Koma

Dopo una festa di nozze in un lussuoso hotel, Ching, damigella d'onore, si imbatte nel corpo straziato di una donna alla quale, si scoprirà, è stato sottratto un rene. Unica testimone oculare del crimine, la giovane indicherà alla polizia Ling, una donna che si aggirava con fare circospetto nei pressi della scena del delitto. Quando Ling verrà scagionata da un'ondata di crimini simili, sullo sfondo di un traffico d'organi comincerà per le due, legate da una relazione con il medesimo uomo, una spirale di paura, tradimento e vendetta.
Dopo l'ispirato horror Inner Senses, Lo Chi-Leung e Karena Lam tornano a lavorare insieme, con l'aggiunta della star di The Eye Angelica Lee: un terzetto promettente unito nel viaggio dall'horror allo psycho-thriller. La qualità video del girato è alta, per una regia fin da subito diligente e dinamica; tali elementi sostengono un primissimo impatto positivo, ma rimarranno gli unici pregi, puramente formali, di un'opera a conti fatti imbarazzante. L'intreccio si evolve in modo sicuro verso direzioni sempre meno credibili, tra situazioni e dialoghi improponibili, dove la costruzione della psicologia dei personaggi viene affidata ad un tira e molla che sfiderà l'elasticità delle menti più aperte. Il tutto in un contesto in cui il gioco sporco dello sbalzo di volume è sempre dietro l'angolo, e la cultura del colpo di scena a tutti i costi non fa sconti.
Non è un segreto per nessuno: l'industria del cinema di Hong Kong è in crisi, con frequenti picchi negativi di un solo titolo di casa in top ten. Nonostante ciò i prodotti validi non mancherebbero, ma un'importazione di questo tipo, basata sullo sfruttamento statistico indiscriminato dei filoni più recettivi, potrebbe addirittura risultare controproducente per il mercato italiano dei prodotti hongkonghesi. 