincia per cambiare vita. Ma il suo passato torna inesorabilmente, perché il giudizio degli altri, a differenza delle sentenze, sembra non finire mai. Recensione ❯
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Antonio Albanese è ancora una volta all'altezza, in una favola sulla solidarietà umana. Sorprendente Virginia Raffaele. Commedia, Italia2024. Durata 113 Minuti.
Cercare in tutti i modi di salvare una scuola speciale. Antonio Albanese torna protagonista di una commedia diretta da Riccardo Milani. Espandi ▽
Michele Cortese è un maestro elementare che chiede l'assegnazione provvisoria presso una scuola di Rupe, un paesino sperduto dell'alta Val di Sangro, nel cuore del Parco nazionale dell'Abruzzo, che conta 378 anime - anzi, 364 perché l'anno prima ci sono state "14 dipartite e nessuna nascita". Quando Michele arriva alla scuola del nuovo incarico scopre che dovrà insegnare ad una pluriclasse di soli sette bambini fra prima, terza e quinta elementare. E in breve scoprirà anche che il preside del comprensivo di una cittadina più grande ha tutto l'interesse a che la scuola di Rupe chiuda i battenti. Toccherà al maestro Cortese e alla vicepreside Agnese, insieme al personale scolastico, ai bambini e agli abitanti di Rupe, tentare di salvare il proprio presidio educativo con un escamotage davvero audace.
Riccardo Milani torna a scegliere Antonio Albanese come suo alter ego, con cui condivide le caratteristiche di generosità d'animo, impegno civile e comune decenza. Un mondo a parte è una favola intenzionata a tradurre in forma di commedia popolare un depauperamento tangibile e lo spettro di una generale rassegnazione "a perdere una cosa dopo l'altra", riconducendoci ad un principio base di solidarietà umana.
Albanese è come al solito all'altezza del ruolo, ma sorprende per efficacia Virginia Raffaele sia per la capacità di calarsi a fondo, lei romana, nell'accento di sua madre, sia per quella di impersonare in modo riconoscibile una delle tante figure scolastiche che combattono una quotidiana battaglia. Recensione ❯
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Bocciata per il ruolo di Giulietta, una giovane attrice ritenta sotto falsa identità per dimostrare il suo talento. È così che si trasforma in Otto Novembre, si propone per il ruolo di Romeo e ottiene la parte. Cosa fare a quel punto? Espandi ▽
Vittoria è un'attrice che ha commesso un grosso errore: spacciare per proprio un testo teatrale, ricavandone un'accusa di plagio e l'impossibilità di presentarsi ai casting. Federico Landi Porrini è un regista teatrale geniale ma intrattabile. Vittoria, miracolosamente arrivata ad ottenere un provino per la parte di Giulietta, viene allontanata malamente da Landi Porrini. La giovane donna allora decide di imbastire un imbroglio ai danni del regista, travestendosi da uomo e proponendosi per il ruolo di Romeo. Inaspettatamente Federico viene conquistato proprio da quel Romeo sui generis, e Vittoria rinuncerà temporaneamente a svelare l'inganno, prendendo gusto alla possibilità di calcare di nuovo le tavole del palcoscenico.
Un po' Shakespeare in Love, un po' Tootsie, molto Victor Victoria (di cui la protagonista ha anche il nome), e ovviamente "La dodicesima notte" scespiriana, Romeo è Giulietta è una commedia degli equivoci gradevole e ben scritta da Pilar Fogliati, Nicola Baldoni e Giovanni Veronesi, che dirige con mano più leggera del solito, rispettando l'afflato gentile del testo.
Il film racconta bene la peculiarità del mondo degli artisti teatrali che "tengono più al ruolo che all'orgoglio", che sono disposti anche a truffare pur di rimanere in scena, che non conoscono altra vita che quella del palcoscenico e fanno del proprio narcisismo una bandiera. Recensione ❯
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Un film morbido e gentile che accompagna lo spettatore con accorata tenerezza. Dal romanzo di Chiara Gamberale. Drammatico, Italia2024. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dieci minuti al giorno. Tutti i giorni. Per un mese. Dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima. Dieci minuti fuori dai soliti schemi. Per smettere di avere paura. E tornare a vivere. Espandi ▽
Quando Niccolò lascia la moglie Bianca, dopo 18 anni di matrimonio, lei cade dalle nuvole: non si era accorta di nulla, né dell’infelicità del suo compagno di vita, né della sua relazione con un’altra donna. Da quel momento Bianca precipita in uno stato depressivo dal quale cerca di tirarla fuori una psicologa burbera dal cognome importante (si chiama Braibanti, come la vittima di un agghiacciante caso giudiziario), intenta a riportare la sua paziente ad un metro di realtà. Dieci minuti, diretto da Maria Sole Tognazzi e da lei cosceneggiato insieme a Francesca Archibugi, è liberamente ispirato al romanzo “Per dieci minuti” di Chiara Gamberale, di cui conserva la componente fortemente autobiografica. Tognazzi ha una bella mano di regia, e insieme ad Archibugi ha orchestrato una serie di interessanti slittamenti temporali che rendono la narrazione una sorta di detection, sfruttando proprio lo sfasamento percettivo della protagonista che siamo inizialmente chiamati a condividere. Dieci minuti si lascia vedere e accompagna lo spettatore con accorata tenerezza. Recensione ❯
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Una tipica commedia con il morto in cui si sorride ma a denti strettissimi. Commedia, Italia2024. Durata 77 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Davide Di Rienzo è la persona meno realizzata di una famiglia all'apparenza perfetta. Espandi ▽
Alessandro Siani, con gli inediti sparring partner Cristiana Capotondi e Dino Abbrescia, costruisce una tipica commedia con il morto. Siani si affida, molto più che nei suoi precedenti film, a una comicità al limite dello slapstick che può portare a dei sorrisi ma a denti strettissimi. Un espediente che concentra sulla sua persona, come con un occhio di bue sempre puntato, tutta la comicità più fisica della commedia mettendo così in secondo piano le capacità espressive attoriali dei coprotagonisti, L’aspetto però più interessante di Succede anche nelle migliori famiglie è la costruzione di una commedia con un’inedita ricerca di un’unità di tempo e di luogo: un funerale e un nuovo matrimonio avviene quasi senza spostarsi e quasi nello stesso momento. Recensione ❯
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