Mr. Suave

Incentrata sul personaggio descritto da una famosa canzone filippina omonima, l'opera, commedia surreale di portata comica sorprendente, è stata girata in fretta e furia per poter uscire nelle sale prima che la suddetta canzone perdesse il primo posto in classifica. Rico Suave, macho filippino dai lunghi baffi, è corteggiato ed ammirato da tutte le ragazze a causa dei propri 'modi' soavi. Il giovane è prodigo di consigli da rimorchio con i propri amici, che lo vedono come il dio della conquista, ma un bel giorno si verrà a scoprire che il macho Mr. Suave nell'intimità è timidissimo con le ragazze. I suoi amici cercheranno di aiutarlo 'assumendo' una sventola che lo possa aiutare. Le qualità tecniche del titolo, che molti non esiterebbero a definire trash, sono quelle che sono, un po' per la fretta, un po' per evidente mancanza di mezzi sotto tanti aspetti. L'inventiva però ha presto la meglio su qualsiasi altro fattore, catapultando l'audience nel colorato e assurdo mondo di Rico, pescivendolo soave che parla in camera. La disarmante immediatezza delle gag e la verve comica del protagonista predispongono in breve lo spettatore ad abbandonare ogni scetticismo, e ad innamorarsi di questo bizzarro "masterpiece su misura". Quando però la trama, che fino ad un momento prima si perdeva spassosamente per strada, comincia a prendere pieghe da commedia 'qualsiasi' ecco il fattaccio: persa la freschezza iniziale, il titolo sbanda pericolosamente fuori giurisdizione per lunghe dozzine di minuti, prendendosi troppo sul serio nell'assumere tangibili toni da love story inevitabilmente di bassa lega. Quanto detto di buono rimane, ma l'esplosivo effetto iniziale è purtroppo irrimediabilmente compromesso. 