Babyteeth - Tutti i colori di Milla

Film 2019 | Commedia, +13 118 min.

Regia di Shannon Murphy (I). Un film Da vedere 2019 con Eliza Scanlen, Michelle Lotters, Toby Wallace, Sora Wakaki, Ben Mendelsohn. Cast completo Titolo originale: Babyteeth. Genere Commedia, - Australia, USA, 2019, durata 118 minuti. Uscita cinema giovedì 13 maggio 2021 distribuito da Movies Inspired. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,42 su 27 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 7 maggio 2021

Una ragazza malata trova l'amore e sconvolge la vita di una famiglia. Il film è stato premiato al Festival di Venezia, ha ottenuto 1 candidatura a BAFTA, ha ottenuto 1 candidatura a British Independent, In Italia al Box Office Babyteeth - Tutti i colori di Milla ha incassato 14,7 mila euro .

Consigliato sì!
3,42/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,15
PUBBLICO 3,12
CONSIGLIATO SÌ
Un esordio che si concede le giuste libertà espressive per sfuggire alle classificazioni. Una (tragi)commedia fuori dagli schemi .
Recensione di Paola Casella
giovedì 5 settembre 2019
Recensione di Paola Casella
giovedì 5 settembre 2019

Milla, collegiale 15enne, sta contemplando la possibilità di buttarsi sotto la metropolitana quando davanti a lei irrompe Moses, un ventenne senza fissa dimora. È un incontro fatale in molti sensi, perché sia Milla che Moses hanno una certa familiarità con la morte, lei perché gravemente malata, lui perché tossicodipendente. Entrambi provengono da famiglie borghesi che sarebbe errato definire "normali": Anna, la madre di Milla, si impasticca per superare la propria fragilità e la sofferenza per la malattia della figlia, e a fornirle ansiolitici e oppiacei è il marito Henry, psicologo con il proprio set di problematiche da affrontare. La madre di Moses invece ha messo il figlio alla porta, concentrandosi sul fratellino minore Isaac, mentre del padre dei due ragazzi non c'è traccia.

Ma i toni con cui questi personaggi sono raccontati sono ben lontani dalla cupezza e appartengono a quella cinematografia sbullonata down under alla P. J. Hogan di Le nozze di Muriel e Mental.

Per il suo debutto alla regia la giovane australiana Shannon Murphy ha scelto un genere molto frequentato da Hollywood, la cosiddetta "sick lit" per "young adult", che racconta storie d'amore fra giovani almeno uno dei quali soffre di una grave malattia. Ma è il modo Murphy in cui affronta il genere, scardinandolo dal di dentro, a fare la differenza, anche perché né la malattia né la storia d'amore sono l'argomento centrale di Babyteeth, bensì la (in)capacità di ognuno di noi di stare al mondo e il desiderio di crescere oltre la fase infantile dei denti da latte del titolo per affrontare la vita senza darcela a gambe.

La sceneggiatura di Rita Kalnejais, contrariamente ai codici della "sick lit" (e del cinema che ne è derivato) è tutta nel non detto ed evita proclami o monologhi edificanti. Allo stesso modo la regia si muove irrequieta seguendo lo smarrimento dei suoi personaggi, spiazzandoci con prospettive non convenzionali, camminando sul filo del rasoio, sempre a un passo dal cadere nella melassa melodrammatica, e invece alternando momenti esilaranti a pause strazianti. E questa storia che porta sempre con sé l'ombra della morte, fin dalla primissima scena, è imbevuta di aria e di luce, in mezzo a uccelli variopinti e a specchi d'acqua cristallina.

Il copione non può non rimandare al James L. Brooks di Voglia di tenerezza per la capacità di esplicitare la complessità dei rapporti famigliari messi a dura prova dalla malattia senza perdere il gusto della battuta o della gag comica. Come Brooks, Kalnejais scrive i suoi dialoghi in controtempo, e al posto della risposta ovvia fornisce quella un paio di mosse più avanti rispetto alla convenzione letteraria. Murphy fa lo stesso alla regia, spostando sempre un po' in avanti il baricentro delle sue inquadrature.

