Il mercante di Venezia

Film 2004 | Drammatico +16 124 min.

Titolo originaleThe Merchant of Venice
Anno2004
GenereDrammatico
ProduzioneGran Bretagna, Italia
Durata124 minuti
Regia diMichael Radford
AttoriAl Pacino, Jeremy Irons, Joseph Fiennes, Mackenzie Crook, Julian Nest, Lynn Collins Ben Whishaw.
Uscitavenerdì 11 febbraio 2005
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +16
MYmonetro 3,14 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Michael Radford. Un film con Al Pacino, Jeremy Irons, Joseph Fiennes, Mackenzie Crook, Julian Nest, Lynn Collins. Cast completo Titolo originale: The Merchant of Venice. Genere Drammatico - Gran Bretagna, Italia, 2004, durata 124 minuti. Uscita cinema venerdì 11 febbraio 2005Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 - MYmonetro 3,14 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Venezia, XVI secolo. Bassanio chiede ad Antonio 3000 ducati per corteggiare Porzia, ereditiera di Belmonte. Antonio è ricco, ma i suoi soldi sono investiti in navi da carico ancora in viaggio. Ha vinto un premio ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Il mercante di Venezia ha incassato 4 milioni di euro .

Consigliato sì!
3,14/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 3,27
CONSIGLIATO SÌ
Un'opera ben realizzata che trova il suo punto di forza in costumi, fotografia e scenografia.
Recensione di Davide Morena
Recensione di Davide Morena

Questa nuova versione del celeberrimo testo shakespeariano arriva dopo oltre cinquant'anni la precedente, quella italiana con Michel Simon nei panni del vendicativo Shylock. Il motivo della lunga consegna all'oblio (cinematografico) de Il Mercante di Venezia è facilmente intuibile, essendone protagonista l'odio profondo tra "gentili" e "giudei", sebbene raccontato col garbo, la profondità e la suprema genialità del bardo. Radford decide di infischiarsene dei rischi connessi ad un adattamento per il grande schermo della superba opera di fine '500, e fa bene.
Ci sono delle ovvie considerazioni da fare: con un testo del genere; avvalendosi della partecipazione di due mostri di bravura quali Al Pacino e Jeremy Irons; con le porte della città di Venezia spalancate per le riprese; sarebbe stato veramente difficile sbagliare il colpo.
Certo, alcune parti del film non reggono la parabola di tensione e pathos che il testo disegna (soprattutto l'ultima mezz'ora), così come si avverte la mancanza di un vero affiatamento tra Pacino e Irons (i due fanno splendidi assolo, ma sembrano ignorarsi a vicenda). Ma sono dettagli in un'opera ben realizzata sotto tanti punti di vista (costumi, fotografia, scenografia), che ne fanno un ottimo sostituto per chi non ha avuto ancora occasione di vedere "Il Mercante di Venezia" in teatro, dove meglio si apprezzano i dialoghi di Shakespeare.
Un'ultima considerazione su Al Pacino: stupisce che sia stato totalmente ignorato dall'Academy Awards per gli Oscar 2005, anno che lo vede comunque, con questo film, una spanna al di sopra di suoi celebri colleghi, Hoffman e De Niro, protagonisti di filmetti di seconda categoria (eccezion fatta per il ruolo minore di Hoffman in Neverland).

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 5 giugno 2009
ALESSANDRA VERDINO

"Il Mercante di Venezia" di Michael Radford é una perfetta trasposizione cinematografica del "Mercante di Venezia" di William Shakespeare. La realtà e il sogno. La caratteristica di questa commedia drammatica. Un'opera anomala di William Shakespeare. La realtà é rappresentata dal personaggio di Shylock, l'ebreo. Si tratta di una realtà dura, dell'immagine di un uomo deriso dalla vita, che cerca [...] Vai alla recensione »

lunedì 15 novembre 2010
paride86

Trasposizione fedele dll'omonima opera di Shakespeare, "Il Mercante di Venezia" è un film bello da vedere che risente, però, dell'impianto teatrale e del manierismo con cui è girato. Sicuramente va apprezzata la fedeltà al testo originale, però pesa anche non aver saputo reinterpretare l'opera e non aver saputo adattarla all'arte cinematografic [...] Vai alla recensione »

lunedì 8 novembre 2010
RONGIU

Le dissertazioni su ciò che di Shakespeare va in scena o meglio se ciò che va in scena è degno di Shakespeare o meglio se ciò che vedo in teatro, riflette il vero pensiero di Shakespeare, sono importanti, ma imbarazzanti. Ben vengano gli studi d’Autore sull’ “Autore”, sono doverosi.  Ben vengano le discussioni con i se e sui ma; e cioè [...] Vai alla recensione »

domenica 14 novembre 2010
RONGIU

“Non ha occhi un ebreo? Non ha mani, organi, membra, sensi, affetti, passioni? Non s'alimenta di cibo? Non sente anche lui le ferite? Non è soggetto anche lui ai malanni? Estate e inverno non son caldi e freddi per un ebreo come per un cristiano? Se ci pungete, non facciamo sangue? Non moriamo se voi ci avvelenate? Dunque, se ci offendete e maltrattate, non dovremmo pensare a vendicarci? [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 novembre 2010
Nalipa

Pacino e Irons sono ECCEZIONALI, gli altri interpreti un po' meno ...il film però é molto bello. Consigliato a chi ama Shakespeare e i classici.

