Alessandra Levantesi
La Stampa
Qualche volta il cinema approda alla poesia: in che altro modo introdurre Al primo soffio di vento di Franco Piavoli che ha richiesto una lavorazione di anni, ovvero tempi legati alla pura necessità artistica? Come in una commedia russa di Turgheniev o di Cechov, l’ambiente è una villa di campagna abitata da personaggi in preda ognuno a una segreta inquietudine che rimane implosa e non arriva a provocare eventi. Seguendo un filo narrativo legato a impercettibili slittamenti dell’animo, il film si dipana nell’afoso torpore di un pomeriggio estivo. [...]
di Alessandra Levantesi, articolo completo (2091 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 8 novembre 2003