Babyteeth presuppone intelligenza emotiva da parte dei personaggi in scena, e quattro attori di razza nei ruoli di Milla, Moses e i suoi due genitori sono all'altezza del (difficile) compito. Su tutti però svetta Ben Mendelsohn nel ruolo del padre di Milla, abbastanza ragionevole da arginare faticosamente il caos emotivo che lo circonda, ma non abbastanza impermeabile al dolore per la malattia di sua figlia con cui il legame è tangibile e commovente. Anche i ruoli di contorno sono gestiti con grazia e competenza, in particolare il cammeo di Eugene Gilfedder nei panni dell'insegnante di musica di Milla.

I rimandi al cinema indie americano sono numerosi, a cominciare dal fatto che Moses, come Lloyd Dobler in Non per soldi... ma per amore, rifiuta di accontentarsi di qualcosa che "funziona" secondo gli standard deprimenti del mondo che lo circonda. Ed è precisamente questo che rende anche Milla e la sua famiglia disfunzionale: l'incapacità di piegarsi alla medietà.
Allo stesso modo Shannon Murphy scansa la medietà del genere che ha scelto, pur rimanendo risolutamente accessibile al grande pubblico, per concedersi le necessarie libertà espressive nel raccontare la storia di persone la cui croce e delizia è proprio quella di essere (e comportarsi) fuori dagli schemi. Per questo i personaggi ci vengono presentati in modo ambiguo, sfuggendo alla immediata classificazione del loro ruolo nella (tragi)commedia che segue. E nessuno viene giudicato ma accolto, mentre inciampa e si dibatte fra la luce che acceca e l'ombra che avanza.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 24 agosto 2021
Eugenio

Il senso di Milla per la vita è segnato sin dalle prime scene in cui la giovane adolescente, sguardo perso nel vuoto, divisa della scuola femminile che frequenta e custodia del violino in spalla è mostrata dinanzi a una metropolitana, pronta a un insano gesto. Pochi istanti che potrebbero segnare la tragedia di un suicidio, momenti concitati di una sofferta decisione che uno strano ragazzo [...] Vai alla recensione »

giovedì 19 agosto 2021
Marcloud

L'amore che irrompe in una vita che si sta spegnendo. Storie difficili che si incrociano e cercano di aggrapparsi agli attimi di bellezza. Drammi e lampi di assoluto amore condensati in una pellicola dura e affascinante. Non per tutti...ma per chi ha coraggio è vita pura.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
sabato 22 maggio 2021
Nicolò Barretta
La Voce di Mantova

Milla Finlay, quindicenne gravemente malata, si innamora di un giovane spacciatore, suscitando ansia e preoccupazione nei suoi genitori. Eppure questa inaspettata relazione permetterà all'intero nucleo familiare di riflettere su interrogativi esistenziali di indubbio valore etico: quando a un passo dalla morte ci si scopre nuovamente curiosi di vivere, a che cosa bi-sogna dare ascolto? Alla morale [...] Vai alla recensione »

martedì 18 maggio 2021
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Un film è stato rimandato in sala di doppiaggio perché l' attrice trans Laverne Cox era doppiata da un uomo. Perfino il Guardian ha trovato la cosa riprovevole (oltre ai twittaroli sempre in servizio, e bastata una clip per condannare il titolo più interessante di questa faticosa ripartenza). E adesso vorremmo tanto vedere la chiamata alle armi per il prossimo doppiatore: "cercasi trans con diploma [...] Vai alla recensione »

venerdì 14 maggio 2021
Piero Zardo
Internazionale

Pure in Babyteeth, un altro esordio (dell'australiana Shannon Murphy), anche questo presentato a Venezia nel 2019, c'è una famiglia che vive una situazione drammatica. Milla (Eliza Scanlen) ha 16 anni e ha il cancro. I suoi genitori (Ben Mendelsohn ed Essie Davis), che già non ci stanno capendo più niente, entrano nel panico quando Milla s'innamora e porta a casa Moses (Toby Wallace), un ragazzo molto [...] Vai alla recensione »

venerdì 14 maggio 2021
Michele Anselmi
Cinemonitor.it

Era in concorso alla Mostra di Venezia 2019, dove, benché data tra i titoli favoriti nell'edizione pilotata dalla "femminista" Lucrecia Martel presidente di giuria, alla fine si aggiudicò solo il marginale premio Mastroianni, conferito all'attore Toby Wallace. Adesso, quasi due anni dopo, "Babyteeth - Tutti i colori di Milla" è nelle sale (pochissime) dal 13 aprile con Movies Inspired, e chissà che [...] Vai alla recensione »

