Les mots bleus

Alain Corneau ci aveva abituato a ben altre atmosfere e raffinatezze rispetto ad alcune banalita` che ci propina in questo film in Concorso alla Berlinale.Affrontare il difficile tema dell'handicap (qui si tratta di autismo) senza cadere nella retorica non e` da tutti.Corneau non riesce a tenersene lontano se non nella prima mezz'ora in cui delinea il simbiotico rapporto che una madre (traumatizzata da piccola sul piano della comunicazione) instaura con la figlia. Ma quando entra in scena il 'buon` insegnante Sergi Lopez (bravo come sempre, intendiamoci) tutta la sceneggiatura scivola nel prevedibile con l'aggiunta imprevedibile di una gracula religiosa canterina e di un motivetto al glucosio che ci viene proposto ben due volte. Quando un film ti lascia intravvedere degli sviluppi possibili e poi li annega nel melo' piu` scontato finisce con il deludere doppiamente. 