| Anno | 2025 |
| Genere | Drammatico, |
| Produzione | Messico |
| Durata | 100 minuti |
| Regia di | Michel Franco |
| Attori | Jessica Chastain, Rupert Friend, Marshall Bell, Lee Braithwaite, Isaac Hernández Nicholas Gould, Tracy Todd, Tatiana Ronderos, Scott Jordan, Phillip Caires, Nessa Dougherty, Harris Warren. |
| Uscita | giovedì 20 novembre 2025 |
| Tag | Da vedere 2025 |
| Distribuzione | Fandango |
| MYmonetro | 3,00 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 23 ottobre 2025
Un ballerino dovrà affrontare la vera natura della sua relazione amorosa.
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CONSIGLIATO SÌ
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Il giovane Fernando, talentoso ballerino di Città del Messico, emerge dal deserto dopo un pericoloso viaggio oltre il confine americano che lo ha visto abbandonare la vita e i genitori nel suo paese natale. Il ragazzo è determinato a raggiungere San Francisco, dove si introduce nel lussuoso appartamento di Jennifer, una donna molto più grande di lui della quale da qualche tempo è amante. Lei però non sapeva nulla, e vive con difficoltà la relazione clandestina che minaccia una realtà fatta di alta società, filantropia e un impero industriale di famiglia.
Avevamo lasciato Michel Franco dalle parti di Memory, accenno di un cinema più introspettivo da parte del provocatore per eccellenza del panorama festivaliero. Due anni dopo, Dreams mostra degli elementi in comune con il titolo che lo precede, continuando la felice collaborazione con Jessica Chastain e introducendo ulteriori sfumature di complessità drammaturgica.
Profondamente attuale, il film è l'allegoria perversa di un braccio di ferro in una coppia disfunzionale, che dice tanto del rapporto tra Stati Uniti e Messico per quanto riguarda l'immigrazione, arrivando sugli schermi proprio al culmine della tensione politica sul tema. Franco stesso non è di certo nuovo all'argomento, pur non avendo mai raccontato una classica storia del viaggio migratorio attraverso il confine. Ma c'è qualcosa in Dreams che nasce dalla visione del Messico come tentazione di oblio per ricchi americani di Sundown, e nel riuscito ritratto del gioco di potere tra Fernando e Jennifer si scorge la classica lama a doppio taglio che governa da sempre i rapporti umani nel cinema di Franco. Tra i due amanti - veri e appassionati, questo il regista non lo mette mai in dubbio rendendo la vicenda tanto più tragica - c'è disparità più o meno su tutto: di età, di classe, di lavoro. Eppure i rapporti di forza sono pieni di contraddizioni e sfuggono alla facile classificazione, portando inizialmente la storia su binari simili a quelli di un Babygirl complicato da questioni di permesso di soggiorno.
Franco scompone la sequenza degli eventi, e immaginando il confine come un luogo di costante andata e ritorno piuttosto che di un unico attraversamento. Da parte sua, Fernando non si sente mai subalterno né intimidito, ed è questo orgoglio personale e professionale a dargli la sua tridimensionalità (bravo anche il ballerino Isaac Hernández nel ruolo). Dietro la guardia sempre alzata che Chastain le cuce addosso, invece, Jennifer rivela gradualmente la sua ambivalenza: tra i due, è ironicamente lei a essere molto più preoccupata dai due mondi attorno a quel confine, e diventa subito chiaro che il suo amore è dotato anch'esso di una frontiera personale. In un gioco diabolico di prigioni amorose (come nel notevole Patagonia di Simone Bozzelli) e linee di demarcazione che vanno dal nazionale fino al domestico, Franco si fa tentare da una spirale risolutiva angosciante e brutale, nel pieno spirito delle opere che gli hanno dato il successo. Eppure rimane la sensazione che ci sia una dimensione nuova e inaspettata nella sua poetica.
Michel Franco si conferma uno dei registi indipendenti più amati e apprezzati sia dalla critica che dal pubblico di molti festival. Con Dreams che ha avuto la Prima nel Concorso alla Berlinale 2025, continua il suo lavoro in team con Jessica Chastain, attrice impegnata in film nei quali ha potuto svelarsi nella sua assoluta bravura, e non a caso è già il secondo film che gira con il regista messicano. Senz [...] Vai alla recensione »
Fernando è un immigrato irregolare che arriva nel territorio americano stivato in un tir insieme ad altri disperati. Entra in una tavola calda per bere qualsiasi cosa, spinto dalla sete, ma viene cacciato da una cameriera infastidita. Parla anche lei spagnolo, segno che è a sua volta di origine messicana, come a dire che il razzismo non limiti. L'arrivo del giovane apre il film Dreams, nuovo lavoro [...] Vai alla recensione »
Dreams di Michel Franco è il film più provocatorio del regista. Una provocazione che qui si fa meno diretta e diviene concettuale, ma arriva con forza e farà discutere. Dividerà, come evidente dalla prima proiezione in concorso a Berlino 75. La protagonista è Jennifer (Jessica Chastain), ricca attivista e filantropa di San Francisco, rampolla di un milionario che aiuta i migranti messicani e coltiva [...] Vai alla recensione »
Senza mai perdere la coscienza, buona o cattiva che essa sia, il cinema di Michel Franco non smette di cercare il punto di contatto tra l'ordine delle cose del mondo e il disordine delle aspirazioni individuali. Quando sospinge l'analisi nella sfera delle emozioni più intime - come in Memory - riesce a offrire materia interessante e trova la via per comunicare adeguatamente col suo pubblico, altrimenti [...] Vai alla recensione »
Quando ci si accinge a guardare un film di Michel Franco, non si sa mai cosa aspettarsi. Già, perché, di fatto, il cineasta, già più volte premiato al Lido (sia in qualità di produttore che di regista), non sempre ha convinto pubblico e critica, camminando spesso in equilibrio precario sulla sottile linea che divide il lecito dal moralmente discutibile.
È impossibile esista un sogno più grande dell'amore. L'amore è la morte, risponde la voce innocente di un bambino nel film di Léonor Serraille Ari, sempre in concorso alla Berlinale, quando il maestro lo interroga curioso sul suo significato. Michael Franco non la pensa molto diversamente. La disgregazione violenta, il frastuono della caduta, il dolore e l'attenzione per le ferite inferte lo interessano [...] Vai alla recensione »