venerdì 14 maggio 2021
Peter Bradshaw
The Guardian

Il primo lungometraggio di Shannon Murphy, tratto dal dramma teatrale di Rita Kalnejais, autrice anche della sceneggiatura, è ben realizzato e ben recitato. Milla (eccellente Eliza Scanlen) ha 16 anni e ha un cancro. Soffre il rapporto con i genitori, anche loro con qualche problema, nonostante le buone intenzioni. Sono iperprotettivi con Milla e vanno nel panico quando lei s'innamora di Moses, un [...] Vai alla recensione »

venerdì 14 maggio 2021
Andrea Chimento
Il Sole-24 Ore

Tempo di recuperi nelle sale: con la riapertura dei cinema, sono diversi i film distribuiti che aspettavano da tempo il momento di essere proiettati. Tra questi c'è sicuramente «Babyteeth», esordio cinematografico della regista australiana Shannon Murphy che era stato presentato alla Mostra di Venezia del 2019. Tratto da una pièce di Rita Kalnejais, vede protagonista un'adolescente, gravemente ammalata, [...] Vai alla recensione »

venerdì 14 maggio 2021
Francesca Pistocchi
Close-up

L'esordio su grande schermo della regista australiana Shannon Murphy avviene all'interno di architetture simili a quelle già utilizzate, in passato, da Sofia Coppola: i protagonisti si muovono in enormi e asettici labirinti che sembrano sospesi in un limbo fra il sogno e la veglia, il consueto grigiore della quotidianità umana si tinge di toni pastello e sprofonda in un silenzio assordante da cui solo [...] Vai alla recensione »

venerdì 14 maggio 2021
Alessandro De Simone
Ciak

C'è una costante nel cinema australiano, una vena di più o meno lucida follia che lo contraddistingue da sempre. Babyteeth non fa eccezione, storia di una ragazza malata di cancro che si innamora di un ragazzo sbandato e lo impone ai genitori come ultimo desiderio, per accompagnare le ultime settimane della sua vita con gioia invece che con dolore. Trama apparentemente in linea con il cinema romantico-ospe [...] Vai alla recensione »

martedì 11 maggio 2021
Caterina Bogno
Film TV

Milla ha 16 anni, un dente da latte che si ostina metaforicamente a non cadere e un cancro inguaribile da poco diagnosticato. Quando conosce Moses, di un lustro abbondante più grande lei, si prende una cotta che non incontrerà il favore dei suoi genitori. Dici "film per adolescenti, con malattia" e il film inevitabilmente ti sembra di averlo già visto: il morbo che ostacola e catalizza, l'amore come [...] Vai alla recensione »

giovedì 3 ottobre 2019
Marco Catenacci
Gli Spietati

Lei: quindicenne afflitta da una malattia terminale, figlia di genitori affettuosi e imperfetti, vive in una famiglia borghese come tante. Lui: ventenne tossicodipendente ripudiato dalla madre e cacciato da casa, padre assente, sopravvive spacciando medicinali e dormendo dove capita. Casualmente, lui salva lei dal suicidio. Si incontrano. Si conoscono.

sabato 7 settembre 2019
Federico Pedroni
Duels.it

Milla ha sedici anni, getta sul mondo uno sguardo reso languido dall'azzurro profondissimo dei suoi occhi, mostra le incertezze e gli inciampi tipici dell'adolescenza. Milla però ha qualcosa in più dei compagni della scuola che frequenta: ha un cancro che piano piano la sta uccidendo. I suoi genitori - lo psichiatra Henry e l'ex pianista Anna - la sostengono con dolcezza, cercando di evitare che la [...] Vai alla recensione »

sabato 7 settembre 2019
Monia Manzo
Close-up

Presente nella sezione Concorso Babyteeth, diretto da Shannon Murphy dimostra che la regia femminile non è meno rilevante di quella maschile all'interno della 76 edizione del Festival di Venezia. Attrice protagonista del film è un'intensa ragazza già nota per avere interpretato una delle "Piccole Donne": Eliza Scanlen. Qui invece ricopre i panni di una teenager particolare con dei genitori fuori dagli [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 settembre 2019
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Si fa apprezzare "Babyteeth" (Denti da latte), dell'esordiente australiana Shannon Murphy, una delle sole due registe in Concorso. Ci parla di Milla, una ragazza con la passione della musica, che scopriamo ben presto essere malata di cancro. Ha una famiglia piuttosto singolare, con il papà psichiatra e una mamma sciroccata, che si impasticca di ansiolitici.

