Atlantic City U.S.A.

Bel film di Louis Malle sulla "città morta" di Atlantic City, ex capitale dei gangsters della costa Est, forse futura metropoli del gioco d'azzardo in America. Protagonista è un vecchio ex gangster, coinvolto suo malgrado in una storia di spaccio di droga e di vendette mafiose. Costretto dagli avvenimenti, uccide due killers e mette le mani sul ricavato della vendita di una grossa partita di eroina. Finirà il suo weekend da leone con una bella ragazza che ama da tempo. Poi tornerà a essere quello di prima: il mantenuto di un'anziana e danarosa vedova. 

Sally Matthews è una giovane donna che vive ad Atlantic City lavorando come commessa, ma aspira a diventare una croupier a Monte Carlo; accanto a lei abita Lou Pascal, un anziano malvivente da quattro soldi, che di sera la osserva dalla sua finestra. Un giorno in città arriva Dave, l'ex-marito di Sally, ricercato dalla Mafia per aver rubato una partita di cocaina; ben presto anche Sally si ritrova nei guai...
Produzione franco-canadese, ma girata negli Stati Uniti, Atlantic City è stato uno dei maggiori successi internazionali nella carriera del grande regista francese Louis Malle, approdato a Hollywood due anni prima con Pretty baby. Sceneggiata dal drammaturgo John Guare da un suo stesso soggetto, la pellicola di Malle ha ricevuto il Leone d'Oro al Festival di Venezia del 1980 e la nomination all'Oscar come miglior film, e costituisce una delle opere più apprezzate dell'autore di Lacombe Lucien. Protagonisti di questo gangster-movie anomalo e crepuscolare sono il mitico attore Burt Lancaster, ormai alla soglia dei settant'anni, e la giovane star in ascesa Susan Sarandon (all'epoca compagna di Malle), entrambi candidati all'Oscar per i rispettivi ruoli.
L'intera trama della pellicola è costruita attorno alle grigie esistenze dei due personaggi principali: Lou Pascal (Lancaster), un attempato truffatore che vagheggia un glorioso e lontano passato, e l'attraente Sally Matthews (Sarandon), una donna con una complicata situazione familiare che tenta invano di costruirsi un futuro. Sullo sfondo c'è la città del titolo, Atlantic City: una metropoli decadente e al tramonto, nella quale i vecchi edifici vengono distrutti uno dopo l'altro per lasciare il posto alla costruzione di una serie di casinò e di attrazioni turistiche. Lo stesso protagonista, Lou, fa parte di quel mondo fosco e romantico (il mondo dei gangster dei film in bianco e nero) che sta progressivamente scomparendo, e che ormai sopravvive soltanto nei ricordi infarciti di fantasia di un povero balordo.
Attraversato da un ineffabile senso di malinconia che lo contraddistingue rispetto agli altri titoli del genere gangster, Atlantic City è un dramma con cadenze da commedia che si conclude in un insolito happy-ending dal sapore agrodolce (impagabili le scene in cui Lou esulta dopo essere riuscito ad arrivare finalmente in prima pagina per aver sparato a due criminali). Ottimo il cast e memorabile l'interpretazione di Burt Lancaster nella parte dell'anziano Lou, al quale non resta che accettare l'idea di essere un uomo che ha fatto il proprio tempo e godersi serenamente gli ultimi anni di vita.