The Gangster, the Cop, the Devil

Film 2019 | Drammatico 110 min.

Regia di Won-Tae Lee. Un film Da vedere 2019 con Dong-seok Ma, Kim Sung-Kyung, Mu-Yeol Kim, Bae-soo Jeon, Sung-kyu Kim. Cast completo Titolo originale: Akinjeon. Genere Drammatico - Corea del sud, 2019, durata 110 minuti. - MYmonetro 3,23 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 21 maggio 2020

Guerra tra crimine organizzato. In Italia al Box Office The Gangster, the Cop, the Devil ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 410 e 158 nel primo weekend.

Consigliato sì!
3,23/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,50
PUBBLICO 3,20
CONSIGLIATO SÌ
Classico prodotto di intrattenimento action dalla sceneggiatura esile. Irresistibile Ma Dong-seok come protagonista.
Recensione di Emanuele Sacchi
giovedì 18 aprile 2019
Recensione di Emanuele Sacchi
giovedì 18 aprile 2019

Per le strade gira un serial killer dal metodo ricorrente: sceglie la propria vittima, la tampona con l'auto e poi la uccide, quando questa è scesa dal veicolo. Tuttavia, quando la vittima scelta è il boss della malavita Jang Dong-soo, il killer non riesce a terminare il proprio compito. Jang e il detective della polizia Jung Tae-suk stringeranno quindi un patto segreto per catturare l'assassino.

Quando il titolo internazionale è il biglietto da visita ideale: in un loop citazionista senza fine, ecco ritornare di nuovo un trittico di personaggi che si rifà a Sergio Leone, passando per il Kim Jee-woon di Il buono il matto il cattivo.

Il film di Lee Won-tae è tutto qui, nell'accettazione di un genere in cui è stato già detto tutto, ad uso e consumo di chi è cinematograficamente vergine o è semplicemente in cerca di sano intrattenimento action. Quest'ultima tipologia di spettatore sarà appagata dall'esilità di testo e sottotesto di The Gangster, The Cop, The Devil, che racchiude i tre generi d'elezione del cinema sudcoreano - crime story, poliziesco e gangster movie - in una trinità ideale e li mette al servizio dei pugni di Ma Dong-seok, star indiscussa del film.

Emerso definitivamente, dopo tanta gavetta, con Train to Busan (era il padre di famiglia eroico), il massiccio attore divora lo schermo in ogni minuto in cui è in scena, oscurando entrambi i comprimari. Lo mette in chiaro già l'incipit, che ritrae il boss Jang mentre si esercita su un sacco da boxe, che scopriremo racchiudere un uomo; o ancora nell'epilogo, quando il nostro picchia il nemico attraverso una porta di legno. Un Bud Spencer molto più cattivo e violento, un Sylvester Stallone con più cuore e meno patriottismo.

Non a caso è proprio quest'ultimo ad aver acquistato i diritti per un remake hollywoodiano del film, in cui a vestire i panni di Jang sarà nuovamente Ma Dong-seok, un volto e un corpo destinati a essere conosciuti sempre di più nel mondo del cinema.

Tolto lo one-man show di Ma Dong-seok, però, di The Gangster, The Cop, The Devil non resta molto: situazioni vissute innumerevoli volte, guardie e ladri che si inseguono senza catturarsi mai, il consueto serial killer che risponde al più classico degli identikit - di bell'aspetto, capello semilungo, sguardo gelido e privo di umanità - cristallizzato in questo stereotipo da Memories of Murder o The Chaser in giù. Le sequenze d'azione convincono e trascinano il giusto, ma è difficile sorvolare su alcune leggerezze etiche e una colonna sonora invadente - di Jo Yeong-wook, in genere molto valido - e ai limiti dell'inopportuno. Gli archetipi sono replicati senza alcuna obiezione e il passato del cinema di genere è assunto come un sapere condiviso, senza interrogarsi mai sulla natura di queste figure e senza, quindi, che queste riescano a farsi carne.

Appassionarsi all'indagine del detective Jung o al suo istrionismo mutuato da anni di cinema di Ryoo Seung-wan, o ancora alla personalità del killer, di cui ignoriamo movente e psicologia, risulta quasi impossibile. E sembra non interessare in primis al regista Lee, che invita a godersi il puro entertainment. È indubbio che da questo punto di vista il film funzioni - non a caso è stato scelto come Midnight Screening al Festival di Cannes, appuntamento ormai monopolizzato da anni dal cinema di genere sudcoreano - ma è altrettanto vero che i suoi meriti sono il prodotto di un artigianato portato ai massimi livelli più che un'autentica espressione artistica. Grazie ai pugni di Ma Dong-seok, però, forse può bastare.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 23 aprile 2023
figliounico

Un gangster movie coreano con aspirazioni tarantiniane da commedia nera brillante, tradite dalla scarsa efficacia della traduzione dei dialoghi nel doppiaggio in italiano, che ricalca nel plot, riassunto nel titolo, lo schema tipico, alla Heat, della contrapposizione tra le due figure stereotipate del poliziotto onesto e del criminale corrotto già visto in tanti film d’oltreoceano.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
domenica 9 giugno 2019
Enrico Azzano
Quinlan

Un potente e feroce boss riesce a sfuggire all'agguato di un serial killer, uno squilibrato che sta mietendo una vittima dietro l'altra. Sopravvissuto all'attacco, il gangster si mette alla ricerca del serial killer per non danneggiare la propria reputazione, che è tutto nel suo ambiente. Sulle tracce dell'inafferrabile serial killer c'è anche uno spavaldo poliziotto.

venerdì 24 maggio 2019
Giulia D'Agnolo Vallan
Il Manifesto

Prima ancora di arrivare a Cannes, nella sezione Fuori concorso, The Gangster The Cop and the Devil, era già stato acquistato in previsione di un remake dalla compagnia di Sylvester Stallone, la Balboa Productions. Non è difficile capire il perché «Sly» (a sua volta in arrivo oggi qui a Cannes per un q&a dove anticiperà alcune scene del capitolo conclusivo delle avventure di Rambo) è stato conquistato [...] Vai alla recensione »

martedì 13 agosto 2019
Alice Cucchetti
Film TV

«Non siamo mica in America!» risponde il capo al poliziotto testa calda Jung Tae-suk, convinto che il responsabile di alcuni efferati omicidi sia un serial killer. In Corea nessuno crede agli omicidi seriali, gli sbirri sono perlopiù corrotti e girano senza pistole: il risultato è che Tae-suk deve fare squadra con il più improbabile degli alleati, il boss Jang Dong-soo (il Ma Dong-seok di Train to [...] Vai alla recensione »

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