giovedì 5 settembre 2019
Cristina Piccino
Il Manifesto

Babyteeth esordio di Shannon Murphy, australiana cresciuta tra Hong Kong e il Sudafrica, esperienza da regista di teatro prima di passare al cinema, è il secondo film di una «regista donna» nel concorso veneziano, fardello non semplice da queste parti viste le discussioni sul gender nella selezione veneziana, le critiche per la scarsa presenza femminile e quant'altro.

giovedì 5 settembre 2019
Francesco Alò
Il Messaggero

La sedicenne Milla affronta il cancro e la chemioterapia con sregolatezza per via di una cotta per lo spacciatore ventenne Moses (secondo antagonista sociale del Concorso dopo l'incendiaria Ema di Pablo Larraín), mentre papà fa lo psichiatra flirtando con una donna incinta che si chiama come lui (Henry), e mamma ex pianista si imbottisce di calmanti per cercare di superare la figlia nel numero delle [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 settembre 2019
Alessandra Levantesi
La Stampa

Una bella sorpresa arriva dall'Australia. Il film si intitola Babyteeth (Dente da latte) e - sulla base di un testo sceneggiato dalla drammaturga stessa, Rita Kainejais - lo firma Shannon Murphy, esordiente di esperienza teatrale e televisiva. All'inizio i toni rischiano di risultare un po' forzati: troppo sporco e sgraziato il giovane drogato Moses che colpisce l'immaginazione dell'adolescente acqua [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 settembre 2019
Enrico Azzano
Quinlan

Quando Milla Finlay, adolescente gravemente malata, si innamora del piccolo spacciatore Moses, si avvera il peggior incubo dei suoi genitori. Ma poiché il primo incontro di Milla con l'amore fa nascere in lei una nuova gioia di vivere, le cose si fanno confuse e la morale tradizionale va a farsi friggere. Milla mostra a tutti coloro che gravitano nella sua orbita - i suoi genitori, Moses, un sensibile [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 settembre 2019
Ilaria Feole
Film TV

Ha ancora un dente da latte, Milla, piccola anomalia nel suo corpo di sedicenne: quella più grossa invece, il cancro, non si vede subito. Non la vede certo Moses, piccolo spacciatore che non ha paura di niente, di cui Milla s'innamora costringendo il suo nucleo familiare a rivedere i concetti di normalità e prudenza. L'unica opera prima del Concorso adatta la pièce teatrale della sceneggiatrice Rita [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 settembre 2019
Enrico Danesi
Giornale di Brescia

È in bilico tra humour e dolore, «Babyteeth» (Denti da latte), debutto in regia dell'australiana Shannon Murphy. Milla è una quindicenne di buona famiglia, seriamente malata, che si innamora del tossicomane Moses. I genitori, ovviamente, non approvano: ma la ragazza, che sente rinascere in sé la gioia di vivere, non se ne cura e va per la sua strada.

giovedì 5 settembre 2019
Linda Magnoni
Cineforum

C'è qualcosa che sta fluttuando nell'acqua, e che lentamente cade a fondo. È un dente. Ma non si ha nemmeno il tempo di capirlo che già compare sullo schermo «Babyteeth», denti da latte. La parola scritta del titolo che presenta l'immagine, rendendola chiara, evidente. Un modus operandi che viene adottato durante tutto il film, scandito in brevi capitoli, ognuno dei quali introdotto, appunto, da una [...] Vai alla recensione »

