Spasimo

Soprannominato Caligola dagli scolari vessati, un professore di latino ossessiona Bertha, la giovane e fragile inserviente di una tabaccheria. Quando lo studente Jan-Erik stringe un rapporto con la ragazza, si rende presto conto che, oltre ad essere un insegnate sadico, Caligola è anche un pericoloso pervertito, ma non riuscirà tuttavia a salvare la situazione da una tragica fine. Nonostante l'aiuto amorevole del preside della scuola, Jan-Erik sarà in fine espulso dagli esami finali.
Basato sulla prima sceneggiatura scritta da Ingmar Bergman, caldeggiata alla Svensk Filmindustri da Gustav Molander, si tratta di un film spartiacque nella storia del cinema svedese a cavallo della Seconda guerra mondiale. Attraverso l'ingegnosa regia di Alf Sjöberg, perfetta nel creare un'aria di angosciosa e distorta realtà, la storia si muta nella descrizione di un forte impeto di ribellione verso ogni forma di totalitarismo, preferendo le sottolineature politiche a quelle strettamente esistenziali del copione originale. Come scrisse Bergman: «Per me, Spasimo era una storia forsennata, un po' brutale, sui tormenti della scuola e della gioventù. Alf Sjöberg vi vedeva altri aspetti. Attraverso diversi artifici artistici tramutò la storia in un incubo. Inoltre fece del professor Caligola [un soprannome dato dagli studenti] un criptonazista e impose a Stig Järrel di diventare biondo e insignificante, non nero e diabolico e con molte carte in mano da giocare» (Ingmar Bergman, Immagini, Garzanti, p. 101-103).
Cupissimo e quasi spaventoso, specialmente in alcuni momenti ambientati nell'appartamento di Bertha, Spasimo procede per singoli episodi, dall'iniziale sequenza della lezione di latino fino allo svelamento della vera natura del professore, trasformando il dramma personale di uno studente in quello, generale, di un'intera generazione. Se la sceneggiatura originale terminava con la bellissima scena in cui i diplomati escono da scuola sotto la pioggia, la produzione impose una diversa conclusione: le ultimissime sequenze che vedono Jan-Erik camminare verso la città al risveglio furono girate da Bergman perché Sjöberg era impegnato altrove. Sono le prime immagini professionali filmate dal maestro.
Una curiosità: i giovani protagonisti, Alf Kjellin (Jan-Erik) e Mai Zetterling (Bertha) diventeranno entrambi registi, il primo a Hollywood e la seconda in Patria. Grande successo di pubblico e critica, Spasimo vinse il Grand Prix du Festival International du Film come miglior film al Festival di Cannes 1946, la prima edizione dopo guerra. 

Ritratto di un professore sadico che induce al suicidio una studentessa. Nonostante gli sforzi di un giovane innamorato della vittima, non sarà possibile incriminarlo.