domenica 23 agosto 2009
NancyB

l'ho portato ad un idoneotà di cinema all'università..il professore ha molto apprezzato!!è un esperto di film tratti da geni deell'arte e della letteratura e mi fido di lui..se ce l'ha consigliota vuol dire che vale!!il mio di giudizio ma profana del cinema è che è molto bello..i può prendere un pò di noia ma al pacino è incredibile e irons seducente!!i più giovani sono i meno bravi!!ma basta pacino [...] Vai alla recensione »

venerdì 27 aprile 2012
Suode

si ma gnari obbiettivamente come si fa a dire che è un bel film? storia a parte (che ok grazie al cazzo che è buona) la fotografia ma ancor di più la regia sono sul filo della sufficienza...boh...mi sembra di essere l'unico a vedere il film come un ammasso di cose a caso..

Frasi
il 50% di quello che mi appartiene e'vostro, il resto non e' mio ma e'vostro, tutto e' vostro.
Portia (Lynn Collins)
dal film Il mercante di Venezia - a cura di marilu'
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Federica Lamberti Zanardi
La Repubblica

La leggenda narra che alla proiezione ufficiale del Mercante di Venezia all’ultimo Festival del cinema Al Pacino sia rimasto in piedi. Uno degli attori più grandi di Hollywood, il secondo nella classifica dei miti viventi (dopo Robert De Niro) stilata dalla bibbia inglese del cinema Empire, ha ceduto la sua poltrona a un confuso Michael Radford, il regista del film.

Rita Celi
La Repubblica

Finora sono sbarcate le star. Oggi è arrivato Al Pacino con il "suo" Shylock, una profonda e rabbiosa interpretazione del personaggio del Mercante di Venezia, portato sul grande schermo da Michael Radford, presentato alla Mostra Fuori concorso. Insieme a regista e interprete, sono arrivati al Lido anche Jeremy Irons, che nel film è un sofferto Antonio, Joseph Fiennes (già fortunato interprete di Shakespeare [...] Vai alla recensione »

Redazione
Ciak

AI Pacino inseguiva da una vita il ruolo di Shylock, l’usuraio ebreo protagonista della commedia di William Shakespeare. Parola di Michael Radford, il regista che Io ha diretto sul set veneziano e ha scritto la sceneggiatura «lasciando intatti testo e ambientazione originali, perché non amo gli aggiornamenti dei classici». II suo antagonista, nella tragicommedia che si svolge nella Venezia del 600, [...] Vai alla recensione »

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Sorpresa. «Io sono per metà italiano» annuncia Al Pacino, protagonista assoluto de «Il mercante di Venezia», il film del giorno qui alla Mostra tratto da una delle più famose commedie di William Shakespeare, oltre a Finding Neverland con Johnny Depp, e Mar Adentro, con il superfavorito alla Coppa Volpi Javier Bardèm. E così, il 64enne divo di Hollywood, sostenuto dalla fierezza delle sue origini [...] Vai alla recensione »

Priscilla del Ninno
Il Secolo d’Italia

Quando entra in scena, camicia nera con sotto la maglietta, catena d’oro al collo e sguardo carismatico, insomma in perfetta divisa da Scarface non arriva nella sale della conferenze stampa l’attore Al Pacino, ma fa il suo ingresso trionfale nel settembrino tempio del cinema una delle più suggestive icone della settima arte. Una maschera che cela il sogno di celluloide.

Valerio Caprara
Il Mattino

La lista degli adattamenti cinematografici delle immortali opere scespiriane è interminabile e ha prodotto una mole impressionante di libri, dibattiti e tesi universitarie. Scegliendo di andare a vedere Il mercante di Venezia, una coproduzione italo-britannica che vede in prima fila l'Istituto Luce, si rischia quindi di essere subissati dai fantasmi e dai monumenti (da Welles a Kurosawa, da Zeffirelli [...] Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

Fuori concorso, Il mercante di Venezia di Michael Radford riporta alla Mostra il regista del Postino. Passare da Troisi a Pacino gli è riuscito con naturalezza; con minor naturalezza è riuscito a Pacino trovare chi finanziasse questo suo sogno. L’ha coronatö la più inimmaginabile delle coproduzioni per un film shakespeariano, quella firmata da Edwige Fenech e Luciano Martino e dal Luce.

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Non c'è pace per William Shakespeare. Abbiamo appena finito di vederlo strattonato, modernizzato, infilato a forza in epoche e contenitori non suoi, che arriva chi vuole riportarlo alla lettera, all'epoca, al contesto. Come se ogni dramma in costume non parlasse anzitutto del presente e Amleto o Macbeth non fossero - da sempre - nostri contemporanei.

Alberto Crespi
L'Unità

Shakespeare nel cassonetto? Oh, il vecchio Will sarebbe felicissimo! Chi più di lui mescolava sacro e profano, cultura alta e cultura bassa? Chi ha messo, nella stessa opera, gli interrogativi di Amleto (essere o non essere?) e gli scherzi dei becchini sulla tomba del povero Yorick? Chi ha fatto di Falstaff il più grande filosofo e il più fetido concentrato di oscenità della storia? Shakespeare è il [...] Vai alla recensione »

winner
miglior scenogr.
Nastri d'Argento
2006
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