mercoledì 4 settembre 2019
Fabio Ferzetti
L'Espresso

Non avevamo capito niente. Dopo due giorni un po' fiacchi pensavamo che le sorprese in concorso fossero finite. E invece Babyteeth (Dente da latte) dell'australiana Shannon Murphy prenota un posto la sera dei premi per forza, freschezza, ampiezza di orizzonti, bravura del cast. E capacità di spiazzare le attese evitando tutte le trappole di uno dei sottogeneri più scivolosi di questi anni, il "cancer [...] Vai alla recensione »

mercoledì 4 settembre 2019
Gian Luca Pisacane
La Rivista del Cinematografo

Amore e malattia, ormai è un binomio che ha fondato un genere. Da Love Story ad Autumn in New York, fino a November Rain e oltre. Oggi queste vicende si rivolgono specialmente ai teenager. Il sole a mezzanotte, Colpa delle stelle... È interessante vedere come siano cambiati gli interlocutori, si fa riferimento direttamente ai giovani. Addio a Richard Gere, a Keanu Reeves, le stelle ormai hanno poco [...] Vai alla recensione »

mercoledì 4 settembre 2019
Davide Turrini
Il Fatto Quotidiano

Il senso di Milla per la vita. Se siamo usciti piangendo come fontane, dopo aver riso per tre quarti di film, non è colpa nostra. Babyteeth, opera prima della regista australiana Shannon Murphy, in Concorso a Venezia 76, è uno di quei film che prova a mostrarti la morte colorandoti la rappresentazione della vita. E ci riesce benissimo. Alla stazione, in attesa del treno per andare a scuola, l'adolescente [...] Vai alla recensione »

mercoledì 4 settembre 2019
Pietro Masciullo
Sentieri Selvaggi

Quando Milla incontra Moses al binario 4... il nostro film inizia. Due destini che sembrano anni luce lontani improvvisamente si scontrano, si attraggono, trovano attimi di pace e "perdono il treno" andando via insieme. Lei è una sedicenne gravemente malata e lui un ventenne spacciatore con evidenti problemi relazionali. Non c'è tempo da perdere: Milla si fa tagliare i capelli in stile rat, ospita [...] Vai alla recensione »

mercoledì 4 settembre 2019
Teresa Marchesi
Huffington Post

Lo dico con rammarico, ma bisogna prenderne atto: quando si mettono in gara film di registe donne al solo scopo di salvare la faccia e non farsi accusare di maschilismo, non si aiuta - e forse si danneggia - la battaglia per la parità. Le grandi cineaste ci sono, qualcuna mi onoro di averla come amica. Perché Cannes e Venezia in selezione ufficiale mettono solo robetta? Forse perché quelle brave faticano [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 settembre 2019
Emiliano Morreale
La Repubblica

Babyteeth, opera prima australiana, è tratta da una pièce di qualche anno fa. Secondo film di una donna in concorso (su 21 titoli), ma non molto più convincente dell'altro, il saudita The Perfect Candidate. Un'adolescente perbene si innamora di un tipaccio ventitreenne, che la famiglia tollera poco. Poi si ammala di cancro. Siamo in un filone collaudato, quello del "young adults con malattia", fiorente [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
venerdì 7 maggio 2021
 

Regia di Shannon Murphy (I). Un film con Eliza Scanlen, Michelle Lotters, Toby Wallace, Sora Wakaki, Ben Mendelsohn. Da giovedì 13 maggio al cinema. Guarda il trailer »

NEWS
mercoledì 28 aprile 2021
 

Una ragazza malata trova l'amore e sconvolge la vita di una famiglia. Vai all'articolo »

VIDEO RECENSIONE
martedì 17 settembre 2019
A cura della redazione

Milla, 15enne, sta pensando di buttarsi sotto la metropolitana quando incontra Moses, ventenne senza fissa dimora. È un incontro fatale in molti sensi, perché entrambi hanno una certa familiarità con la morte, lei perché gravemente malata, lui perché [...]

MOSTRA DI VENEZIA
giovedì 5 settembre 2019
Paola Casella

Un esordio che si concede le giuste libertà espressive per sfuggire alle classificazioni. A Venezia 76. Vai all'articolo »

TRAILER
venerdì 30 agosto 2019
 

Regia di Shannon Murphy. Un film con Ben Mendelsohn, Essie Davis, Eliza Scanlen, Toby Wallace, Andrea Demetriades. Guarda il trailer »

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miglior attore esordiente
Festival di Venezia
2019
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